Mozione per i martiri del Meridione, nota di Gianni Perrino e Gianni Leggieri: “Importante passo in nome della memoria e della verità storica”. Di seguito la nota integrale.
La giornata di ieri ha rappresentato un’importante occasione di riscatto e di risveglio per tutti i lucani, e la tappa iniziale nel percorso di approfondimento e riflessione anche per il resto delle regioni meridionali.
La mozione per l’istituzione della giornata in memoria dei martiri del Meridione è l’esatto opposto di un rigurgito reazionario o, peggio, revisionista del processo di unificazione del Regno d’Italia: è, infatti, un atto d’amore verso le nostre comuni radici e verso il ristabilimento della verità storica sul processo di unificazione della nostra penisola. Un atto finalizzato a rendere note e diffondere verità che, per troppo tempo, sono state colpevolmente tenute nascoste o camuffate in racconti favolistici dal taglio retorico, patriottico e, peggio, agiografico.
Abbiamo voluto leggere in aula un passo del diario di Josè Borjés (“La mia vita tra i Briganti”), generale spagnolo inviato da re Francesco II di Borbone dopo l’unità d’Italia per riconquistare il perduto Regno delle Due Sicilie. Questo per lasciare agli atti del consiglio una testimonianza delle atrocità e della mattanza che, prima e dopo l’Unitàd’Italia, dovettero subire le popolazioni meridionali.
Se ne parla ancora troppo poco, ma sarebbe bene approfondire le cause storiche del cosiddetto “ritardo” o divario socio-economico del Sud d’Italia rispetto al Nord: in tal senso, i libri di Pino Aprile (su tutti “Terroni”, “Giù al Sud”, “Il Sud Puzza” e l’ultimo “Carnefici”), frutto di una ricerca storica rigorosa e documentata, sono strumenti importanti per tutti coloro che vogliono confrontarsi con le scomode e, spesso, drammatiche vicende che portarono ad un’unificazione d’Italia che per tutto Sud significò annessione e sottomissione alle logiche predatorie della monarchia sabauda. Una soggiogazione le cui conseguenze si sono ulteriormente aggravate nel corso della storia repubblicana.
L’auspicio è che la Giunta regionale colga il senso autentico di questa mozione, coinvolgendo, a vantaggio soprattutto dei giovani, i tanti scrittori, artisti e studiosi che si occupano dell’argomento, in un processo di riscoperta, ripristino e divulgazione della verità storica su quello che ha comportato il processo di unificazione italiana.
Gianni Perrino e Gianni Leggieri