Per ricordare Kengiro Azuma [Yamagata 12 marzo 1926 – Milano 15 ottobre 2016] il grande scultore giapponese amico dei bambini in occasione del suo compleanno le maestre e i bambini dell’Istituto Comprensivo “Padre Giovanni Minozzi – Nicola Festa” insieme ai bambini della stessa scuola che hanno partecipato ai laboratori con Azuma nel 2011 e nel 2013 che adesso frequentano la Scuola primaria e secondaria dello stesso plesso hanno ripercorso i momenti vissuti a scuola con il Maestro e confrontato emozioni, idee, conoscenze e competenze di ieri e di oggi.
Il pensiero del Maestro, adeguatamente rapportato alla capacità di comprensione dei bambini di cinque anni – i nuovi arrivati – che non hanno conosciuto Azuma, è stato illustrato con materiali appartenenti alla quotidianità e ispirati alla sua opera più rappresentativa, Mu 765, la grande Goccia.
Con i lavori prodotti dai bambini è stata realizzata, in collaborazione con il Polo Museale Regionale della Basilicata, la Mostra I bambini e il Maestro. Omaggio a Kengiro Azuma che sarà inaugurata nel Museo di Palazzo Lanfranchi, Sala Levi, Sabato 11 marzo 2017, alle ore 17.00.
Interverranno Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale, Patrizia Di Franco, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “E. Duni – C. Levi” di Matera, Maria Rosaria Santeramo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Giovanni Minozzi – Nicola Festa”, l’artista Giuseppe Mitarotonda che ha affiancato il Maestro nell’attività laboratoriale.
La mostra resterà aperta fino al 3 aprile 2017 e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00 [Mercoledì ore 11.00 – 20.00].
Riportiamo le testimonianze delle Insegnati che hanno conosciuto e svolto attività didattiche e di laboratorio con il Maestro Azuma.
Maria Grazia Russo e Teresa Di Matteo «Come raccontare Kengiro Azuma, uomo e artista, ai bambini che non lo hanno conosciuto personalmente? Il pensiero del Maestro, adeguatamente rapportato alla capacità di comprensione dei bambini di cinque anni, è stato illustrato con materiali appartenenti alla quotidianità, e custodito all’interno della Sua opera più rappresentativa, la Grande Goccia. Dalla semplicità dei materiali alla complessità del fatto artistico».
Domenico Casamassima, Tina Festa, Gabriella Dattoli e Filomena Pascucci: «Il ricordo dell’esperienza vissuta con il Maestro Azuma, rievocato attraverso le immagini, ha suscitato nei bambini un’emozione in grado di aprire spazi di affettività: contenitori di momenti di vita ricolmi di bellezza. Il momento d’arte è diventato allora contenitore e contenuto: la goccia è contenitore di modelli artistici suscitati da altri: Mirò, Picasso e altri maestri che hanno regalato al mondo, come il maestro Azuma, opere di bellezza consegnata all’eternità».
Maria Luisa Montemurro e Silvia Palumbo: «Dalla formazione militare per diventare kamikaze ed onorare l’imperatore, alla fine della Seconda Guerra Mondiale con la conseguente sconfitta del Giappone, si è poi giunti alla ricerca di un nuovo significato esistenziale, che Azuma scoprì nell’Arte. Di qui i suoi studi e la successiva esperienza all’Accademia di Belle Arti di Milano al fianco di Marino Marini. Da allora l’Italia è diventata la sua seconda patria, che ha onorato con le sue straordinarie creazioni artistiche. La Goccia ha poi suggellato il profondo legame con Matera, testimoniato anche dalle esperienze compiute proprio nel nostro Istituto Comprensivo».
Agnese Centoducati e Serafina Sacco: «La curiosità dei bambini, le loro domande su “quella statua” (la Bambina e la colomba) che dall’inizio del percorso aveva attirato la loro attenzione fino a sentirla “amica” fino al punto di far parte della realtà e dell’immaginario, ci ha suggerito un percorso che – alla dipartita del maestro Azuma, autore di quella scultura donata alla nostra scuola – ci è sembrato doveroso ampliare per onorare la memoria del maestro che ha speso la sua vita nella ricerca della perfezione. Abbiamo avvicinato i bambini alle sue opere e in particolare alla Goccia, presente in piazzetta Pascoli, che li ha affascinati ed ammaliati facendo scaturire interrogativi riguardanti l’inizio della vita, la bellezza, la perfezione, l’infinito e che ha prodotto tutti questi lavori che oggi possiamo ammirare. Un grazie immenso al maestro Azuma, che smuoverà per sempre spiriti e menti con la sua “Opera”».
Anna Albano «Non è stato difficile parlare di Azuma ai ragazzi della classe I C Scuola Secondaria di I grado della Nicola Festa perché tutti sono interessati alle attività didattiche proposte e ad osservare, con curiosità e voglia di conoscere,la realtà in cui vivono. In un primo momento, solo i ragazzi che hanno conosciuto il maestro Azuma in terza elementare sono stati coinvolti attraverso i ricordi, che ancora oggi hanno dell’artista e delle domande che vennero poste loro sulla scultura della “Goccia”.Tutti gli altri conoscevano la scultura e da ciò è nata l’idea di disegnarla su un foglio e scrivere alcune riflessioni ed emozioni sull’artista».
I bambini e il Maestro
Omaggio a Kengiro Azuma
Istituto Comprensivo “G. Minozzi – N. Festa”
• Scuola dell’Infanzia “Padre Giovanni Minozzi”_Sezioni B e C
Ins. Maria Grazia Russo, Teresa Dimatteo, Agnese Centoducati, Serafina Sacco
• Primaria “Padre Giovanni Minozzi”_Classi 3ᵃ B e 3ᵃ C
Ins. Filomena Pascucci, Tina Festa, Domenico Casamassima, Gabriella Dattoli
• Scuola Secondaria di I Grado “Nicola Festa”_Classe 1ᵃ B e 1ᵃ C
Prof.sse Maria Luisa Montemurro, Silvia Palumbo, Anna Albano
Dirigente Scolastico Maria Rosaria Santeramo