Tempi brevi per il completamento o per l’avvio di opere infrastrutturali in Puglia e in Basilicata,
che consentiranno di migliorare la situazione dei torrenti “Gravina” e “Jesce” e di rimuovere, di conseguenza, le situazioni di inquinamento nel tratto della gravina di Matera che attraversa i rioni Sassi. E’ quanto e’ emerso oggi a Matera nel corso di un incontro a cui hanno partecipato tra gli altri gli assessori regionali lucani e pugliesi, funzionari di enti acquedottistici, dell’Arpa, consiglieri regionali e di enti naturalistici.
L’incontro, che fa seguito alle ripetute denunce circa la presenza di schiuma nel tratto materano della gravina, dove confluiscono i due torrenti, ha consentito di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori sugli impianti di depurazione che servono gli abitati di Matera, Altamura e Gravina di Puglia (Bari) e di sollecitare gli organismi ispettivi e inquirenti a sanzionare gli scarichi abusivi che si verificano lungo il percorso. La Puglia ha annunciato il completamento nelle prossime settimane, entro un mese, dei lavori per i depuratori di Altamura e Gravina e di altre opere lungo lo Jesce per complessivi 21 milioni di euro. La Basilicata, dal canto suo, effettuera’ in settimana le attività di validazione di tre progetti per dieci milioni di euro destinati a riqualificare i tre depuratori di Matera. Gli appalti saranno espletati tra il 2017 e il 2018. L’investimento, pronto dalla scorsa estate e affidato a commissari ad acta, era stato sospeso a causa della mancata copertura finanziaria da parte del Governo. Il Comune di Matera ha annunciato uno stanziamento in bilancio di quattro milioni di euro per la sistemazione di un vecchio tratto urbano di acquedotto, sottostante i rioni Sassi, dove confluiscono acque bianche e reflue.
La Regione al tavolo su inquinamento torrente Jesce. L’assessore Pietrantuono: “Presto a disposizione 10 milioni di euro per i tre depuratori di Matera”
E’ massima l’attenzione della Regione Basilicata sul problema dell’inquinamento. L’Ente di via Verrastro si sta apprestando a varare un piano di finanziamenti sulla depurazione con importanti risorse: la programmazione regionale è di circa 76 milioni di euro, con una priorità sugli agglomerati con procedure d’infrazione per 36 milioni di euro e un ulteriore investimento di 40 milioni di euro per la depurazione.
In questo piano d’investimenti rientrano anche i circa 10milioni di euro, rinvenienti da delibera Cipe, messi a budget per i tre depuratori di Matera e che contribuiranno a risolvere l’annosa vicenda dell’inquinamento del torrente Jesce.
E’ quanto ha affermato, oggi a Matera, l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono nel corso dell’incontro da lui voluto per analizzare le probabili cause di inquinamento del torrente Jesce e le eventuali azioni da mettere in campo. Alla riunione nella sede dell’Ente Parco della Murgia materana, hanno partecipato: l’assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici, Risorse idriche e tutela acque della Regione Puglia Giovanni Giannini, il consigliere regionale lucano, Roberto Cifarelli, i rappresentanti di Acquedotto Pugliese e Acquedotto Lucano, del Consorzio di Bonifica pugliese, dell’Arpab, del Comune e della Provincia di Matera e il presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Pierfrancesco Pellecchia.
“La questione dell’inquinamento Jesce è nota da anni – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono – ma siamo prossimi alla risoluzione. La Regione Puglia dovrebbe partire a breve con l’affidamento dei lavori nel Comune di Altamura. La Regione Basilicata è impegnata a sua volta nella validazione dei progetti: fra un mese riusciremo a mettere a gara gli interventi sui tre depuratori di Matera. E considerando i tempi tecnici delle procedure, prevediamo per la fine del 2018 la conclusione dei lavori. Nel 2019 Matera dovrebbe poter contare su un torrente Jesce finalmente non inquinato. I dati attualmente in nostro possesso ci fanno essere cautamente ottimisti. Ovviamente rimane la necessità di imprimere il massimo della velocità agli interventi previsti. Le relazioni con la Puglia sono buone – ha proseguito Pietrantuono – c’è la volontà rafforzare i progetti con la città di Matera e abbiamo un proficuo collegamento con le Forze dell’Ordine. Con l’incontro di oggi, abbiamo fatto il punto sulle vicende legate ai depuratori, c’è la disponibilità a effettuare interventi che la Regione Basilicata può finanziare con progetti aggiuntivi e, se necessario, con un lavoro di controllo sul territorio”.
Controlli che l’assessore della Regione Puglia Giannini, al termine dell’incontro a Matera, ha dichiarato saranno effettuati anche in territorio pugliese: “Con il supporto dei Carabinieri effettueremo un’indagine capillare nell’area interessata. Appena in possesso di questi dati, terremo un nuovo incontro”.
Dalle analisi effettuate in questi anni dalla sede di Matera dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB), fino all’ultimo controllo chimico e batteriologico del giorno 8 febbraio 2017 sull’acqua dello Jesce all’ingresso in territorio lucano, risulta un inquinamento di tipo organico con presenza di batteri escherichia coli e assenza di ossigeno nell’acqua. Tuttavia il saggio di tossicità è basso, pari al 5%. Dati che ricondurrebbero la fonte dell’inquinamento a reflui urbani e non a scarichi tossici.
Un dato che dovrebbe notevolmente migliorare entro il prossimo 30 marzo. Così come annunciato dai tecnici della Regione Puglia e dell’Acquedotto pugliese per fine mese è prevista infatti la conclusione dei lavori relativi all’adeguamento del depuratore in agro di Altamura.