Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil della provincia di Matera, unitamente alle Rappresentanze Unitarie delle fabbriche ricadenti nel perimetro della Val Basento, hanno inviato una lettera all’assessore regionale all’ambiente Francesco Pietrantuono e al consigliere regionale Roberto Cifarelli per sollecitare un tavolo in cui affrontare il tema della bonifica in Valbasento. Di seguito la nota integrale.
Premesso che:
sul Sito di Interesse Nazionale della Valbasento si leggono notizie riguardanti perdite di finanzia-menti pubblici e presunte attività a forte imbatto ambientale che stanno creando preoccupazione ai lavoratori ed alle popolazioni
chiedono un’ urgente convocazione per confrontarsi sui temi dell’Ambiente in Val Basento, sull’avanzamento delle Bonifiche, congiuntamente ai Sindaci dei Comuni di Pisticci e Ferrandina, al Presidente della Provincia di Matera, al Consorzio per lo sviluppo della provincia di Matera, alla Società di Servizi Tecnoparco Valbasento e alle Associazioni Datoriali.
Cordialmente
E.Nicoletti CGIL
G.Amatulli CISL
F. Coppola UIL
M. Girasole FILCTEM CGIL
F. Carella FEMCA CISL
F. Laviero UILCEM UIL
Valbasento, consigliere regionale Castelluccio (Forza Italia): passare dalle parole ai fatti
Il parere sfavorevole espresso dalla Giunta Regionale alla concessione mineraria “Serra Pizzuta” in un’area che comprende i comuni di Pisticci, Ferrandina e Craco e il recente incontro presso il Dipartimento Politiche della Persona sulle tematiche del controllo e della sorveglianza periodica dell’Area Industriale di Pisticci rilanciano, finalmente, l’attenzione del Governo Regionale sul destino della ValBasento. E’ il commento del vicepresidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio che nei giorni scorsi aveva sollevato ritardi ed inadempienze nel processo di reindustrializzazione della ValBasento e di promozione di imprese richiamando all’utilizzo delle provvidenze previste dalla legge nazionale 181/89 per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore con il finanziamento di iniziative imprenditoriali finalizzate a rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione.
Chiarito che l’area industriale della provincia di Matera non deve diventare un nuovo “hub energetico” tenuto conto di tutte le questioni ancora aperte in Val d’Agri e nel Sauro ma che le sue vocazioni sono produttive e principalmente di industria agro-alimentare, la nuova fase di impegno – dice Castelluccio – va intrecciata al programma di bonifica e di controllo delle emergenze ambientali. In proposito ci aspettiamo che la Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica manifesti la sua esistenza.
Non so a quale titolo il capogruppo del Pd Cifarelli, secondo quanto leggo dalle note ufficiali diffuse dopo l’incontro al Dipartimento Salute da lui concluso, abbia annunciato un nuovo piano di finanziamenti sulla depurazione oltre ad azioni di competenza della giunta, salvo poi a prendersela con la “dittatura della maggioranza renziana”, ma prendendo per buoni gli annunci penso che – continua il vice presidente del Consiglio – sia questo il momento di illustrare in dettaglio i programmi nelle sedi istituzionali competenti vale a dire Commissioni e Consiglio, soprattutto per dare notizie certe al migliaio di lavoratori che da anni le attendono. Come penso che questo sia il momento di incalzare l’Eni e l’a.d. Descalzi che nella sua recente audizione in Senato ha ampiamente parlato degli investimenti in ogni angolo del Pianeta dimenticando il programma per recuperare le aree dismesse ex Enichem-Anic di Pisticci e per il Governo è l’occasione per accelerare l’opera di bonifica in Valbasento che continua ad accumulare ritardi enormi ed ingiustificabili. Non vorremmo che la “strategia verde” di Eni e Governo bypassi i nostri territori che invece – penso ai comparti agricolo-zootecnico e della piccola impresa – per raggiungere la competitività necessitano di piccoli-medi impianti di energia alternativa a costi più bassi. Vale tra i tanti gli esempi del costo energetico per il sollevamento dell’acqua degli impianti irrigui e per riscaldare impianti-serra nel Metapontino.