Il Comitato di Quartiere Rioni Sassi chiede al Comune di Matera di ristabilire i Comitati di quartiere nello Statuto comunale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Martedì 14 marzo 2017 alle 18.30 è in programma un incontro tra l’amministrazione comunale, il comitato sassi e gli abitanti del rione di Via Casalnuovo. Incontro richiesto dagli abitanti di Via Casalnuovo in merito ai lavori che sono stati già appaltati per la “valorizzazione” del loro rione.
Se pur contenti di partecipare all’incontro per capire l’entità dei lavori e verificarne l’eventuale rispondenza alle annose richieste degli abitanti del rione, viene spontaneo chiedersi:
· Possibile che veniamo messi a conoscenza di importanti interventi in uno dei nostri Rioni solo a cose fatte e tramite i giornali?
· Dove sono finite tutte le richieste di audizione alle varie commissioni consiliari?
· Dove sono finite le promesse fatte dal Sindaco e dagli Assessori competenti di rendere noi cittadini partecipi ai processi decisionali che impattano i nostril quartieri?
· Quante volte dobbiamo ribadire che solo chi vive il proprio quartiere ne conosce a fondo le necessità e le fragilità?
A nulla sono valse le segnalazioni in merito a lavori che abbiamo chiesto più volte di verificare: tetti storicamente spioventi che diventano terrazzi, superfici pubbliche non cedibili che diventano private, occupazioni di locali pubblici rimaste impunite per anni e, nonostante le tante segnalazioni, i problemi ricorrenti della fragilità dei Sassi: dalla difficoltà di transito in molte delle nostre strade e non solo carrabili (dobbiamo augurarci di non star male, perché l’ambulanza da Via Bruno Buozzi, che si sappia, non riesce a transitare in direzione Via Casalnuovo), a edifici in pericolo di crollo, e… dobbiamo continuare? Davvero Vico Piave non ci ha insegnato nulla? O basta chiudere per mesi strade e percorsi senza intervenire per placare la propria coscienza?
Vorremmo ancora una volta puntualizzare che il Comitato Sassi è nato come laboratorio di cittadinanza, avendo come obiettivo principale la creazione di uno spirito di costruzione partecipativa fra residenti, operatori e l’Amministrazione comunale.
La nostra idea è sempre stata quella di creare un unico contenitore dentro cui incanalare le istanze di residenti ed operatori in modo da avere un’unica voce presso chi ci governa, nella visione che”l’unione fa la forza” impedendo di attuare il troppo inflazionato “Dīvĭdĕ et īmpĕrā” troppo caro ai nostri politici a qualunque livello.
Abbiamo sempre cercato di mantenere un atteggiamento costruttivo nei confronti dell’Amministrazione evitando lo scontro diretto. Questo nostro modo di fare ha spesso attirato le critiche di vari “vicini-consassaioli”, accusandoci di fare da stampella all’amministrazione attuale.
Dobbiamo riconoscere che questo nostro atteggiamento costruttivo, a distanza di un anno non ha portato a grandi risultati. Sembra quasi che questa Amministrazione voglia spingerci ad unirci al coro sempre più nutrito di cittadini, operatori e associazioni, che si leva contro l’inerzia di chi ci governa.
Se i Comitati di Quartiere non fossero stati cancellati dal nostro Statuto Comunale (giunta Adduce, per mantenere una par condicio), non avremmo come primario strumento operativo quello di “mediare” per partecipare alla Res Publica, perché questo sarebbe un nostro diritto, un diritto di noi Materani: i toni potrebbero essere più risoluti e sicuramente il riscontro a quanto portato avanti dal Comitato, o dai Comitati, da parte dell’Amministrazione non soffrirebbe del malato rapporto dicotomico tra politica e popolo ossia tra potere e diritto.
E no! Non demordiamo! E rilanciamo!
Ancora una volta invitiamo l’amministrazione a ristabilire i Comitati di Quartiere nello Statuto Comunale. Rinnoviamo l’invito a tutti i nostri “vicini”, che siano operatori o residenti, a dire la propria e a partecipare attivamente al Comitato. Invitiamo gli altri Comitati di quartiere che stanno nascendo (Agna, Serra Rifusa, Spine Bianche) a cominciare un percorso condiviso che possa fungere da stimolo agli altri quartieri in modo da poter insegnare ai nostri ragazzi cosa sia la “scelta politica” intesa come “impegno irrinunciabile che ci qualifica in quanto cittadini, inseriti in un contesto sociale che richiede una partecipazione attiva e responsabile alla gestione del bene comune”.
Invitiamo ancora una volta l’Amministrazione a condividere i processi di governance e, ancora una volta, alla concretezza, a sottoscrivere impegni concreti, misurabili e verificabili da pianificare insieme soprattutto se riguardano i Rioni che sono vissuti da tutti noi, e a verifica di fallimento, il cedere il passo alla compenza e tralasciare il gioco politico: non ce lo possiamo più permettere! E chi sbaglia rinuncia alla sua sedia, in modo pulito, onesto e responsabile, perché ci avrà messo la sua faccia.
Il Comitato non fa politica ma ne è garante e per esserlo deve poter partecipare ai processi evolutivi del proprio quartiere.
Il Comitato di Quartiere Rioni Sassi
Il comunicato del quartiere da chi e’ compsto e chi e’ il loro rappresentante,cominciamo a mettere la faccia per dare piu’ peso alle proteste!!!!