“Nella Capitale europea della Cultura per il 2019, sono stati registrati nell’anno passato 250.093 arrivi con un incremento del 16,4% rispetto all’anno precedente e 409.421 presenze (+15,8%). Da quando Matera fu proclamata Capitale europea della Cultura il 17 ottobre 2014, l’incremento degli arrivi è sbalzato vertiginosamente a far segnare dati positivi. Ciò comunque, non basta, si deve e si può far di più perché questa è l’occasione giusta per far rialzare non solo la Basilicata ma tutto il Sud”.
Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “Se solo ci fosse la capacità di mettere in rete iniziative come l’Aeroporto di Pisticci, le bellezze del nostro territorio che sono, tra pianura e collina, cartoline esposte sul Mar Ionio e sposando il tutto con l’evento Culturale Capitale Europea Matera2019 si potrebbe così, favorire in modo significativo lo sviluppo del turismo e, con esso, la conoscenza e la valorizzazione del territorio. Altro è lo sviluppo o meglio la protezione del tessuto industriale, significativamente provato dalla crisi. A tre anni dalla proclamazione, Matera 2019 significa anche risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe la Basilicata, indispensabile ridefinire con estrema chiarezza il ruolo degli osservatori provinciali sulla reindustrializzazione. Creare lavoro ed opportunità soprattutto per i giovani e’ la priorità di tutti. Ma come si puo’ dare concretamente impulso alla nascita di nuove imprese sul territorio della Provincia di Matera? Abbiamo bisogno di capitani coraggiosi in grado di rivitalizzare l’economia locale. Attrarre investimenti, sviluppo e occupazione richiede un impegno sinergico con le parti sociali e della politica locale. Troppo spesso le contrapposizioni tra i vari livelli della politica e gli enti, disincentivano gli investitori. Urge un piano di sviluppo delle infrastrutture e di riqualificazione e riconversione. Abbiamo perso realtà importanti sul territorio e non possiamo consentirci di perdere quelle poche rimaste. A parere dell’Ugl – prosegue Giordano – gli amministratori locali dovrebbero rivitalizzare il dialogo con le imprese e cercare di comprenderne le esigenze. Non servono soldi ma idee, coerenza e costanza nel seguire i progetti e la realizzazione. I tempi della politica e della burocrazia non sono comprensibili da chi fa impresa. Necessita siglare tipi d’accordo idonei per lo sviluppo economico e dell’occupazione nella Provincia. Accordi molto innovativi che vedano tutte le parti sociali del territorio convergere su punti nodali: flessibilità e produttività quali fattori essenziali dello sviluppo dell’occupazione. Chiaramente accordi di indirizzo politico rispetto ai quali si renderebbe necessario dare attuazione pratica nelle realtà interessate come, il nostro grande territorio materano. I giovani ci sono e sarebbero pronti a sfidare le opportunità occupazionali che si creerebbero, ma all’orizzonte rimane il buio perché non si intravede la volontà di voler scommettere su di loro. A Matera è toccato un prestigioso riconoscimento, dobbiamo sfruttarlo affinché possano aprirsi e essere volano di prospettive di sviluppo dove la governance regionale deve saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione. Ciascuno di noi – conclude Giordano -, dal sindacato, alla politica ed alle istituzioni, dovrà lavorare per far diventare la capitale della cultura europea 2019 un esempio virtuoso di nuova programmazione e di utilizzo al meglio delle risorse comunitarie e che impongono una svolta rispetto a quanto è accaduto nel sessennio precedente”.