A poche ore dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria relativa al Pacchetto di bandi CreOpportunità, “emerge in maniera evidente il positivo risultato raggiunto dalla misura messa in atto dalla Regione Basilicata, visto l’elevato numero di candidature pervenute allo sportello sui tre avvisi pubblici: oltre 500 domande in totale, un risultato davvero importante che dimostra la vitalità del tessuto imprenditoriale lucano che ha voglia di crescere e investire”.
E’ questo il commento del presidente dei Giovani Imprenditori di Basilicata, Francesco D’Alema che però invita ad alcune riflessioni, affinché possano essere raggiunti maggiori risultati.
“E’ innanzitutto indispensabile individuare nuove risorse con cui integrare i plafond disponibili sui tre avvisi, al fine di incrementare nei prossimi mesi la percentuale di domande ammissibili (al momento ferma al 25%) e non sfavorire così la propulsione positiva agli investimenti mostrata dalle imprese che, in base a quanto richiesto in questi solo primi tre mesi, alimenterebbero nuovi investimenti per oltre 77mln”.
Dall’analisi dei numeri, infatti, emerge questo: su oltre 500 domande pervenute risultano al momento ammesse solo 124 domande (25%). Da ciò si evince che le richieste di contributo sono di gran lunga superori alla dotazione finanziaria disponibile sulle singole misure, a maggior ragione se si considera che si tratta solo della prima tranche di domande pervenute a uno sportello che rimarrà aperto per tutto il 2017.
Nel dettaglio, l’analisi del presidente D’Alema è questa: sul bando “Go and Grow”, su una dotazione finanziaria complessiva relativa alla prima finestra temporale pari a 2,5 milioni di euro (10 milioni in totale se si considerano le 4 finestre) sono già pervenute 107 domande per un importo totale di contributo richiesto pari a circa 13 milioni. Già da questa prima finestra, i fondi disponibili in totale sull’avviso (10mln di euro) non sarebbero sufficienti a coprire il valore complessivo del contributo richiesto dalle aziende solo in questa prima finestra (13 milioni). Su 107 domande pervenute, solo 22 rientrano nella dotazione finanziaria di questa prima valutazione intermedia.
Sul bando “Start and Go” su una dotazione finanziaria complessiva relativa alla prima finestra temporale pari a 2,5 milioni di euro (7mln in totale se si considerano le 4 finestre) sono già pervenute 351 domande per un importo totale di contributo richiesto pari a circa 22mln€ .
I fondi disponibili in totale sull’Avviso (7mln) non sarebbero quindi sufficienti a coprire il valore complessivo del contributo richiesto dalle aziende (22mln) solo in questa prima finestra. Al momento su 351 domande pervenute solo 49 sono risultate rientranti nella dotazione finanziaria di questa prima valutazione intermedia.
Sul bando Liberi Professionisti Start and Go su una dotazione finanziaria complessiva relativa alla prima finestra temporale pari a 1,5 milioni di euro (5mln€ in totale se si considerano le 4 finestre) sono già pervenute 43 domande per un importo totale di contributo richiesto pari a circa 1mln€ . Ciò significa che, solo in questo caso, i fondi disponibili in totale sull’Avviso (5mln) potrebbero essere sufficienti a coprire il valore complessivo del contributo disponibile fino alla scadenza dell’avviso. Al momento infatti su 43 domande pervenute tutte e 43 sono risultate rientranti nella dotazione finanziaria di questa prima valutazione intermedia.
Il presidente dei Giovani Imprenditori di Basilicata ha poi sollecitato un’altra riflessione sul metodo del punteggio auto attribuito che potrebbe finire per generare alcune distorsioni. “ Un eventuale errore nell’autoattribuzione del punteggio, da parte anche di una sola impresa – ha aggiunto – significa penalizzare le aziende che al momento non sono risultate ammissibile perché hanno raggiunto un punteggio più basso anche se veritiero. Per cui, in futuro, sarebbe necessario adottare i dovuti correttevi per non compromettere la possibilità di accedere agli incentivi di chi segue in graduatoria, lì dove dovessero essere registrate discordanze rispetto a quanto dichiarato dalle imprese”.