Nel pomeriggio di mercoledì 15 marzo nella Libreria Di Giulio di Matera, Piernicola Silvis, il questore di Foggia con la passione per la scrittura, ha presentato il libro con la fondatrice del Women’s Fiction Festival, Maria Teresa Cascino, e con la giornalista Rossella Montemurro.
Formicae è il libro con il quale ha debuttato una nuova casa editrice, la SEM, Società Editrice Milanese, marchio fondato da Riccardo Cavallero (quasi trent’anni di esperienza internazionale nell’editoria) e Mario Rossetti (innovatore di professione, tra i fondatori d Fastweb). Una responsabilità non indifferente, per Silvis che, come ha raccontato nella Città dei Sassi, ha dovuto “incassare” alcuni rifiuti illustri: autore non ancora abbastanza famoso per Rizzoli, trama troppo dura per Sellerio e, per la E/O, una storia definita non abbastanza alternativa.
“In realtà – ha detto Silvis – avrei voluto scrivere un romanzo ma per conquistare gli editori c’è bisogno di una trama forte”. Forte come, appunto, è Formicae con i suoi protagonisti indimenticabili: Renzo Bruni, alto funzionario del mitico SCO, l’unità investigativa della Polizia di Stato e Diego Pastore, alias Zio Teddy, serial killer pedofilo affetto dalla sindrome di Ekbom – sindrome che porta a percepire la presenza di insetti, in questo caso formiche, nel corpo.
Il thriller si svolge in Puglia, terra dell’autore: la città di Foggia con tutte le sue contraddizioni fa da sfondo alle indagini di Bruni che giunge da Roma dopo il ritrovamento del corpo di Livio Jarussi, un bambino scomparso due anni prima. Qualcuno, per far ritrovare il cadavere, ha allestito un terribile quadro rituale. Il corpo di Livio è sepolto malamente tra i rifiuti. Sulla misera tomba, come un lugubre ornamento, si alza una croce di legno e ferro. Ciò che rimane di Livio, ormai mangiato dalla terra che l’ha nascosto per due anni, è quasi solo un brandello della felpa che indossava al momento della scomparsa, dove campeggia la scritta Zio Teddy. Una macabra firma.
Questo ritrovamento per Bruni significa tornare a occuparsi del caso che più di ogni altro l’ha tormentato, come poliziotto e come uomo. Per Zio Teddy invece è semplicemente la ripresa di una partita a due, giocata con gli strumenti del male.
Piernicola Silvis (1954), dirigente della Polizia di Stato, nel corso della carriera è stato capo delle Squadre Mobili di Vicenza e Verona, dirigente dei commissariati di Pubblica Sicurezza di Vasto e Senigallia, capo di gabinetto della questura di Ancona, vice questore vicario di Macerata e questore di Oristano. Formicae è il suo quarto libro, dopo Un assassino qualunque (2006), L’ultimo indizio (2008) e Gli anni nascosti (2010). I suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue.