Oltre ai Servizi territoriali in cui gli psicologi hanno un ruolo “storico”, (il Dipartimento di Salute Mentale, il Ser.T. i Consultori Familiari, l’integrazione scolastica dei bambini disabili), è sempre più avvertita l’esigenza di ampliare il ventaglio di attività offerte con nuove attività, che rispondono a nuove domande di salute. Una domanda di psicologia, quindi, da parte dei cittadini sempre più pressante e supportata anche da quanto previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ma oltre a questi aspetti, che caratterizzano un arricchimento dell’offerta già in essere, si tratta di implementare anche nuove attività quali la prevenzione della salute di comunità, del benessere sui luoghi di lavoro, in collaborazione con le organizzazioni presenti sul territorio. L’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) sottolinea ,infatti, come sia, nel medio lungo termine, vantaggioso anche economicamente “prevenire anziché curare”. Presso l’Azienda sanitaria locale di Matera sono già presenti attività psicologiche in ambito ospedaliero, nei reparti di Nefrologia/Dialisi, Oncologia, per il supporto psicologico ai pazienti, ai loro familiari e al personale medico e infermieristico. Altre Unità operative (in particolare quelle dell’area critica) hanno segnalato l’opportunità della presenza di uno psicologo per le situazioni di maggiore complessità assistenziale, sottolineando come spesso i familiari avvertono l’esigenza di un supporto psicologico, che possa aiutarli a superare le difficoltà di una degenza o di un processo riabilitativo in cui è coinvolto il proprio parente, e che frequentemente investe aspetti non strettamente medici.
Ed è proprio per rispondere a questi nuovi bisogni di salute che la sperimentazione di interventi estremamente mirati, quali le attività su progetto, danno la possibilità di un riscontro positivo.Gli psicologi saranno impegnati in progetti (ne sono stati definiti 11) che, integrandosi con quanto già si sta facendo, ampliano il ventaglio di risposte. Si apre con questo la possibilità ad eventuali ampliamenti di organico sulla base del fabbisogno evidenziato dall’analisi finale dei risultati dei progetti.
“La Direzione Aziendale – afferma il Commissario della Asl 4, Domenico Maroscia – vuole rispondere ai bisogni emergenti di una assistenza qualitativa dei cittadini/ pazienti nei processi di cura, integrando l’assistenza medico infermieristica con competenze professionali specifiche, recependo le indicazioni accreditate dalla letteratura internazionale circa il ruolo e l’importanza dei fattori psicologici nella gestione della malattia da parte del paziente, per un miglioramento qualitativo della degenza, favorendo un migliore recupero della salute. E’ una sperimentazione importante nel miglioramento dei servizi e delle prestazioni che l’ospedale e la medicina del territorio possono dare a un corretto approccio alla malattia e ai percorsi di cura. L’attività psicologica progettuale che si vuole sperimentare, in sinergia e collaborazione con le altre figure sanitarie che operano nelle nostre strutture, ci tornerà utile, per valutare ai fini di un miglioramento dei percorsi di cura, l’ampliamento dell’offerta dei servizi alla persona”. Una fase qualificante, quella dell’apporto degli psicologi, nelle relazioni tra operatori pazienti e familiari.
“L’azione –ha detto il Direttore Sanitario Vito Gaudiano- e la presenza degli psicologi nei servizi, sia territoriali che ospedalieri, rappresenta un approccio globale nella cura della persona. L’apporto degli psicologi rappresenta una fase qualificante nel sistema delle relazioni tra operatori, pazienti e familiari, che può contribuire in maniera organica ad affrontare tutti i problemi che la cura di una malattia comporta. In particolare nell’esperienza con i pazienti trapiantati, l’attività psicologica risulta importante per il pieno ed efficace recupero della “Qualità di vita” dei pazienti”. E il supporto alla sfera psicologica è una componente importante di questo processo. “ La scelta della Direzione Aziendale -ha detto Isidoro Gollo,direttore della Strutura di Psicologia- di potenziare la presenza di psicologi nei servizi, sia territoriali che ospedalieri, attraverso l’utilizzo mirato di psicologi è un segnale concreto della volontà aziendale di rispondere concretamente a una domanda precisa che viene dagli stessi pazienti, oltre che dal personale sanitario. Rispetto al passato i pazienti, oltre ad essere più informati sulla complessità delle cure richiedono sempre più una “assistenza globale”. Il personale sanitario, d’altro canto, è sempre più consapevole che davanti a malattie complesse, invalidanti, il ricorso a tecnologie o il “semplice” trattamento di patologie d’organo richiedono un supporto adeguato alla sfera psicologica del paziente oltre che dei familiari”.
Nov 13
Il signor Gollo Isidoro è solo un buffone non in grado di aiutare nessuno.Ci vuole gente seria che svolge la professione di psicologo.Bisogna prendere a cuore il paziente non essere solo mercenari. Mandatelo.