Per valutare lo stato di attuazione della riforma dei servizi socio assistenziali territoriali e per definire il percorso ed il crono programma attraverso i quali superare le criticità ancora presenti e governare il periodo di transizione dal vecchio al nuovo assetto istituzionale, organizzativo e programmatico territoriale, si é tenuto questa mattina nella Sala Verrastro della Regione, un incontro al quale hanno preso parte il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, i rappresentanti di Anci Basilicata, i sindaci ed i tecnici di riferimento dei Comuni capofila dei nuovi Ambiti socio territoriali.
Ad introdurre i lavori l’assessore Franconi, la quale ha evidenziato, anzitutto, la necessità di colmare con urgenza alcuni ritardi che si sono verificati nella costruzione del nuovo assetto istituzionale territoriale dei servizi sociali e socio sanitari, approvando quanto prima le nuove convenzioni intercomunali di Ambito, propedeutiche alla costituzione degli Uffici di Piano ed alla nuova programmazione territoriale. Ciò sia per far sì che tutto il sistema integrato regionale dei servizi socio assistenziali possa uscire dalla fase di transizione che tuttora permane – e che può determinare criticità per la continuità di erogazione di servizi essenziali al cittadino nonché per i rapporti tra gli enti titolari dei servizi ed i soggetti erogatori dei servizi stessi – sia per l’effettivo avvio dei nuovi programmi di intervento, già finanziati, come il piano regionale straordinario sulla disabilità, oppure attualmente in corso di acquisizione di finanziamenti comunitari e nazionali, come i progetti di sostegno all’inclusione attiva o i programmi sul “Dopo di noi”.
Il Presidente Pittella ha sottolineato la necessità della massima collaborazione istituzionale tra Regione ed Enti locali rispetto ad un crono programma certo che porti alla piena attuazione degli atti di programmazione regionale adottati fin dalle Linee guida del luglio 2015 e dal piano di indirizzi del marzo 2016, per l’esecuzione dei quali, però, “la Regione – ha detto il governatore lucano – non può sostituirsi alla competenza diretta ed esclusiva dei Comuni. E’ inoltre indispensabile – ha aggiunto Pittella – che Regione e Comuni governino assieme il periodo di transizione, anzitutto per garantire la continuità dei servizi essenziali ai cittadini ed anche per dare certezza, attraverso delle gare ponte per l’affidamento dei servizi, di corretta relazione amministrativa con i soggetti erogatori dei servizi stessi. Si tratta, in sostanza, di assumere un impegno collettivo e condiviso rispetto all’attuazione di un percorso che porti nel più breve tempo possibile, ad uscire dalla fase transitoria verso il nuovo assetto istituzionale e funzionale. La Regione, per suo conto, si impegna a continuare e a rafforzare la funzione di regia, di coordinamento e di affiancamento sino ad ora svolta anche, ove richiesto, attraverso modalità di auditing dei singoli Ambiti, e a sostenere, ove richiesta – ha concluso – la relazione degli Enti Locali con la parte datoriale del Terzo settore e con le organizzazioni sindacali nel percorso transitorio”.
Dopo gli interventi dei sindaci presenti si è convenuto che “Entro il 31 marzo prossimo ci si impegna a convocare in ciascun Ambito tutti i Consigli comunali per l’esame e l’approvazione delle Convenzioni intercomunali che istituiranno formalmente gli Ambiti stessi, formalizzeranno l’individuazione dei Comuni capifila, istituiranno i nuovi Uffici di Piano e regoleranno le nuove relazioni istituzionali tra i Comuni convenzionati per l’erogazione associata dei servizi previsti dai nuovi Piani sociali e socio sanitari; il 30 giugno prossimo ci si impegna ad adottare i Regolamenti intercomunali, ivi compreso il regolamento di funzionamento dell’ Ufficio di Piano di Ambito, e a costituire gli Uffici di Piano, soggetti indispensabili per la formazione, anche attraverso i focus territoriali tematici, della nuova programmazione dei servizi, a sua volta necessaria alla definizione delle nuove gare di affidamento.
Al contempo, sulla base dei vecchi Ambiti e della configurazione attuale dei servizi, dovranno essere velocemente bandite delle gare – ponte per l’affidamento dei servizi sino al 31 dicembre 2017, ponendo come traguardo il 1 gennaio 2018 quale decorrenza delle gare basate sulla nuova programmazione. La fase transitoria non riguarda i Comuni di Potenza e Matera, Ambiti mono comunali che non necessitano del percorso convenzionale e che possono procedere immediatamente alla costituzione degli Uffici di Piano e alla formazione della nuova programmazione. Per ciò che attiene i nuovi programmi, quali, ad esempio, il piano regionale straordinario sulla disabilità, i programmi Sia (sostegno inclusione attiva) e quelli relativi al “dopo di noi”, non vi è, ovviamente, necessità di affidamenti transitori, ma possono, una volta formalizzate le convenzioni, essere realizzati sulla base dei nuovi Ambiti con affidamenti a regime.