“Frutticoltura e sostenibilità” è il titolo del seminario tecnico che si terrà a Matera venerdì 24 marzo alle 10 presso la sede dell’ex Ospedale S. Rocco, nell’ambito dell’Open Day dell’Università di Basilicata. La giornata di studio, oltre che dal Dicem/Dipartimento culture europee e mediterranee dell’Unibas è organizzata dal Dipartimento regionale Politiche agricole e forestali, dall’Alsia e dall’Asf/Associazione ‘B. Mattatelli’ per lo sviluppo della frutticoltura di Metaponto.
Il comparto frutticolo lucano – spiega il Dipartimento Politiche agricole e forestali – è sostanzialmente giovane. I primi impianti specializzati, infatti, furono messi a dimora alla fine degli Anni ‘60 nel Metapontino, zona che oggi costituisce un esempio di razionale frutticoltura avanzata. In questa fascia è localizzata l’85% della frutticoltura regionale, mentre il restante 15% si divide tra la zona di Lavello e la Val D’Agri. Nel complesso, vengono coltivati intorno ai 16mila ettari fra i quali circa 7.700 sono rappresentati da drupacee, 6.000 da agrumi, oltre 900 ettari da fragole, 650 da pomacee e 500 da actinidia. L’evoluzione del comparto dipende dalle innovazione nelle tecniche colturali, agronomiche e varietali per ottenere produzioni di eccellenza con una gestione sostenibile degli impianti e delle risorse.
Saranno questi gli argomenti del seminario nel quale dopo i saluti del direttore del Dicem, Ferdinando Mirizzi, moderati dal giornalista Filippo Radogna interverranno Bartolomeo Dichio e Cristos Xiloyannis del Dicem che parleranno della fertilità dei suoli e dell’irrigazione sostenibile; Carmelo Mennone e Vincenzo Montesano dell’Asf che relazioneranno sulle innovazioni varietali e sui portinnesti resistenti alla Sharka, pericolosa patologia delle drupacee; mentre Ermanno Pennacchio e Giuseppe Malvasi del Dipartimento Politiche agricole spiegheranno le norme di impiego dei prodotti fitosanitari.
Nel corso dei lavori sarà presentata la mostra iconografica sulla fragola realizzata dall’Asf comprendente 14 pannelli in italiano e in inglese. L’esposizione illustra l’evoluzione della fragolicoltura lucana dai primi campi sperimentali degli Anni ’50, istituiti nel Metapontino dal prof. Valicenti, all’odierno fenomeno della cultivar Sabrosa Candonga che ha portato la Basilicata ad essere la prima regione per superfici coltivate a fragola in Italia.