Non un semplice rinnovo, il nuovo contratto dei metalmeccanici rappresenta una vera e propria operazione di rinnovamento, che, da un lato, dà risposte concrete alle persone, dall’altro rende le fabbriche più competitive, anche attraverso una rinnovata unità di valori con le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil che lo hanno sottoscritto, condivendone la portata.
E’ quanto hanno spiegato il presidente e il direttore generale di Federmeccanica, Fabio Storchi e Stefano Franchi, che hanno illustrato le principali novità da esso introdotte e i principali passaggi che hanno portato alla sua firma, nel corso del convegno organizzato da Confindustria Basilicata, che si è tenuto ieri pomeriggio a Melfi.
“Un accordo nato dal confronto con le persone e le nostre imprese, per una nuova alleanza mondo produttivo-lavoro. La sfida per la competitività delle nostre imprese si gioca su formazione, partecipazione e coraggio di investire in innovazione”, ha dichiarato il presidente Storchi, legato alla Basilicata anche dall’azienda di famiglia che ha sede a Matera, la Comer Industries. “Abbiamo potuto toccare con mano la vitalità di questa regione”, ha aggiunto Storchi a conclusione della giornata che ha impegnato i vertici di Federmeccanica anche in alcune visite aziendali (Brecav e Lear, oltre alla Comer).
Un’iniziativa che ha fatto registrare un’ottima partecipazione: tantissimi gli imprenditori presenti. In sala anche rappresentanti istituzionali e i segretari sindacali confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil Basilicata. Il direttore Franchi ha così illustrato i passaggi fondamentali: “Al termine di una crisi che ha avuto una portata assimilabile a quella di una guerra ci siamo chiesti cosa fare e come farlo. Abbiamo scelto di intraprendere la via del cambiamento, superare il concetto del rinnovo, e abbracciare il rinnovamento”.
Garanzie minime retributive ancorate all’inflazione reale e consuntivata, collegamento salario-produttività, welfare e formazione sono gli aspetti principali del rinnovamento culturale e contrattuale, che mira anche a favorire un maggiore senso di appartenenza, più competenze, condivisione di responsabilità e risultati.
“Una svolta nelle relazioni industriali che riteniamo molto importante anche in virtù del peso che il comparto metalmeccanico ha sull’economia lucana – ha detto il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso – Le nostre aziende hanno così uno strumento in più per raccogliere le sfide del futuro, prima fra tutte, quella dell’Industria 4.0. Sta per partire proprio in questi giorni – ha annunciato Lorusso – la Digital Innovation Hub di Confindustria Basilicata per supportare le nostre imprese sulla via della quarta rivoluzione industriale”.
Sul fattore umano come vero capitale delle aziende ha premuto il presidente della Sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche di Confindustria Basilicata, Antonio Braia. “Noi ci crediamo fortemente e Federmeccanica ci ha fornito molti strumenti per poter puntare sulla qualificazione delle competenze, già a partire dall’età scolare, come i progetti Traineeship ed Eureka su cui in Basilicata stiamo lavorando tanto, con ottimi risultati. Rendiamo consapevoli i nostri ragazzi di ciò che li attende per affrontare meglio le sfide. Cerchiamo il talento nei nostri ragazzi, piuttosto che ragazzi di talento. Guardiamo alle sfide del futuro, puntando sull’innovazione e cercando di mettere nella nostre attività cervello, cuore, e soprattutto tanto coraggio”.
Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Melfi, Livio Valvano e del direttore generale del dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata, Giandomenico Marchese.