I ritardi da parte dell’organismo pagatore Agea per le domande relative alle misure del Psr Basilicata 2007-2013 incidono notevolmente sui titolari delle aziende agricole e zootecniche specie delle aree interne che non ce la fanno più a reggere una situazione debitoria pesantissima e tanto meno ad anticipare per le spese correnti. Lo afferma una nota del Csail a firma del portavoce Filippo Massaro.
Per i pagamenti siamo fermi all’annuncio dell’assessore all’Agricoltura Luca Braia che risale a maggio (2016) secondo il quale l’Agea avrebbe dovuto sbloccare circa 13 milioni di euro per la Basilicata di cui circa il 32% destinate ad enti pubblici, saldando 274 pratiche-istruttorie. Si badi bene: ci sono pratiche che risalgono al 2011 e che sono ancora ferme negli uffici romani e nella sede di Potenza dove lavorano gli addetti ex Arbea.
Più di un anno fa, esattamente il 16 marzo 2016, è stato sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa, monitoraggio e vigilanza collaborativa sui servizi di sviluppo e gestione del sistema informativo agricolo nazionale, con l’obiettivo principale di garantire qualità ed efficacia dei servizi di gestione e sviluppo del Sistema informativo agricolo nazionale, assicurando la legalità ed il buon andamento nelle procedure. Ebbene i risultarti non si vedono e – continua la nota del Csail – le difficoltà per oltre 50mila titolari di aziende agricole lucane di cui 34mila “fascicolate Agea” interessate sono crescenti. Una su tutte: senza durc, niente soldi.
Per il Csail la classe politica e dirigente della Regione, le associazioni di categoria che si limitano a formali prese di posizione, devono assumere iniziative e misure straordinarie in ordine all’esigenza prioritaria di un riordino strutturale di Agea per coinvolgere adeguatamente gli utenti-beneficiari in primo luogo e le strutture delle organizzazioni degli agricoltori. Tra le proposte: eliminare tempestivamente i mal funzionamenti del sistema informatico; risolvere i tanti problemi burocratici che riducono o ritardano taluni pagamenti, come i premi accoppiati e le superfici pascolative. Ancora: semplificare ed innovare i tanti “corpi strumentali intermedi” non più efficaci e ulteriore motivo di perdita di competitività; rimuovere gli ostacoli, aiutare le aziende che, secondo i dati Ismea, ‘lavorano in perdita’. In proposito per non ripetere gli errori passati, l’ introduzione del sistema informativo regionale Siarb nel processo istruttorio della prossima programmazione richiede un’immediata messa a punto.
I tempi di Agea – si legge ancora nella nota – non sono quelli degli agricoltori delle aree interne. Un riferimento esplicito è il pagamento dei rimborsi dei Premi assicurativi per l’anno 2014 (art.68 del Reg. CE 73/2009), per un importo di 20,7 ml. di euro, disposto da Agea solo nelle scorse settimane con 1,1 milioni di euro e 885 domande per la Basilicata.
Infine – dice il Csail annunciando una nuova mobilitazione degli agricoltori a partire da Val d’Agri-Sauro – è necessario effettuare davvero i processi di semplificazione delle procedure e dei controlli in vari settori (olio, zootecnia, settore vitivinicolo, multifunzionalità).
Mar 27