In particolar modo in Basilicata, la regione italiana con la maggior superficie con aree protette, con due parchi nazionali quello del Pollino e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, e due parchi regionali, quello di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane e quello della Murgia Materana, la legge di riforma in materia di parchi rappresenta una tappa fondamentale per restituire ruolo e reputazione ad organismi in grado di promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese e luoghi in vista di uno sviluppo locale sostenibile. E’ quanto fa sapere Coldiretti Basilicata in riferimento all’approdo nell’aula della Camera del cosiddetto ddl Parchi che reca nuove disposizioni in materia di aree protette, dopo l’ampio esame della Commissione Ambiente presieduta dall’onorevole Ermete Realacci. “Particolare valore – evidenzia il presidente regionale di Coldiretti Basilicata, Pergiorgio Quarto – è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale”. A parere del direttore regionale di Coldiretti Basilicata “in questo modo si afferma l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti nella convinzione, fatta propria dalla proposta di legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente. Finalmente, trascorsi 25 anni dall’originario testo i parchi – conclude Manzari – hanno anche una precisa missione di scopo: quella di diventare laboratori di sviluppo della multifunzionalità agricola e di rendere protagoniste le collettività residenti”.
Mar 28