Francesco Fiore per conto del Movimento Culturale “ORA” in una nota evidenzia alcune criticità rispetto all’Uomo di Altamura e alla Cava Pontrelli in vista dell’inaugurazione del nuovo Polo Museale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Mentre fervono i preparativi per l’inaugurazione del Polo Museale dedicato all’Uomo di Altamura e ci si appresta all’insediamento del Comitato Scientifico che dovrà occuparsi della promozione e valorizzazione di Cava Pontrelli, c’è chi, andando oltre i facili entusiasmi, si pone delle domande in merito. Dopo aver ereditato, integralmente, il progetto del Polo Museale dell’Uomo dalla precedente Amministrazione, dopo quasi due anni di Governo e aver rischiato di perdere i finanziamenti regionali a causa dei ritardi nella consegna dei lavori e nella sottoscrizione del protocollo d’intesa tra gli Enti interessati, siamo ancora oggettivamente molto impreparati. L’aspetto gestionale delle strutture interessate dal progetto, ad oggi, non ha alcuna definizione, non ha alcun affidatario e non sappiamo se, quando e tanto meno chi dovrà essere a gestire questo immenso patrimonio. In merito a Cava Pontrelli e alle ultime decisioni che la interessano, invece, la situazione è sconcertante oltremodo. Le Orme sono in rovina, la paleo-superficie è giornalmente sottoposta alla violenza dell’incuria e del degrado. Dopo quindici anni di assoluta inettitudine delle Istituzioni preposte, del mondo accademico e scientifico per il singolare valore di Cava Pontrelli, oggi, sta per insediarsi un Comitato, composto da Accademici, che, per quanto pubblicamente detto dalle Istituzioni locali, si occuperà della promozione e della valorizzazione del Sito. Il Comitato, quasi come un dono supremo, viene nominato subito dopo la disponibilità di 3,5 milioni di euro di fondi messi a disposizione dalla Città Metropolitana di Bari a fronte di nessun progetto. Un Comitato Scientifico accreditato dovrebbe occuparsi, prioritariamente, di uno studio scientifico della paleo-superficie e successivamente della messa in sicurezza delle Orme e solo dopo, ci si dovrebbe occupare di un progetto di valorizzazione e promozione del Sito, ma evidentemente, per questo, servono competenze diverse da quelle strettamente scientifiche. Dopo la solenne bocciatura per la candidatura, senza alcun progetto, a Capitale Italiana della Cultura, con coerenza, l’Amministrazione, persevera nella medesima direzione. L’approccio dozzinale e palesemente incompetente a questioni che, qualora fossero gestite consapevolmente da risorse responsabili, potrebbero davvero invertire diametralmente il trend evolutivo del nostro Territorio, è lacerante.