Difesa del lavoro da parte di Orlando e Speranza, nota senatore Barozzino (Sinistra Italiana). Di seguito la nota integrale di Barozzino.
Il lavoro e la sua centralità tornano finalmente a occupare l’agenda politica anche di quante e quanti, per la verità, in questi anni, non si erano proprio distinti in difesa di lavoratrici e lavoratori. Dopo decenni di politiche ultra neoliberiste che avevano relegato il lavoro a una pura variabile dipendente del profitto, le parole del ministro Orlando e dell’on. Speranza assumono una particolare importanza, soprattutto lì dove essi denunciano – finalmente – l’eccessiva vicinanza ai padroni e alla finanza mantenuta in questi anni dal Partito Democratico.
La storia – per chi come il sottoscritto ha passato gran parte della sua vita in fabbrica, alla catena di montaggio ma anche quale rappresentante sindacale e, oggi, come senatore della Repubblica – è fermamente impressa nella memoria e nei fatti: le prime flessibilizzazioni del ‘pacchetto Treu’, le dismissioni e/o le esternalizzazioni con i primi tagli alle tutele, la compromissione delle relazioni sindacali, caratterizzate dalla fuoriuscita – da parte della Fiat/Fca di Marchionne – dalla Confindustria e all’aggiramento della Statuto dei Lavoratori fino al Jobs Act e alla definitiva cancellazione dell’art.18. Un crescendo involutivo teso a ledere sempre più la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fuori da ogni polemica possiamo dire che questo nuovo clima e queste nuove parole a difesa di lavoratrici e lavoratori rappresentino sicuramente una inversione del paradigma culturale fin qui egemone. Un clima nuovo che accogliamo con attenzione, ribadendo che siamo pronti a una proficua collaborazione con chiunque oggi voglia rimettere al centro la questione del lavoro partendo da un’agenda specifica: rispristino dell’articolo 18 a garanzia e a tutela contro i licenziamenti ingiustificati e ripristino di relazioni sindacali corretti dentro il perimetro dello Statuto dei Lavoratori.