Superare rapidamente la situazione poco decorosa in cui versa da troppo tempo la stazione di Ferrandina che, dopo l’istituzione della fermata del Frecciarossa, è chiamata a svolgere un ruolo importante per i programmi di attrazione turistica di Matera 2019: è l’obiettivo dell’incontro che l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Nicola Benedetto ha tenuto oggi nel piazzale della stazione di Ferrandina con i dirigenti di Rfi – ing. Laghezzi, il dr. Ortolano, e Mariella Polla, responsabile direzione per la Basilicata di Trenitalia – rappresentanti dell’Associazione “Matera ferrovia nazionale”, tra i quali l’ex sindaco di Matera Francesco Di Caro, l’artista Nicola Pavese, l’architetto Rosa.
“La situazione – è emerso nel corso dell’incontro – riguarda tre stabili: la stazione e due immobili. La stazione è stata data nel 2016 in comodato gratuito all’Amministrazione Comunale di Ferrandina e ad oggi il Comune non ha ancora dato seguito all’intesa lasciandola inutilizzata. I rappresentanti di Rfi hanno riferito che si chiederà al sindaco se intende utilizzarla e in caso contrario verrà revocata la convenzione per procedere a lavori di riqualificazione. Gli altri due immobili invece sono stati costruiti per un punto bar-ristoro e per servizi di accoglienza riservati al personale ferroviario. Per quello destinato a bar-ristoro (costruito nei primi anni 2000 e mai ultimato) i rappresentanti di Rfi hanno sostenuto che se ci sarà un’offerta per aprire un’attività di pubblico esercizio, tenuto conto del nuovo afflusso di passeggeri, sarà riqualificato e dato in locazione, invece per l’altro immobile (che risale agli anni 30) si procederà ad approfondire la situazione di staticità per decidere se potrà essere ristrutturato o dovrà essere abbattuto”.
L’assessore Benedetto ha espresso la sollecitazione a dare soluzione in tempi rapidi ai problemi evidenziati “per liberare l’area della stazione di Ferrandina da una presenza indecente che è il peggiore biglietto da visita per i viaggiatori diretti a Matera, anche perché – ha comunicato – dal 2 giugno prossimo la stazione assumerà la denominazione nuova con l’abbinamento a Ferrandina di Matera (stazione Ferrandina-Matera) accogliendo la proposta dell’Associazione ‘Matera ferrovia nazionale’ per rafforzare il ruolo di stazione ferroviaria nazionale al servizio della Capitale Europea della Cultura 2019. Si tratta inoltre di dotare la stazione di servizi moderni ed adeguati, tra cui un’area di parcheggio, per cogliere al meglio l’opportunità Frecciarossa e contemporaneamente creare nuovi posti di lavoro stabili in una serie di attività di servizi a favore di passeggeri e famiglie”.
In occasione dell’incontro, l’assessore ha comunicato che in attuazione del Contratto di Programma Rete Ferrovie Italiane 2017 è stato disposto il finanziamento di 30 milioni di euro per lavori di riqualificazione della linea Potenza-Salerno, nello specifico lungo la tratta Potenza-Battipaglia, con l’obiettivo della velocizzazione dei servizi sia per il Frecciarossa che per i treni regionali.
Incontro a Ferrandina, nota di Nicola Pavese, presidente Associazione ”Matera Ferrovia Nazionale”
Diventa sempre più incisiva e importante l’azione dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” costituita con l’intento primario di sollecitare il completamente della Ferrandina-Matera e di migliorare i collegamenti su rotaia con il resto dell’Italia. Nei giorni scorsi, a tal fine, si è avviata una promettente collaborazione con la Regione Basilicata attraverso l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Nicola Benedetto, che sta mostrando una particolare sensibilità e determinazione volte alla risoluzione delle diverse questioni che in questo settore si trascinano da tempo. La conferma viene dal proficuo incontro svoltosi alla stazione di Ferrandina al quale hanno preso parte, oltre a Benedetto e ad alcuni funzionari regionali, anche l’ing. Roberto Laghezza (direttore commerciale di Rete Ferroviaria Italiana di Bari), l’ing. Vito Ortolano (resp. gestione fabbricati e stazioni di RFI), la dott.ssa Mariella Polla (direttore Trenitalia per la Basilicata) e per l’Associazione materana il presidente Nicola Pavese accompagnato dai dirigenti Giovanni Caserta e Lorenzo Rota e dai soci Giovanni Aliuzzi, Pasquale Dattoli e Luciano Bitonto. Con loro anche il presidente onorario di “Matera Ferrovia Nazionale”, Francesco Di Caro già sindaco della Città dei Sassi e memoria storica dell’iter burocratico che caratterizza le vicende dell’agognato collegamento alla rete delle Ferrovie dello Stato Italiane. Cosa prevista con un finanziamento del Governo centrale utilizzando la tratta Taranto-Salerno, e da qui l’Alta Velocità per Bologna-Milano-Torino.
A Ferrandina è stato confermato il grande interesse delle Ferrovie che si stanno adoperando per la ripresa dei lavori per il completamento della Matera-Ferrandina, che giunta in Valbasento avrà una diramazione sia verso Metaponto-Taranto-Lecce e la Calabria che verso Potenza-Napoli e il Centro Nord dell’Italia. Un progetto, quindi, che apre nuove prospettive e che farà superare l’attuale anacronistico isolamento di Matera, capitale europea della cultura per il 2019. Con l’auspicio che in futuro si possa arrivare anche a Bari realizzando un collegamento strategico e diretto Tirreno-Adriatico (Salerno-Matera-Bari), a tutto vantaggio dei flussi turistici e del trasporto delle merci, e dunque utile per il rilancio delle attività commerciali e imprenditoriali dell’intera Basilicata.
Alla luce di un crescente interesse nazionale verso il trasporto ferroviario, confermato anche dal pieno gradimento dell’utenza lucana (e non solo) verso il Frecciarossa Taranto-Roma-Milano e in previsione di Matera 2019, nell’incontro ferrandinese i dirigenti del sodalizio materano hanno evidenziato le diverse situazioni che vanno affrontate con sollecitudine al fine di riqualificare lo scalo basentano per renderlo più efficiente e sicuro sin dai prossimi mesi. Intanto con il nuovo orario estivo 2017 Trenitalia cambierà la denominazione e l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ne ha proposto una nuova: “Ferrandina-scalo Matera”. Tale esigenza nasce dal voler dare risonanza e diffusione al fatto che attraverso la stazione di Ferrandina si arriva a Matera, meta di un turismo sempre più internazionale. Per cui, con questa “accattivante” novità, anche il Comune del capoluogo sarà chiamato a fare la sua parte, insieme al Comune di Ferrandina. Inoltre, con la nuova denominazione innanzitutto la bigliettazione on line diventerà una operazione più facilmente realizzabile. La proposta di “Matera Ferrovia Nazionale”è stata entusiasticamente condivisa dall’assessore Benedetto, impegnato a dare una svolta positiva al sistema dei trasporti della Basilicata, e dai dirigenti di Trenitalia e RFI presenti. Ognuno per la propria parte impegnati ad assicurare alcuni interventi sulle strutture esistenti che con un attento maquillage (e senza escludere qualche demolizione) potranno offrire all’intera stazione di Ferrandina, autentica “porta di accesso per Matera”, un volto nuovo e decisamente più accogliente, confortevole e sicuro.
In questo quadro si inserisce anche la necessaria riapertura della sala di attesa, dei bagni e di BascaloCafè. Quest’ultimo potrebbe diventare un vero e proprio centro di accoglienza dei viaggiatori curando anche l’informazione turistica e l’assistenza, la biglietteria per le diverse località, la promozione e la vendita dei prodotti tipici lucani e la gestione dei parcheggi e di un autolavaggio.
Dopo che tutti i presenti hanno preso visione delle notevoli potenzialità dell’importante struttura ferroviaria posta nel cuore del Materano, tra l’altro ammodernata circa dieci anni fa con criteri di efficienza e modernità (ma purtroppo abbandonata), l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha espresso il proprio compiacimento per quanto si potrà realizzare e ha chiesto alla Regione Basilicata e a Trenitalia di ripristinare i treni notturni da/per Roma. Questo per rendere più agevole alle nostre comunità e ai turisti italiani e stranieri il viaggio alla scoperta della Basilicata e del Sud. D’altronde, tenendo conto dei pericoli, dei disagi e delle problematiche che quotidianamente emergono circa i lavori lungo il disastrato raccordoSicignano-Potenza, tale richiesta diventa sempre più motivata e degna di essere presa in seria considerazione.