La 33^ giornata non cambia le distanze tra la capolista Foggia e la principale inseguitrice, il Lecce. I satanelli confermano il primato con il colpo a Catanzaro, il Lecce risponde nel monday night superando in casa l’ostico Juve Stabia. La terza posizione è sempre del Matera, bloccato sul pareggio senza gol da una rinunciataria e fallosa Fidelis Andria. Rivivi le sfide con il punto di Pippò Franzò.
CATANZARO – FOGGIA 1 – 2 Continua il cammino del Foggia verso la serie B anche sul campo “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, con una vittoria per 2 a 1. La squadra di Stroppa gioca bene e rischia poco, quasi niente visto che il gioco è stata quasi sempre nelle mani di Di Piazza e compagni. Il tecnico dei rossoneri dispone di una panchina lunga e tecnicamente valida, infatti, risulterà fondamentale alla fine della partita l’entrata di Chiricò a quindici minuti dal termine. Sarà proprio l’attaccante brindisino a fornire l’assist a Di Piazza per la prima rete del Foggia al 77’. Nella prima parte della gara il Foggia si è limitato a controllare gli avversari senza mai pungere in avanti con convinzione. Nella ripresa gli ospiti avanzano il proprio baricentro ed iniziano a mettere in apprensione la retroguardia calabrese. Al gol dell’ex vicentino dopo quattro minuti, raddoppia il solito Mazzeo anche se realizza con un colpo di testa poco pulito. Da segnalare un gol annullato nel primo tempo all’attaccante salernitano per fuorigioco. A pochi minuti dalla fine dell’incontro va in rete il Catanzaro con Maita che riapre la partita ma il Foggia controlla senza affanno fino al triplice fischio finale del signor Pillitteri di Palermo, e porta in porto l’ottava vittoria consecutiva, lasciando cosi inalterato il vantaggio sul Lecce di sei punti.
LECCE – JUVE STABIA 3 – 2 Il Lecce batte la Juve Stabia ma non si attenua la contestazione dei tifosi con il tecnico Padalino ed i giocatori, rei di una brutta prestazione a Cosenza. I giallorossi partono subito in avanti alla ricerca del gol che arriva poco alla mezzora con l’attaccante Marconi ex Grosseto che realizza in mischia. Le vespe non ci stanno e si proiettano in avanti alla ricerca del pareggio. Al 39’ Paponi realizza di testa su cross preciso di Kanoute. Non passa neppure un minuto ed ecco di nuovo il Lecce in gol con il bulgaro Tsonev con un forte tiro da fuori area. Nella ripresa il Lecce, forte del vantaggio, controlla la partita, e passa in vantaggio all’80’ con Caturano che sfrutta un passaggio di Lepore. Il 3 a 1 chiude la gara per i padroni di casa, anche se nei minuti di recupero la Juve Stabia va a segno con Cutolo, ma non c’è il tempo per impensierire la squadra di Padalino che conquista tre punti e resta sulla scia del Foggia anche se con l’identico distacco di una settimana addietro.
MATERA – FIDELIS ANDRIA 0 – 0 Il pareggio dell’Andria ottenuto al XXI settembre- Franco Salerno di Matera ha fatto gioire il tecnico dei leoni dell’Andria per il punto conquistato, mentre ha mandato su tutte le furie Auteri, tecnico dei biancoazzurri lucani, per le decisioni dell’arbitro non proprio in linea con quanto descrive il regolamento. Ha anche cercato di stigmatizzare la protesta di un gruppetto di tifosi che contestava la squadra. Ritornando alla gara non si può certo dire che abbia scaldato gli animi dei supporters locali, visto che la gara è andata per tutto il primo tempo senza grosse emozioni. Il muro difensivo eretto dell’Andria a salvaguardia di Cilli non ha permesso agli avanti materani di avvicinarsi nell’area ospite con una certa facilità. A metà ripresa un sussulto da parte di Carretta che sulla punizione di Negro impegna seriamente il numero uno ospite. Nel finale di partita Auteri schiera l’attacco a quattro punte ma Aya e compagni non si fanno sorprendere, e chiudono la gara imbattuti. Il Matera allunga sulla Juve Stabia di un punto, e consolida il terzo posto, mentre la Fidelis Andria con il punto conquistato entra nell’ultimo posto dei play-off.
SIRACUSA – CASERTANA 2 – 1 Nelle ultime due gare il Siracusa sembrava avere perso gioco, grinta e concentrazione ma contro la Casertana è ritornato a giocare come sa, ed ha vinto la partita. Una gara dove gli azzurri hanno mostrato di essere ancora la squadra rivelazione di questo campionato. Cinquantuno i punti conquistati nelle trentatré partite disputate, un cammino da promozione, ed un quinto posto in classifica che proiettano gli azzurri a ridosso delle big del campionato. La gara con la Casertana, al di la del punteggio finale, ha messo in evidenza il ritorno al bel gioco dei ragazzi di Sottil. Gli aretusei hanno comandato la gara per buona parte dell’incontro, sciupando almeno tre – quattro palle gol, una rete annulla e un gol, su punizione di De Silvestro, non convalidato dall’arbitro con la palla che aveva varcato sufficientemente la linea di porta. Passa in vantaggio il Siracusa al 31’ con De Silvestro che sfrutta in piena area di rigore un passaggio di tacco di Catania per l’1 a 0. Passano pochi minuti ed il Siracusa realizza la seconda rete nonostante il tuffo dentro la porta del portiere ospite per afferrare la palla. Gol netto ma l’arbitro ed il suo collaboratore non vedono la palla in rete, e l’azione continua. Nella ripresa nei primi minuti di gioco la Casertana in virtù di una mischia in area azzurra prende la traversa e subito dopo Giorno da quaranta metri effettua un tiro a girare che sorprende Santurro in uscita. Il pareggio subito dagli azzurri non fa altro che scuotere i giocatori alla ricerca del gol del vantaggio. Al 55’ in una delle tante azione offensive del Siracusa, Catania subisce fallo in piena area, viene assegnato il rigore che batte lo stesso attaccante e segna. Nei rimanenti minuti che chiuderanno l’incontro il Siracusa sciuperà almeno due-tre palle gol. Tre punti importanti per gli azzurri che gli permettono di scavalcare il Francavilla al quinto posto e di mettersi a soli tre punti dal quarto posto ora presidiato dalla Juve Stabia.
CATANIA – FRANCAVILLA 1- 0 Dopo cinque sconfitte il Catania riesce a conquistare i tre punti al Massimino contro il Francavilla. Stavolta non è andata bene ai tifosi che hanno contestato i colori rosso azzurri, e che hanno disertato lo stadio, scegliendo di seguire il Catania femminile. Un Catania quello visto contro i ragazzi di Calabro diverso delle altre volte, con molta grinta e continuità per tutto l’arco del primo tempo. Al 21’ Di Grazia va in gol su passaggio di Russotto, nel pieno sforzo offensivo della squadra. Nella ripresa gli etnei tengono bene il campo, anche se nel finale Ayina ha fatto venire i brividi lungo la schiena ai pochi tifosi presenti sugli spalti per avere centrato la traversa. Tre punti d’oro per il Catania che cosi interrompe la sequela di risultati negativi ed entra di diritto nella griglia dei play-off.
MONOPOLI – COSENZA 2 – 6 Goleada del Cosenza ad un Monopoli che è riuscito a contenere i calabresi solo per mezzora. Al gol di Mendicino per gli ospiti al 14’, Franco al 28’ ha pareggiato i conti. Verso la fine del primo tempo si è scatenato il Cosenza che in un minuto ha messo a segno due reti sempre con Mendicino e poi con Statella. Nella ripresa si è giocato a senso unico ed il Cosenza ha dilagato realizzando altre tre reti con Letizia, Vuthaj e Mungo. Per il Monopoli è il più grosso passivo interno subito da quando gioca in Lega Pro. La dirigenza pugliese in queste ore dovrebbe dare il benservito a Giovanni Bucaro. Si fanno i nomi per la sostituzione in panchina di Tangorra oppure potrebbe ritornare Zanin per queste ultime gare di campionato.
TARANTO – REGGINA 0 – 1 La Reggina riesce ad espugnare lo stadio Erasmo Jacovone di Taranto ed infrangere il tabù trasferta esterna per l’anno 2017. La squadra di Zeman gioca bene tanto che nel primo tempo avrebbe avuto l’opportunità di passare in vantaggio su rigore, assegnato per fallo di mano del centrocampista Maiorano ma il tiro di De Francesco va sul palo. Nella ripresa al 55’ Coralli realizza la rete dell’1 a 0 per i granata con una zampata vincente, grazie all’ottimo assist di Porcino. I tre punti conquistati dai calabresi portano la squadra una spanna più su dei play-out, mentre il Taranto con questa sconfitta resta inchiodato al penultimo assieme alla Vibonese.
MESSINA – AKRAGAS 1- 1 Il derby siciliano finisce in parità ed accontenta entrambe le squadre che sono al momento fuori dai play-out. Il primo tempo non ha dato forti emozioni, anzi la gara è andata via senza che le difese fossero impegnate seriamente. Nella ripresa al primo giro di lancette Klaric per gli agrigentini mette a segno la rete del vantaggio su prezioso assist di Palmiero. Passano circa trenta minuti ed ecco che Silva per i peloritani dalla lunga distanza sorprende Pane e realizza il pareggio. La gara si trascinerà senza grosse emozioni fino alla fine con la difesa ospite a contenere le sfuriate offensive del Messina. Un punticino che fa muovere la classifica dell’Akragas, che gli permette al momento di restare fuori dai play-out. Per il Messina di Lucarelli un altro punto conquistato per la salvezza diretta.
PAGANESE – FONDI 2 – 0 Con una doppietta di Firenze la Paganese chiude la pratica Fondi, e con i tre punti conquistati entra nella zona play-off proprio a discapito dei laziali. Un’ottima Paganese con un gol per tempo riesce a superare il Fondi apparso un po’ sotto tono. La squadra di Pochesci nelle ultime cinque gare ha preso solo un punto, contro il Matera, e non riesce a chiudere questo periodo nero con un risultato positivo. I padroni di casa vanno in vantaggio al 32’ con Firenze che servito ad hoc da Tascone, infila Baiocco. Nella ripresa il Fondi cerca di cambiare assetto tattico, infatti, Pochesci effettua dei cambi ma il gioco rimane una chimera ed è sempre la Paganese ad andare a segno con Firenze al 72’ su passaggio di Bollino.
MELFI – VIBONESE 0 – 1 La partita spareggio per l’ultimo posto tra Melfi e Vibonese vede vittoriosa la squadra di Campilongo che abbandona il fondo della classifica per far posto al Melfi. La gara ha visto gli ospiti giocare ordinati e ben disposti in campo, mentre il Melfi non è riuscito ad imbastire una sola azione offensiva. Troppo confusionarie e poco incisivi alla fine sono risultati i padroni di casa. C’è il rammarico da parte giallo verde per la grande occasione sciupata da Foggia in avvio di gara. La Vibonese subito dopo prende la traversa su incornata di Sowe, e molto più concreta diventa l’offensiva dei calabresi a pochi minuti della fine del primo tempo, quando va in gol Minarini grazie anche ad una papera di Gragnaniello. Nella ripresa la Vibonese riesce a contenere bene gli assalti del Melfi. La partita finisce con la vittoria della squadra calabra con gli applausi dello sportivissimo pubblico locale.