Con una canzone popolare di genere folk della tradizione musicale materana eseguita da Espedito Losignore e Stacchiuccio Di Cecca, detto “U fattòr”, accompagnati per l’occasione anche da Nino Vinciguerra, si è aperto nella chiesa del Cristo Flagellato di Matera, all’interno dell’ex ospedale San Rocco l’incontro “Dove hai detto che abiti? Le nostre strade, la nostra storia”, promosso dal Circolo Culturale La Scaletta. Anche con la toponomastica si può raccontare la storia della città di Matera e questa nuova iniziativa nasce per ricordare i materani illustri a cui sono intitolate strade, piazze, scuole e associazioni della città dei Sassi.
Questa nuova iniziativa è stata presentata da Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, Rosanna Festa, dirigente del Circolo La Scaletta, Stefania De Toma, Circolo La Scaletta e dal professore Giancarlo Minardi.
Gli appuntamenti avranno cadenza mensile e il primo, in programma a maggio, è dedicato a Eustachio Paolo Lamanna, del quale quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla morte. Lamanna è stato un filosofo di umili origini ma che con il suo valore ha raggiunto i più prestigiosi riconoscimenti tributati dalle Accademie più antiche e dalla Repubblica Italiana, oltre che autore di un manuale di filosofia che è stato sui banchi di tante generazioni di studenti.
Seguiranno gli incontri dedicati a Nicola Festa, i Persio, Giambattista Pentasuglia, Onofrio Tataranni, Cesare Firrao, F. Paolo Volpe, Gioacchino Cappelluti, i fratelli Duni, Eleonora Bracco e Domenico Ridola.
Gli incontri, destinati a un vasto pubblico, saranno animati da docenti, studiosi e appassionati della storia locale, prevalentemente materani, e avranno un taglio narrativo e aneddotico, senza rinunciare alla puntualità delle analisi biografiche, arricchite da documenti, filmati e registrazioni d’epoca, a cui si attingerà anche grazie alla collaborazione dei discendenti ancora in vita.
E per celebrare nel migliore dei modi questo nuovo ciclo di incontri promosso dal Circolo La Scaletta di Matera lo studioso e storico Nino Vinciguerra ha presentato il documentario “Tasselli di storia, persone e personaggi”. Un video che ripercorre la storia della città di Matera attraverso i suoi personaggi illustri, viventi o defunti, attraverso una serie di scatti, cartoline, frammenti di immagini e documenti dalla vita in grotta con la testimonianza del 980 di Sant’Ilario da Matera ai giorni nostri. Un’ emozionante galleria di oltre quattrocento immagini, con tanti richiami a eventi e alla storia della città, in cui è possibile riconoscere volti che hanno lasciato tracce e aperto nuovi orizzonti anche umani: dotti, medici, sapienti e persone comuni, che hanno trasmesso qualcosa alla comunità. Tra questi ricordiamo: Sinno, Colucci, Pentasuglia, Dragone, Morelli, Notarangelo, Strammiello, Mele, Ruggieri, Turi, Duni, Persio, Fontana, Di Macco, Pecci, Palumbo, Sarra, Volpe, Cosco, Salerno, Tataranni, Zagari, De Ruggieri, Cifarelli, Santantonio, Masciandaro, Antezza e molti altri. Una carrellata di volti e immagini della città che ha commosso e suscitato emozioni nel numeroso pubblico che ha gremito la sala all’interno dell’ex ospedal San Rocco.
Il progetto culturale “Dove hai detto che abiti? Le nostre strade, la nostra storia”, prevede anche la trascrizione del contenuto degli incontri e la ripresa video come documenti destinati a costituire un archivio di facile consultazione, a disposizione dei cittadini materani ma anche delle scuole di ogni ordine e grado. Il materiale raccolto sarà diffuso, grazie alla rete e ai canali dei Lucani nel Mondo, anche ai tanti materani residenti all’estero che sentono fortemente l’esigenza della conoscenza delle proprie radici. I cittadini sono invitati a segnalare al Circolo La Scaletta la strada in cui abitano per approndire il personaggio o l’evento con cui viene identificata e non si è esclude la possibilità di organizzare incontri proprio nella strada segnalata.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento inaugurale del progetto “Dove hai detto che abiti? Le nostre strade, la nostra storia” (foto www.SassiLive.it)