“Un’operazione apprezzabile che porteremo all’attenzione del ministro dell’Interno, Marco Minniti, perché è la testimonianza di come anche una piccola comunità, come quella di San Chirico Raparo, sia capace di fare integrazione attraverso la cultura, l’arte, il teatro. Questa è la conferma che la Basilicata vuole continuare a qualificarsi come regione dell’inclusione, dell’accoglienza e dell’innovazione: nonostante i piccoli numeri è una regione che ha idee valide e può essere considerata un modello di riferimento perché, ancora una volta, è capace di un’esperienza positiva, di alto livello, che va diffusa il più possibile”.
E’ quanto ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, questa mattina nel corso di una conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, ispirato a ‘Gli Argonauti’ di Apollonio Rodio (regia Alessandro Penta). Il progetto – promosso dalla Società Cooperativa ‘Il Sicomoro’ di Matera, soggetto gestore per conto del Comune di San Chirico dello Sprar per minori stranieri non accompagnati, in collaborazione con Q Academy e Teatro delle Albe-Ravenna Teatro – coinvolge 12 ragazzi migranti, provenienti da Mali, Senegal e Gambia e gli adolescenti del paese, quale esito del progetto di inclusione sociale ‘Tuttùn: la non-scuola a San Chirico Raparo’. “Questa iniziativa – ha proseguito l’assessore Franconi – rappresenta un grande passo nel sociale. Siamo orgogliosi della strada intrapresa dalla Basilicata: una strada che parla di integrazione e lo fa attraverso una proposta culturale valida che, tra l’altro, ci ricorda la nostra comune appartenenza alla Magna Grecia fatta, per gran parte, proprio, da quello straniero che, oggi, è sempre più al centro delle complesse politiche di integrazione”.
“E’ stata una bellissima esperienza – ha detto il sindaco di San Chirico Raparo, Claudio Borneo – che ha consentito ai giovani della nostra comunità e ai giovani ospiti della casa alloggio di mettersi in gioco attivamente, con il teatro. Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio sperimentale che brilla sul panorama nazionale come esperienza coinvolgente, connotata da un forte mix all’insegna dell’integrazione: non solo tra i minori, gli adolescenti lucani e i migranti, ma anche tra i nostri disabili e gli anziani. Siamo certi di essere solo all’inizio di un percorso che certamente proseguirà, con entusiasmo e convinzione. Intanto andiamo molto orgogliosi – ha concluso il sindaco Borneo – per l’attenzione ricevuta da una tv francese, France 24, che si è interessata alla nostra esperienza”.
Nell’illustrare i dettagli del progetto di inclusione sociale, giunto al terzo anno e rivolto ai minori stranieri non accompagnati, tra i 16 e i 18 anni, di provenienza per lo più sub-sahariana, Michele Plati, presidente de ‘Il Sicomoro’ ha sottolineato come sia “possibile costruire trame di comunità attraverso il teatro: è stato un laboratorio teatrale di altissimo livello, esito di un intenso lavoro corale che si è avvalso anche del supporto della comunità di Grottole e di Matera per le scenografie e dei costumi”. “E’ un’operazione di rigenerazione delle comunità e dei nostri centri storici all’insegna di un’integrazione trasversale – ha detto Pino Bruno, presidente di ConfcooperativeFedersolidarietà per il quale “la strumentazione tipica della dimensione cooperativa potrà avere applicazioni analoghe anche per quel che riguarda il più complesso mondo dell’agricoltura”.
Lo spettacolo andrà in scena mercoledì, 12 aprile, al Centro Sociale San JosemariaEscriva di San Chirico Raparo e a Matera il 20 giugno in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato e durante il festival del Teatro sociale «Nessuno Resti Fuori», dal 20 al 30 luglio.
Apr 10