In Basilicata per ogni 10 start up il 4,9 nasce con un’idea innovativa registrando, secondo la tendenza consolidata al Sud,un peso più elevato relativo delle imprese innovative rispetto a quelle che transitano per il canale formale del registro delle start up. A riferirlo è una nota di Confartigianato.
In questi giorni che ci separano dalla Pasqua l’esempio più calzante di valore artigiano innovativo – commenta Rosa Gentile, dell’esecutivo nazionale Confartigianato – viene dai titolari di laboratori pasticcieria che, ultimo baluardo della pasticceria “made in Italy”, quindi impiegando prodotti tipici e di qualità, realizzano dolci tradizionali con tocchi innovativi, materie prime a chilometro zero, trionfo delle cromie, grande attenzione ai bimbi.
Il consumatore – sottolinea la nota di Confartigianato – è orientato al tradizionale innovativo: a fronte di colombe farcite in tanti modi, dal cioccolato al gianduia, dalla frutta allo zabaione, sempre comunque molto richieste, la maggioranza dei clienti sceglie il dolce “colomba” con i canditi, preparata con lievito madre artigianale che rende il prodotto “più digeribile”. Si punta sulla tradizione anche con il classico uovo al cioccolato semplicemente incartato con involucri accattivanti ma spopolano anche gli ovetti con decorazioni dedicate ai cartoon e con i personaggi per i bambini come agnellini, paperotti, coniglietti, gallinelle ecc. I maestri pasticceri hanno contenuto i prezzi che vanno dai 16 ai 22 euro al kg per le colombe classiche mentre le uova al cioccolato fondente costano dai 30 ai 45 euro al kg. a seconda della decorazione. Tradizionalmente l’acquisto da parte dei consumatori di questi prodotti artigianali “di ricorrenza”, avviene nell’ultima settimana se non all’ultimo minuto ma già si registra una piccola contrazione delle vendite legata non solo ai problemi economici ma ai tanti “aspiranti pasticceri” che vogliono preparare in casa colombe e uova pasquali. Confartigianato invita comunque i consumatori ad acquistare prodotti artigianali da sempre sinonimo di genuinità e freschezza.
E Gentile insiste sull’innovazione: l’orientamento all’innovazione del sistema imprenditoriale italiano – aggiunge – si può rafforzare anche attraverso forme di trasmissione di asset di impresa che garantiscano la continuità aziendale e il mantenimento del knowhowdi imprese orientate all’innovazione. Se consideriamo che la propensione all’innovazione delle micro imprese è pari al 32,3% delle imprese attive, nell’ipotesi di scuola di una riduzione prudenziale dei due terzi del tasso di innovazione (portandolo al 10,8%) per le imprese nella fase conclusiva del ciclo di vita e avviate alla cessazione, si può stimare che, sempre nell’arco del periodo 2013-2016, siano cessate 146.504 imprese con potenziale di innovazione, pari a circa 22 volte le startup innovative “per legge”. Alla base – continua – c’è la creatività progettuale: dobbiamo proporre una nuova concezione sostenibile del produrre, fortemente contaminata dalle nuove tecnologie, ponendoci con forza come alfieri del concetto di “manifattura 4.0”, che forse più che in altri contesti, può assumere una valenza fortemente strategica soprattutto nelle aree meridionali. Occorrono interventi straordinari per lo sviluppo dei saperi, interventi per realizzare una formazione efficace, per la diffusione della conoscenza, per creare un rapporto stabile e duraturo tra il mondo della formazione e della ricerca e il mondo dell’impresa. In una parola: affermare il “valore artigiano”, reinterpretando il valore della persona e delle competenze oltre alla capacità di personalizzare ogni produzione, proprio come fanno i maestri pasticceri; una formula che racchiude un capitale di saper fare, curiosità, capacità distintive, forza del territorio, che deve essere valorizzato, ammodernato e soprattutto reso trasmissibile alle nuove generazioni.
Apr 13