Con il “Ponte alla luna” – l’autentica novità per una Pasqua e i prossimi ponti primaverili all’insegna del “turismo emozionale e naturalistico” – salgono a 97 le attrazioni, sia pure di varie tipologie, censite in Basilicata dal Centro Studi Turistici Thalia (su dati di fonte dell’Istituto Tedesco Qualità Finanza, Istat e Tripadvisor). Nel numero – precisa la nota del CS Thalia – rientrano attrazioni culturali, musei, spettacoli dal vivo, Parchi letterari e naturalistici, ecc., con una valutazione media per la Basilicata (Istituto Tedesco Qualità Finanza) pari a 4,75 (scala 1-5) e un punteggio totale (in base ad elementi di ospitalità, ristorazione e servizi) pari a 440 punti che collocano la Basilicata al terz’ultimo posto per numero e punteggio acquisito, a riprova che non basta fare nuovi attrattori se non ci sono i servizi adeguati di accoglienza.
“Quello di Sasso di Castalda – sottolinea il Presidente del Centro Studi Turistici ThaliaPiero Scutari – oltre a caratteristiche di spettacolarità che ne fanno un “unicum” almeno in Italia rappresenta una grande opportunità per passare finalmente dai troppi convegni sul turismo delle aree interne alle azioni concrete di promo-commercializzazione di zone come quella del Marmo-Melandro inserita nel Parco Nazionale Appennino Lucano che in verità stenta ancora ad esercitare un ruolo di richiamo per il target sempre più diffuso e crescente del turista della natura. Si tratta di definire un piano di intervento con tutti gli attori del turismo locale in grado di intercettare flussi turistici di nicchia, puntando su un turismo che regali emozioni – aggiunge Scutari – all’interno di una strategia intelligente, specie rispetto al recente passato quando non c’erano scelte di nicchia e tanto meno una gamma di attrazioni così vasta come quella attuale. Non è un caso che oltre alle “pagelle” lusinghiere dei turisti stranieri per buona cucina e ospitalità ricettiva, un altro riconoscimento ci viene sempre dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza che in tema complessivo di accoglienza ci assegna un bel 9 e mezzo e il primo posto nella classifica qualità degli alloggi”.
Il Thalia indica in proposito un esempio virtuoso. Torna per il V anno consecutivo “Invasioni Digitali”, il format ideato da Fabrizio Todisco e Marianna Marcucci pensato per promuovere e diffondere la cultura italiana attraverso il mondo digitale. Dal 21 aprile al 7 maggio 2017, musei, borghi, mostre e luoghi d’arte verranno letteralmente invasi da chi aderirà alla manifestazione: grazie all’uso di strumenti digitali come smartphone e tablet, i tesori italiani spesso nascosti o poco conosciuti torneranno alla luce e avranno massima diffusione sul web. Tra i luoghi della cultura italiani protagonisti dell’iniziativa, anche lo splendido borgo di Brienza che, domenica 30 aprile a partire dalle 10:00, accoglierà tutti gli invader pronti ad andare alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi d’Italia. L’ “Invasione”, organizzata da Rocchina Adobbato, founder della dimora storica La Voce del Fiume, in sinergia con l’Associazione Startup Calabria, è patrocinata dal Comune di Brienza e vede la compartecipazione di più attori desiderosi di valorizzare un borgo così caratteristico. In compagnia di Rocchina e di guide del luogo, gli invader potranno andare alla scoperta del borgo antico fino ad arrivare all’imponente Castello Caracciolo. Tra le mete dell’Invasione anche la parte diroccata del borgo, compresa la casa del giurista Mario Pagano, e una tappa extra-urbana fino alla Chiesa della Madonna degli Angeli. Durante lo svolgimento dell’Invasione, inoltre, verrà girato un video di promozione turistica, interamente prodotto da Winfly, società di gestione dell’Aeroporto di Pisticci “Enrico Mattei”. La sinergia che unisce i due confini opposti della Basilicata si somma a quella che unisce due Regioni confinanti, la Basilicata e la Calabria. In linea con lo slogan scelto da Invasioni Digitali per questa V edizione “Culture has no borders”, #InvadiBrienza vuole abbattere i confini geografici: tra i partner dell’Invasione anche Startup Calabria, associazione che si occupa di valorizzare le realtà innovative, e l’Azienda Agricola Biologica Santa Marina di Oriolo (CS).
Sono queste – commenta Scutari – le iniziative di cui c’è bisogno per fare del “Ponte alla luna” una tappa di un percorso che tocca, oltre alla vicinissima Brienza con il suo patrimonio culturale e l’ottima offerta di ospitalità in dimora storica che si abbina all’avventura del Ponte, altri comuni del Parco. Diventa però necessario indicare la strada per far si che le iniziative abbiano successo, obiettivo che non riguarda solo l’ultimo attrattore, ovvero una pianificazione e strategia di marketing e commercializzazione a lungo termine, che tenga conto dei tempi che il mondo del turismo richiede , la messa in rete di tutti i servizi, risorse manageriali competenti, con amplia conoscenza del mondo del turismo. C’è bisogno di destinations manager che sono tra le figure professionali maggiormente innovative nell’ambito del turismo e che riscontrano buone prospettive occupazionali anche in virtù della forte professionalità che le caratterizzano.C’è bisogno – conclude Scutari – di mettere in campo le menti migliore del turismo lucano, perchè questi sono gli anni con grandi potenzialità per seminare e creare un prodotto turistico regionale ancora più forte strettamente legato a Matera2019.
Apr 14