Nella 35^ giornata il Matera veste i panni dell’arbitro nel confronto casalingo contro il Lecce e i salentini nonostante l’inferiorità numerica dal 3′ del secondo tempo trovano il gol che nega al Foggia la promozione in serie B con tre giornate di anticipo, nonostante il successo casalingo contro la Reggina. Rivivi le sfide della 35^ giornata con il resoconto a cura di Pippo Franzò.
FOGGIA – REGGINA 1 – 0 Il Foggia vince con la Reggina e conquista la decima vittoria consecutiva, e per circa un’ora aveva entrambi i piedi in serie B in virtù del vantaggio del Matera sui giallorossi di Padalino. Alla fine dell’incontro ( il Lecce poi pareggia ) manca solo un punto per la matematica certezza ma a fine gara Stroppa ed i giocatori hanno fatto il classico giro del campo per festeggiare la promozione che arriverà con un altro punto da conquistare in quel di Fondi domenica prossima. La partita si è giocata con i satanelli che cercavano di sfondare da subito la retroguardia amaranto, ma i ragazzi di Karl Zeman si disponevano in un 3-5-2 che al non possesso palla diventava un 5-4-1. Tutto il primo tempo gli ospiti tamponano i suggerimenti che Mazzeo abilmente proponeva ai compagni. Al 17’ è proprio il giocatore salernitano che si gira bene e tira in porta, para Sala con sicurezza.
Nella ripresa Stroppa porta il baricentro della sua squadra in avanti e al 55’ arriva il gol di Loiacono con Mazzeo che imbecca di precisione la testa del difensore barese. Tripudio sugli spalti per i sedicimila spettatori presenti alla Zaccaria che accarezzano il sogno della serie B. Il Foggia, una volta scardinata la difesa reggina, si propone in avanti con una certa facilità, e potrebbe pure raddoppiare ma sciupa banalmente. L’autore del gol per un’entrata decisa su Bianchimano fa gridare al rigore, ma l’arbitro fa continuare l’azione con le proteste dei giocatori calabresi. La gara si snoda negli ultimi minuti senza ulteriore difficoltà da parte foggiana. La fine delle ostilità conferma l’ormai promozione dei rossoneri in serie B anche se per l’aritmetica manca un punto.
MATERA – LECCE 1 -1 Il Matera comanda per quasi tutto l’arco della gara il gioco, costruisce almeno una mezza dozzine di azioni da rete, batte ben sedici corner ma realizza soltanto un gol di buona fattura dal solito Negro che al 28’ riesce in area, circondato da due avversari, ad eluderli e mettere alle spalle di Perucchini. Poco dopo i ragazzi di Auteri hanno l’opportunità di raddoppiare ma sprecano in malo modo. Prima della fine del primo tempo viene espulso il tecnico ospite Padalino. Nella ripresa il Lecce sostituisce Dumbia con Torremino, e qualche sprazzo di gioco si vede dalle parti del Lecce ma Cosenza si fa espellere dopo un intervento duro da dietro su Strambelli, ed il Matera si propone in avanti alla ricerca del secondo gol. Al 65’ Costa Ferreira dalla lunga distanza trova il jolly della domenica con un tiro da trenta metri che sorprende Tozzo.
L’assalto finale del Matera in area avversaria viene frenato dal numero uno ospite che effettua tre parate miracolose negando ai padroni di casa il gol che avrebbe stabilito con pieno merito la conquista dei tre punti. In classifica non sarebbe cambiato niente ma quando meno la vittoria del Matera avrebbe portato tanto morale e autostima tra i giocatori per chiudere bene questo bizzarro campionato, in attesa di tuffarsi nei play-off.
CATANZARO – SIRACUSA 1 – 0 Al Catanzaro occorrevano i tre punti per alimentare ancora la speranza di evitare i play-out, e raggiungere la salvezza diretta. Il Siracusa i punti per la salvezza li ha conquistati da diverse settimane, e gioca senza l’assillo del risultato positivo a tutti i costi. Logicamente si gioca sempre per vincere ma se viene a mancare la concentrazione e la giusta adrenalina in campo, si rischia di fare brutte figure anche contro un avversario modesto. Il Catanzaro non ha fatto niente di eccezionale contro il Siracusa che in campo non riusciva a trovare il bandolo della matassa ma è riuscito a mettere dentro una delle poche palle gol avute durante la gara. Al 18’ Giovinco batte una punizione in area avversaria, la difesa ospite resta ferma ed è un gioco da ragazzi per Icardi mettere alle spalle di Santurro. La gara poi prende una piega a favore dei padroni di casa che dopo pochi minuti dal vantaggio, potrebbe andare al raddoppio ma la traversa nega la rete a Giovinco. Per il Siracusa una sola occasione, sprecata da Azzi sotto porta. Nella ripresa i padroni di casa si fanno più intraprendenti conquistando il comando del gioco e mettendo a dura prova i riflessi di Santurro. Nel finale di gara a Longoni gli si presenta un’occasione d’oro che segnare su perfetto lancio di De Silvestro ma l’argentino è decisamente in giornata no e liscia la palla tutto solo a due passi da Leone. Alla fine il risultato resta inchiodato sull’uno a zero. Boccata d’ossigeno per il Catanzaro che si trova a soli tre punti per uscire dalla griglia play-out, mentre per il Siracusa una giornata iniziata male e finita peggio ma da martedì testa alla Paganese che mercoledì dovrà recuperare l’incontro con il Taranto.
FRANCAVILLA – JUVE STABIA 1- 1 Una gara giocata bene da entrambe le squadre, e alla fine hanno conquistato un punto per uno. Nella prima parte della gara si gioca a viso aperto, e la Juve Stabia prende un palo con Mastalli. Nella ripresa al 20’ Nzola porta in vantaggio i biancoazzurri che approfittando di un errore difensivo degli ospiti batte Russo. I ragazzi di Carboni non si perdono d’animo, anzi reagiscono con forza e al 36’ raggiungono il pareggio per opera di Ripa che riesce a deviare in rete un bel cross di Cancellotti. La gara nei nove minuti che restano si gioca a centrocampo, e alla fine le due squadre si accontento della divisione della posta, visto che hanno raggiunto tranquillamente una posizione invidiabile nei play-off.
CATANIA – COSENZA 0 – 2 Un Catania che non riesce a vincere una gara per entrare nei play-off. Il Cosenza ha attuato un pressing costante sugli etnei che si sono fatti sovrastare sulla linea mediana del campo. I gol sono nati da due disattenzioni dei giocatori catanesi che non sono riusciti a contenere, e neppure ad insidiare la porta di Perina per quasi tutto l’incontro. Nel Catania si sono viste poco motivazioni, e molta confusione tattica. Gente come Pozzebon e Tavares che tira solo da lontano e non entra mai in area avversaria mette in evidenza una disposizione tattica non idonea alle caratteristiche dei giocatori. Non può una squadra come il Catania di giocatori di categoria e oltre, limitarsi a contrastare l’avversario con il più delle volte senza riuscirvi, e non proporre azioni offensive importanti. I gol: al 14’ Letizia segna a due passi dalla porta difesa da Pisseri. Sul finale del primo tempo arriva la seconda rete per il Cosenza da Statella che con un diagonale infila l’estremo difensore etneo.
PAGANESE – VIBONESE 1 -1 La Vibonese con il pareggio raggiunge il settimo risultato utile consecutivo. A fine gara il tecnico dei calabresi si rammarica per la mancata vittoria che avrebbe sicuramente dato, oltre i tre punti autostima ai suoi giocatori per le ultime tre gare. I ragazzi di Campilongo hanno messo in difficoltà la Paganese con il pressing attuato a tutto campo. Al 3’ vanno subito in gol gli ospiti con Sowe che riesce ad intercettare un corto rinvio del difensore Carillo, e trafigge Liverani. I calabresi spingono in avanti e nel giro di tre minuti falliscono il raddoppio prima con Viola e poi di nuovo con Sowe. Nella ripresa la Paganese cerca il gol del pareggio ma la Vibonese è attenta e non si fa sorprende. All’84’ per la Paganese viene assegnato un rigore dal signor Natilla di Molfetta per un ingenuo fallo di Franchina su Mauri. Batte Cicerelli e realizza la rete del pareggio.
AKRAGAS – CASERTANA 1 – 0 L’Akragas vince meritatamente più di quanto non dice il risultato finale sulla Casertana. II padroni di casa giocano bene sin dall’inizio contro una Casertana senza mordente, forse appagati della salvezza raggiunta anzitempo, e attualmente nei play-off, contro ogni previsione iniziale. I ragazzi di Di Napoli hanno meritato la vittoria al di la di quello che narra il risultato finale. Un palo colpito da Salvemini, e una parata strepitosa di Ginestra su tiro di Sepe confermano la supremazia dei siciliani sui campani. Tre punti che mettono gli agrigentini una spanna sopra la griglia play-out.
FIDELIS ANDRIA – FONDI 0 – 1 Giornata sfortunata per la Fidelis Andria che è punita dal Fondi in una delle poche azione di attacco. Al 31’ il difensore dell’Andria Rada sbaglia a rinviare e favorisce la ripartenza di Giannone che appoggia a Calderini. L’ex attaccante del Catania tira forte ma Cilli riesce a respingere, s’avventa di nuovo Calderini che anticipa l’estremo difensore dell’Andria e mette in rete. L’Andria pur avendo delle occasioni importanti, come quella capitata nel primo tempo a Cruz che a porta vuota prende incredibilmente la traversa, e nella ripresa a Rada che colpisce la base alta della porta avversaria, non riesce a realizzare la rete del pareggio. Il Fondi ritorna nella cerchia dei play-off raggiungendo la Fidelis Andria.
MESSINA – MELFI 3 -4 Colpo di scena sul campo del Messina: il Melfi di Diana (squalificato in panchina Destino) rifila quattro reti e conquista tre per una salvezza in modo diretto alquanto difficile, e nel contempo compromette il cammino del Messina che adesso si trova a soli due punti dai play-out. Il Melfi verso la fine del primo tempo rifila un uno-due con Marano al 36’ e con Leazza al 39’. Nella ripresa non c’è la reazione del Messina e al 60’ è ancora il Melfi ad andare in rete con De Vena. Partita compromessa per i siciliani anche se accorciano le distanze con Madonia al 64’. Passano dieci minuti e Foggia porta a quattro le reti dei lucani. Inutile le reti nel finale di gara dei messinesi Marseglia e Musacci. Una sconfitta per il Messina che complica il cammino nelle ultime tre partite in chiave salvezza diretta. Per il Melfi una prodezza che può risultare vana alla fine dello sprint finale.
TARANTO – MONOPOLI 0 – 1 Il derby pugliese va al Monopoli che sfata il tabù: prima vittoria per il 2017, e porta il Taranto all’ultimo posto in classifica in virtù di un ruolino di marcia negativo, un punto su sei gare. Inizia bene il derby allo Jacovone di Taranto, con l’ex Primavera del Genoa, Emmausso per i padroni di casa, e per il centrocampista Franco del Monopoli che sciupano due buone occasioni da rete. Il gioco poi si porta a centrocampo e per oltre un’ora i due portieri vengono chiamati pochissime volte in causa. Verso la fine della gara il Taranto protesta per un fallo da rigore di Bacchetti su Potenza lanciato a rete ma l’arbitro fa continuare. Al 2’ di recupero la doccia fredda per i padroni di casa. Genchi tira da fuori area un violento tiro che si spegne all’incrocio dei pali. Sconfitta per i ragazzi di Ciullo e ultimo posto in classifica. Mercoledì il recupero in casa contro la Paganese.
Con l’occasione voglio augurare a tutti lettori di SassiLive un buon lunedì di Pasquetta.