Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm e 5 voti contrari di M5s, Pdl-Fi, e Romaniello del Gm) il “Documento di economia e finanza regionale 2017/2919”.
Il documento definisce le strategie della Regione, indicando le aree di policy di riferimento tra cui “Una società competitiva ed aperta” (Sviluppo delle infrastrutture, miglioramento del sistema dei trasporti, potenziamento degli asset produttivi, attrazione di investimenti, nuova imprenditorialità), “Una società della conoscenza e delle competenze” (politica di dimensionamento scolastico, recupero del patrimonio edilizio scolastico, filiera integrata fra educazione e sistema formativo, sostegno all’Università della Basilicata, banda ultralarga, scuola digitale, nuovi servizi digitali), “Una società dallo sviluppo compatibile, duraturo ed a bassa emissione di carbonio” (promuovere la green economy, sostenere l’innovazione nei processi produttivi, contrastare il consumo del suolo ed il rischio idrogeologico, piano regionale dei rifiuti, interventi per il ciclo dell’acqua), “Una società inclusiva e coesa” (welfare di cittadinanza, rete integrata dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, livelli essenziali di assistenza, politiche di contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale, inclusione formativa e lavorativa, coesione territoriale), “Una società partecipata e ben governata” (riforma dell’apparato amministrativo regionale).
La riunione dell’Assemblea riprenderà sabato 22 aprile, alle ore 9 per l’esame degli emendamenti e le votazioni dei disegni di legge che compongono la manovra finanziaria 2017/2019 (Legge di stabilità regionale e legge di bilancio 2017/2019).
Manovra finanziaria 2017/2019, il dibattito in Aula.
Nella discussione, aperta dalla relazione del presidente Pittella, sono intervenuti Robortella, Santarsiero, Bradascio, Romaniello, Rosa, Napoli, Leggieri, Lacorazza, Pace, Cifarelli e Perrino.
Dibattito oggi in Consiglio regionale sulla relazione del presidente della Regione Marcello Pittella che ha illustrato il documento di economia e finanza regionale e i disegni di legge che compongono la manovra finanziaria 2017/2019 (legge di stabilità regionale 2017, legge di bilancio). Ad aprire la discussioneVincenzo Robortella (Pd), presidente della terza Commissione, secondo il quale la manovra finanziaria “è una manovra difficile ma con una testa e un cuore. I tagli statali e la riduzione delle royalties rendono arduo far quadrare i conti ma le scelte compiute evidenziano una programmazione completa”.Vito Santarsiero (Pd), presidente della prima Commissione, dopo aver evidenziato il lavoro svolto dall’organismo e “gli sforzi messi in campo per proiettare la nostra regione verso un futuro migliore”, ha sottolineato “la responsabilità che ha l’intera classe politica per i prossimi 15 mesi al fine di recuperare una realtà non semplice. Abbiamo bisogno di comprendere la vera situazione in cui versa la nostra regione – ha detto -. Siamo la seconda regione più povera d’Italia (dati Istat) e dobbiamo avere la consapevolezza che la povertà resta un problema secolare lucano. Questo è un bilancio che guarda al passato per rimettere in moto la macchina. E’ un bilancio importante, una ripartenza che ci chiama a rilanciare la programmazione per i prossimi mesi”.
Luigi Bradascio (Pp), presidente della quarta Commissione, ha commentato le “cifre importanti” che caratterizzano l’intera manovra finanziaria e ha parlato di “risultati positivi vista la diminuzione della popolazione”. In materia di servizi sanitari, ha fatto, tra l’altro, riferimento ai Livelli essenziali di assistenza aggiuntivi, ai fondi per i nefropatici, al centro di medicina ambientale “particolarmente rilevante per la nostra regione” e al piano di disabilità. “Molto è stato fatto per la disabilità – ha concluso – moltissimo deve essere fatto ancora per la qualità dell’assistenza e della riabilitazione”.Giannino Romaniello (Gm), presidente della seconda Commissione, ha stigmatizzato le modalità utilizzate per l’approvazione della manovra. “Ennesima occasione – ha detto – in cui il bilancio viene approvato in Commissione senza fare una discussione puntuale e precisa”. Ha, poi,parlato di “un Def datato e incompleto” e ha posto l’accento sul permanere di una certa ”confusione in Regione in tema di riorganizzazione della macchina regionale”. Romaniello ha sottolineato anche la “poca influenza delle azioni messe in campo dalla Regione sui dati maggiormente critici: disoccupazione ed emigrazione giovanile”. “Occorre uscire dalle secche in cui questa Regione continua a rimanere sollecitando la partecipazione autonoma dei cittadini e rilanciando la sfida per rispondere alle aspettative delle comunità. Aspettative che al momento – ha concluso – sono quasi tutte deluse”
Gianni Rosa (Lb-Fdi), ha posto l’attenzione sui ritardi “inauditi e ingiustificabili” registrati per l’approvazione del bilancio. “Speravamo che la lunga attesa ci avrebbe ripagato invece – ha precisato – la delusione è tanta”. Rosa ha parlato di “politiche clientelari e di nessun cambiamento di rotta rispetto al passato” e rivolgendosi al presidente Pittella ha detto che si tratta di “un bilancio creativo, un mero adempimento privo di significato”.Per Michele Napoli(Pdl-Fi) “questo disegno di legge, come in passato, è privo di un’analisi puntuale dei dati macroeconomici (si è fatto riferimento al 2015 e non al 2016). Nel 2015 il rilancio dell’economia lucana c’è stato ma negli anni successivi i dati sono decresciuti fino alla previsione dello 0,2 per cento per il 2017. La ripresa c’è – ha detto Napoli – ma è fievole e tiepida e non ci consentirà di recuperare le perdite”. Napoli ha posto, poi, l’attenzione sulla disoccupazione e l’emigrazione giovanile: “La nostra è una società bloccata dove non si premia il merito ma spinge i giovani a partire”. “Il 2017 –ha concluso – è un anno cruciale: occorre una svolta culturale che ci consenta di fare un salto di qualità. I risultati non sono né di destra né di sinistra ma rispecchiano le azioni messe in campo”.
A parere del consigliere Gianni Leggieri (M5s) la Basilicata “è una regione in via d’estinzione con un forte tasso di emigrazione”.“I giovani ‘neet’, i mancati interventi per alleggerire il peso fiscale sulle piccole e medie imprese e per il taglio delle spese, gli scarsi controlli a tutela dell’ambiente” sono alcune delle criticità sottolineate dal capogruppo del M5s. “La Basilicata – ha proseguito – è diventata una regione sui generis e per questo occorre capire dove sono gli sprechi e come arginarli. Abbiamo bisogno di migliorare le performance amministrative ma non vedo interventi in tal senso. Non abbiamo nessuna speranza per un futuro più roseo”.Piero Lacorazza(Pd)ha annunciato il proprio voto di astensione sul Def e il voto favorevole sul bilancio e la legge di stabilità. Per Lacorazza “ci sono ancora tanti nodi sul tavolo che andrebbero affrontati nelle prossime settimane a partire dagli enti locali”. Ha parlato di “politiche scellerate praticate dal governo nazionale in termini di trasferimenti di risorse” e di “mancate politiche in tal senso da parte della Regione”. “Senza interventi finanziari – ha detto – non è possibile riorganizzare la governance degli Enti locali”. Lacorazza ha inoltre sottolineato la necessità di discutere “del Piano Industria 4.0 e di affrontare il tema dell’accesso al credito per le imprese” oltre alla “relazione tra Sviluppo Basilicata e i soggetti che erogano credito”. Ha anche fatto riferimento al tema dei trasporti,della viabilità e della forestazione. “Proviamo a costruire una nuova fase – ha concluso – per il futuro di questa regione e per dare maggiori certezze alle giovani generazioni”.
A parere di Aurelio Pace (Gm)“questo bilancio va letto nel contesto storicoattuale. In questi ultimi anni abbiamo incrociato uno dei momenti più difficili per la Basilicata. Ci sono dei temi aperti che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi: quello della spesa e della qualità della spesa”. Ha inoltre messo in evidenza la necessità delle politiche del welfare, quelle a favore dei talassemici, delle famiglie, del diritto allo studio. Per quanto concerne il dissesto idrogeologico Pace ha, poi, valutato positivamente il ricorso all’indebitamento per mettere in atto interventi adeguati. Aree protette, ambiente, petrolio, sviluppo, artigianato, turismo e Matera 2019 alcuni degli altri argomenti affrontati. “Una società inclusiva e coesa – ha concluso – è l’obiettivo che ogni amministratore dovrebbe darsi e che io trovo nelle politiche messe in atto”.
Per il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli “lo stato di salute della maggioranza non è in discussione in questa legge di stabilità. Sulla spesa corrente – ha detto – occorre affrancarsi dalle entrate del petrolio. Non sono qui per dire che tutto va bene ma non dico nemmeno che tutto va male. La Basilicata- ha precisato – ha registrato un tasso di crescita maggiore rispetto alle altre regioni. Tra i settori trainanti l’agricoltura e il turismo, Matera 2019 – ha proseguito – deve influire sul futuro dell’intera regione”. “I consumi delle famiglie sono aumentati. Non dobbiamo però accontentarci, ancora resta molto da fare. Possiamo essere la regione che fa da traino per l’intero Mezzogiorno. Oggi si aprono nuove prospettive e nuovi traguardi che richiedono un forte impegno da parte nostra”. Cifarelli ha poi fatto riferimento alla decisione di sospendere il Cova e alla linea tenuta dal governo regionale in tema di sicurezza dell’ambiente. “Non abbiamo mai abbassato la guardia – ha detto – e mai lo faremo. Occorre impostare un cammino che veda la Basilicata autonoma anche nel post petrolio”. “Riferendosi alle politiche di welfare Cifarelli ha detto che “non ci può essere crescita e sviluppo se aumentano i divari tra chi ha molto e chi stenta a vivere”.
“Fantascienza batte realtà 47 a 0”. Così Giovanni Perrino(M5s) riferendosi alla relazione del presidente Pittella sulla manovra finanziaria. Per il consigliere “c’è da porsi molte domande sulla qualità della spesa messa in evidenza dal governatore lucano”. “I dati demografici – ha sottolineato – mettono in evidenza le tante criticità che interessano la Basilicata, intere famiglie stanno scomparendo dagli uffici anagrafe della regione”. Perrino ha poi posto l’accento sulla “rassegnazione supina della Regione rispetto ai tagli del Governo nazionale. Non si fa nulla – ha detto – per ridurre gli sprechi e i privilegi mentre continua la gestione fallimentare dei Consorzi e si prosegue nell’elargire fondi ai Comuni che gestiscono male la ‘cosa pubblica’”. Reddito minimo di inserimento (“è uno dei tanti annunci che ancora adesso pare muova i primi incerti passi”), il tema del Frecciarossa (“i dati positivi devono essere utilizzati come grimaldello per ottenere infrastrutture adeguate”) e la questione Cova (“danni ambientali evidenziati già nel 2006 ma ignorati“) gli altri argomenti trattati.