Il Consiglio Comunale di Pisticci, riunitosi in seduta ordinaria venerdì 21 aprile, ha affrontato ben dodici punti all’ordine del giorno, concludendo i lavori con l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2017-2019 e dei suoi atti propedeutici, oltre al piano tariffario TARI e alle aliquote degli altri tributi. Sul bilancio di previsione ha relazionato l’assessore al ramo Giuseppe Rocco Lettini che ha ripercorso l’iter di redazione del bilancio e le anomalie riscontrate nel settore finanziario dell’ente: “Si tratta di un bilancio che non piace neanche a noi, e non certo per le modalità di redazione, ma per i contenuti, visto che si tratta di un bilancio sicuramente ridimensionato a causa delle evidenti difficoltà finanziarie del nostro ente, più volte rilevate dalla Corte dei Conti in questi anni. La redazione del bilancio è stata molto difficoltosa, innanzitutto a causa del vuoto nella dirigenza del settore finanziario, ma anche per alcune anomalie contabili rilevate negli uffici di ragioneria. Ci siamo prodigati a risolvere queste problematiche, anche grazie all’apporto del ragionier Lisbona, e ad una lavoro serio e di costante collaborazione con i revisori dei conti, riuscendo ad approvare in Giunta lo schema di bilancio entro il 31 marzo. Naturalmente, per ridimensionare la spesa, abbiamo effettuato numerosi interventi di razionalizzazione degli sprechi, una revisione attenta dei regolamenti (tra cui quello del vestiario) e di alcune convenzioni in atto; per la COSAP, invece, si sta provvedendo all’iscrizione a ruolo dei soggetti che non hanno provveduto alla rateizzazione, mentre sono in fase di conclusione sia la gara mensa che la manifestazione d’interesse per il cinema comunale. Su alcuni servizi offerti dal Comune, è necessario sottolineare che la legge impone una copertura finanziaria obbligatoria di una parte del relativo costo, tra cui il servizio scuolabus, per cui abbiamo adeguato le tariffe a quanto prevede la legge. Abbiamo potenziato la voce relativa al settore turistico, mentre per le spese il Comune si è fatto carico dell’integrazione del 25% per il personale LSU, ha previsto la spesa per analisi ambientali e una somma per la manutenzione delle strade comunali. In questo modo siamo riusciti a chiudere il bilancio in parità, con il parere positivo dei revisori della Corte dei Conti”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore De Angelis ha voluto precisare che “nel Piano delle Opere Pubbliche rientrano solo ed esclusivamente, secondo quanto prevede la legge, quelle opere che devono essere effettivamente realizzate perchè dotate di copertura finanziaria attraverso entrate o fondi di ci è destinatario diretto il Comune. Per cui, non essendo un libro dei sogni dell’Amministrazione, non sono state inserite opere faraoniche e nemmeno le opere che verranno realizzate sul territorio da altri enti, come il collettamento e la realizzazione delle fogne da Tinchi a mare e presso i villaggi turistici di Marina di Pisticci, attività che verranno svolte da Acquedotto Lucano. In questi anni sarà realizzato anche il depuratore cittadino per Pisticci centro e il relativo collettamento, mentre sulle fogne bianche a Marconia, al di là di quanto affermi l’opposizione, la Regione non ha riconosciuto nessun fondo; naturalmente, trattandosi di un’opera importantissima per il territorio, ci adopereremo affinchè si reperiscano fondi adeguati per la sua realizzazione. In questi anni, inoltre, si procederà al consolidamento dell’abitato di Pisticci: arriveranno circa 4 milioni di euro per il centro storico. In questi mesi abbiamo intavolato un’interlocuzione costante con la Regione e stiamo provvedendo alla riqualificazione di sette alloggi a Pisticci attraverso un progetto già finanziato da circa quindici anni. In programma anche il completamento del recupero del patrimonio edilizio di Centro Agricolo, la ciclovia del Golfo di Taranto, e altri progetti che ci vedono al lavoro su più fronti”. Approvati anche gli atti propedeutici al bilancio, tra cui il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il Piano Triennale delle Alienazioni immobiliari: “Tale atto è dettato da esigenze economiche dovute ai debiti fuori bilancio, così da evitare lo squilibrio del settore finanziario – spiega l’Assessore al Bilancio Giuseppe Rocco Lettini – In questi mesi abbiamo avviato un’azione di ricognizione dei debiti fuori bilancio: secondo le prime stime, attualmente tali debiti si attestano sulla cifra di 5,153 milioni di euro, circa 700.000 euro per il settore Lavori Pubblici, il resto per il settore legale. Di fronte ad una mole passiva del genere, la legge identifica una serie di strumenti per finanziare tali passività: essendo impercorribili le strade dell’avanzo di amministrazione e delle entrate correnti, l’unica via legale è quella del Piano Triennale di alienazione del patrimonio immobiliare nella disponibilità del Comune. Le attività commerciali attive in questi locali, naturalmente, avranno il diritto di prelazione sull’immobile, secondo quanto previsto dalla legge. Al momento, il Piano di Alienazione è l’unico strumento che la legge mette a disposizione di fronte ad un debito fuori bilancio così rilevante: non è escluso che, in questi mesi, eventuali ulteriori entrate dell’ente possano essere utilizzate per finanziare tali debiti e per ridimensionare il piano di alienazione. In tale piano non possono essere inseriti i terreni gravati da usi civici, perchè seguono un altro iter”. Il Piano di Alienazioni prevede un introito di un milione e mezzo di euro circa nel 2017, di quasi due milioni nel 2018 e un altro milione e mezzo nel 2019, per un totale di circa cinque milioni di euro.
Molto acceso anche il dibattito sul Piano Finanziario TARI:”L’Unione Europea vincola la copertura totale delle spese per lo smaltimento dei rifiuti, facendola gravare sui fruitori del servizio – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Salvatore De Angelis – L’attuale gestione del servizio è affidata alla ditta Teknoservice, attraverso un contratto d’appalto del 2015 (Amministrazione Di Trani), frutto di una volontà di esternalizzazione del servizio sancita dal consiglio comunale nel 2010 (Amministrazione Leone): il costo complessivo del contratto è di circa 2 milioni e duecentocinquantamila euro, da ripartire tra utenze domestiche e non domestiche. Attualmente la raccolta differenziata raggiunge l’obiettivo del 65%, ma, naturalmente, non siamo pienamente soddisfatti del servizio offerto dalla ditta. Sul piano finanziario, in prosecuzione con quanto avvenuto dalla precedente amministrazione, si è reso necessario un incremento medio di circa il 30% sulle utenze domestiche e di circa il 40% su quelle non domestiche. Purtroppo il contratto d’appalto, così come è stato sottoscritto, prevede un costo fisso per i prossimi 5 anni; sarebbe stato più opportuno, ma non è stato fatto, modulare i costi anche in funzione dei volumi di rifiuti trattati ( si consideri che il 2016 ha fatto registrare una riduzione di circa il 17% dei rifiuti rispetto all’anno precedente). Né, in fase di stesura del contratto, la precedente Amministrazione ha previsto di poter stralciare alcuni costi (come lo spazzamento e il lavaggio delle strade, la disinfestazione, etc), avendo considerato un canone onnicomprensivo di tutti i servizi, e avendo anche smantellato la squadra di operatori ecologici in forza al Comune, nell’eventualità di voler internalizzare alcune attività. Negli anni scorsi, un ulteriore fattore che ha contenuto l’imposta erano gli introiti provenienti dalla discarica La Recisa, ad oggi non attiva a causa della revoca dell’AIA per una serie di inadempienze di cui, negli anni scorsi, il Comune di Pisticci si è reso protagonista. Va sottolineato che per la gestione della discarica la precedente Amministrazione non ha tenuto conto dei costi di chiusura e di gestione post operativa, che pure è obbligatorio accantonare in bilancio. Su questo fronte, siamo al lavoro con la Regione Basilicata e con la ditta Teknoservice per adempiere alle prescrizioni per la riattivazione della discarica di Pisticci come piattaforma ecologica: con la raccolta differenziata, infatti, le quantità di frazioni di rifiuti sono ridotte in maniera assai rilevante. Per favorire un percorso di premialità, nei prossimi mesi verranno installati alcuni eco-compattatori sul territorio che rilasceranno, dietro conferimento dei rifiuti differenziati, un buono spesa da utilizzare presso supermercati convenzionati. L’Amministrazione Comunale, dunque, ha un impegno politico molto chiaro che è quello di ridurre le tasse: purtroppo, al momento, l’incremento si rende necessario per una serie di motivazioni di legge e per gli obblighi imposti dall’UE (direttiva 2008/98/CE) circa la copertura totale della spesa del servizio”.
L’assise comunale ha, poi, approvato la conferma delle aliquote e detrazioni di IMU e TASI dell’anno precedente, la conferma delle aliquote per l’addizionale IRPEF definite nel 2016 e la conferma delle tariffe relative alla tassa di soggiorno; il consiglio comunale ha, poi, approvato il rendiconto delle aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività terziarie, in virtù dell’obbligo di legge sancito dalla legge 131\1983. A margine dell’assise, il consigliere di minoranza Francesco Plati ha annunciato di lasciare il gruppo consiliare Paese Unico per diventare consigliere indipendente di minoranza.
Consiglio Comunale di Pisticci approva il bilancio, nota Giuseppe Miolla (coordinatore provinciale di Sinistra Italiana): “Aumento Tari e Bilancio una batosta per le famiglie e le imprese.
Per Verri e la sua Giunta si tratta di una “prova fallita”.
Una manovra economica che riduce i servizi erogati alla cittadinanza, aumenta i costi dei servizi scolastici e che non fa nulla per contrastare gli aumenti della tassa rifiuti.
Si è assistito al paradosso di vedere approvare dal Sindaco e dai consiglieri di maggioranza quegli stessi provvedimenti, identici, che l’anno scorso venivano sonoramente contestati al governo Di Trani.
Una mancanza di coerenza che di fatto lascia il Comune come se non ci fossero state le elezioni che hanno invertito dopo 70 anni il colore (solo quello) politico.
I cittadini si sono svegliati il 22 aprile con un aumento della TARI di circa il 30% per le famiglie e del 40% per le imprese.
Nessuna volontà a cercare soluzioni che portassero al contenimento dei costi, eppure le evidenze che Teknoservice operasse in modo inefficiente c’erano e sono state evidenziate in diverse occasioni.
La soluzione prospettata dall’assessore De Angelis di riapertura della discarica “la Recisa” non solo si pone in forte contraddizione con quanto sostenuto dal movimento 5 stelle nel proprio programma elettorale e con la raccolta firme effettuata nel 2015, ma ci porterebbe indietro negli anni e lontani dalla soluzione “rifiuti zero”.
Con tutte le attenuanti del caso, individuabili nella difficile situazione economica e finanziaria ereditata, non si può non evidenziare che il bilancio è frutto di una mera operazione ragioneristica, privo di una visione progettuale.
L’amministrazione Verri è stata più attenta a evitare possibili responsabilità erariali che a mettere in campo azioni coraggiose.
È un bilancio senz’anima.
Il M5S deve spiegare alla città l’insopportabile distanza che c’è tra le promesse elettorali e la misura che viene presa con l’ aumento della Tari.
I grillini hanno ottenuto il consenso anche in forza della garanzia di riduzione del costo dei servizi e del carico fiscale.
Non mi sembra un bel biglietto da visita per chi assicurava trasparenza e onestà, quest’ultima non deriva dal solo “non rubare”, ma anche dal non ingannare i cittadini formulando promesse che non possono essere mantenute».
Il nuovo aumento andrà a gravare pesantemente sulle tasche di chi la tassa la paga da sempre.
Si spera che i sacrifici richiesti oggi ai cittadini e il rigore del bilancio possano servire per migliorare i servizi e la qualità della vita della comunità pisticcese.
La speranza è legata ad un vero cambio di passo e mentalità.
Il cambiamento va praticato e non solo predicato.
Il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Giuseppe Miolla