Gianfranco D’Angelo, sua figlia Ivana, Ivana Monti e Mario Scaletta. Con quattro professionisti del teatro italiano la commedia di Neil Simon brilla anche al Duni di Matera. Michael Hatt è un benestante americano che ha lavorato nel mondo del cinema ma con il passare degli anni ha ceduto all’alcol e ha preferito spesso l’ippodromo e le scommesse al trotto piuttosto che concentrarsi davanti ad una macchina da scrivere per lavorare a nuove sceneggiature e così la sua vita è diventata sempre più monotona. A sconvolgerla è la figlia Jenny, che ha deciso di lasciare New York per abbracciare quel papà che non ha mai conosciuto. A consigliarla in tal senso è stata anche la nonna defunta di Jenny, con la quale la nipote continua a confidarsi. Michael naturalmente si è rifatto una vita, convive con una bella donna, Ilary Blond ma a New York non ha lasciato solamente una compagna che non le ha mai regalato un sorriso ma anche due figli, Jenny e Robby. Per non soffrire Michael ha deciso di cancellare dalla mente tutti i ricordi legati a loro ma nel giardino sono cresciuti due alberi, uno di aranci e uno di limoni, oltre ad un albero spelacchiato del quale non si prende più cura. Jenny sorprende Michael e il primo incontro ravvicinato tra padre e figlia è sconvolgente per un uomo che aveva deciso di metterci una pietra sopra i suoi legami familiari. Ma dopo aver avuto la fortuna di ritrovare Jenny si rende conto di quanto sia difficile il ruolo di genitore. Ma non è solamente l’arrivo di Jenny ha dare la scossa in casa Hatt. Anche l’amante Ilary soffre un pizzico di gelosia nei confronti della ragazza che vuole "sfondare nel mondo del cinema". In realtà era solo una scusa per scoprire finalmente chi è suo padre e poter ricevere un abbraccio sincero. Ma Jenny riesce anche a sacrificarsi una sera come parcheggiatrice per lasciare sui parabrezza dei grandi attori il cartoncino che promuove la possibilità per il padre di rientrare nel giro giusto del cinema. Dopo due settimane Jenny decide di tornare a casa ma prima di ripartire trova anche il modo per avvicinare sia pur telefonicamente la mamma e il papà, che può ascoltare per la prima volta anche la voce di Robby. Tra un bicchiere di whisky e l’altro Michael e il suo fedele amico e vicino di casa Teddy Willer divertono il pubblico con le loro macchiette ma a dare una bella notizia nel finale è Ilary, la nuova compagna di Michael. I soldi che i due amici puntavano sul trotto in realtà non sono mai stati spesi e i 7500 euro vengono restituiti al padrone di casa. Il papà può destinarli quindi a sua figlia, che tornerà dalla mamma con un bel gruzzoletto di risparmi. Lo scontro generazionale finisce nel migliore dei modi e il giardino degli aranci chiude in bellezza con il saluto di Gianfranco D’Angelo al pubblico materano: "Siamo ripartiti con questa sceneggiatura proprio dalla vostra regione. Dopo lo spettacolo di Potenza eccoci qua da voi. Io dico che in questo spettacolo la fantasia supera la realtà perchè Mario Scaletta si diverte davvero con me a scommettere sul trotto e Jenny che sul palco è mia figlia lo è anche nella vita reale." Visibilmente emozionato Gianfranco D’Angelo saluta il pubblico e torna in camerino assieme ai suoi compagni d’avventura. Da comico a drammatico. Dalle classiche commedie all’italiana con Lino Banfi ed Edwige Fenech a Drive In per poi intraprendere una carriera da attore drammatico nei teatri di tutta Italia. Gli anni passano per tutti ma la maturità artistica oltre che anagrafica mostrata da Granfranco D’Angelo è la conferma che i grandi attori, come il vino, più invecchiano e più sono bravi.
Michele Capolupo.