Michele Emiliano ha concluso in serata a Matera, in piazza Vittorio Veneto, la campagna elettorale per le primarie del PD in programma domenica 30 aprile, con gli elettori chiamati a votare per scegliere il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. Michele Emiliano sfiderà il segretario uscente Matteo Renzi e l’ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
L’appuntamento è fissato per le 19 dinanzi al cinema Comunale, dove è stato allestito un piccolo palco arricchito da un fondale che riporta lo slogan della campagna elettorale di Emiliano: “L’Italia è il mio partito”. Ma Emiliano, costetto a girare in carrozzina a seguito dell’infortunio al tallone, si trasferisce prima sulla terrazza del Palazzo dell’Annunziata per rispondere alle domande di Lilly Gruber per il suo programma in onda su La7.
Ed è qui che concede l’intervista che anticipa il comizio in piazza, accompagnato dal presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, Alfredo Morfini e Maddalena Di Taranto.
Emiliano: “voglio ribadire la particolare attenzione che la nostra mozione ha per la Basilicata. Un’attenzione che deriva da una conoscenza diretta, dall’impegno del coordinatore Piero Lacorazza, che si è battuto assieme alla Regione Basilicata e alle altre regioni italiane contro le trivellazioni nel mare, che ha preso una posizione coraggiosa rimanendo nel partito e affiancando tutti noi nel sostenere questa mozione e nel dar vita a Fronte Democratico che è la nostra area di riferimento in questa regione.
Ovviamente siamo consapevoli delle difficoltà di combattere a mani nude ma la tutela della salute dei lucani è per noi un punto di riferimento centrale. Abbiamo constatato che persino la Regione Basilicata, che aveva sempre tenuto una posizione meno oltranzista sulla questione petrolio è stata costretta a chiudere il Centro Oli di Viggiano, è stata costretta a prendere atto del fenomeno dell’inquinamento delle acque, che potrebbero persino avere riflessi sui bacini idrici che sono importantissimi per il rifornimento delle acque della Puglia, tutte questioni che la Magistratura sta esaminando con attenzione e che rispetto alle quali le due regioni dovranno attivarsi. Quello che non può accadere è che il Partito Democratico in tutto questo sia in silenzio, soggiogato dal cosiddetto partito dei petrolieri. Quando Renzi si lamenta del fatto che io a volte descrivo il Partito Democratico come il partito dei petrolieri evidentemente si dimentica della Basilicata e sopratutto che pochi giorni fa grazie all’intervento dei nostri parlamentari siamo riusciti a sventare l’introduzione di un emendamento che avrebbe tolto l’Imu dalle piattaforme petrolifere marine, sottraendo ai Comuni ingentissime somme. E’ evidente che il PD, quando il popolo della Basilicata si lamenta dell’aumento delle malattie probabilmente legate all’inquinamento, è completamente sordo, non aiuta neanche la Regione nel rinforzo della struttura sanitaria come probabilmente ci sarebbe bisogno e dall’altra parte poi continua a favorire le aziende che si occupano di petrolio. Noi vogliamo invece che la Basilicata utilizzando Matera 2019 entri nel grande circuito culturale e turistico che vogliamo costruire assieme alle altre regioni del Mezzogiorno e ci stiamo muovendo in questa direzione. Voglio ricordare che il mio primo atto da presidente della Regione Puglia è stato quello di varare il raddoppio della Ferrovia Bari-Matera per rompere l’isolamento di questa città. Oggi ho mostrato a chi mi ha accompagnato qui la stazione di Matera, guardate quella è la stazione ferroviaria di Matera, non c’erano i binari. Ecco, questo è il modo in cui normalmente i governi di Roma si rivolgono verso di noi. Dobbiamo imparare a far da soli. La nostra è una mozione del Mezzogiorno, che mette dritta la schiena e che ci consente di pensare a noi stessi, certo dentro un grande progetto per l’Italia ma se aspettiamo che qualche capo o capetto romano, grazie a degli scambi di potere locali, ci ridia la dignità che ci è stata portata via negli anni, questo sarà impossibile. I Sassi di Matera non sono certo rinati perchè i Governi nazionali li hanno messi nelle condizioni di rinascere. Sono rinati grazie alla testardaggine, all’intelligenza, alla fantasia e ai sacrifici dei materani che ne hanno fatto una delle bellezze nel mondo, un sito Unesco strepitoso del quale tutti gli italiani e mi permettete sopratutto i meridionali sono orgogliosi. Colgo quindi l’occasione per salutare questa comunità che io sento vicinissima alla mia cultura e al mio modo di essere”.
Michele Capolupo
La fotogallery del comizio di Michele Emiliano (foto www.SassiLive.it)