Gli albergatori, che finora hanno provveduto a comunicare i dati delle persone alloggiate mediante la compilazione manuale di apposite schede, dispongono adesso di un’alternativa che agevola e semplifica l’adempimento.
Potranno attivare la procedura presentando alla Questura richiesta di abilitazione all’uso del sistema. Basta compilare il modulo appositamente predisposto, scaricabile dal sito Internet della Polizia di Stato – Questura di Matera http://questure.poliziadistato.it/Matera, e inoltrarlo a mezzo di posta elettronica all’indirizzo uffgab.mt@poliziadistato.it.
Una volta ottenute le credenziali dalla Questura, potranno scaricare un certificato digitale collegandosi al sito dedicato https://alloggiatiweb.poliziadistato.it che permetterà loro di effettuare la comunicazione.
L’attuazione del “Progetto Alloggiati” è in una fase di sperimentazione che al momento interessa solo alcune questure, tra cui Matera.
Da qualche giorno è attivo anche un altro servizio della Questura di Matera, che dà la possibilità agli stranieri di sapere attraverso Internet se il proprio permesso di soggiorno è pronto e si può ritirare.
Anche in questo caso basta collegarsi al sito web della Questura di Matera http://questure.poliziadistato.it/Matera e controllare, cliccando sull’apposito link, l’elenco dei permessi di soggiorno elettronico pronti per il rilascio. Se nell’elenco appare il numero riportato sulla ricevuta ottenuta al momento della presentazione della domanda, ci si può recare in Questura per il ritiro del permesso negli orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, tranne il mercoledì, dalle 9.00 alle 12.00 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.
A proposito dei permessi di soggiorno, sono stati ridotti al minimo i tempi di attesa. Dal momento in cui la pratica giunge in Questura, occorrono pochi giorni per la definizione del procedimento amministrativo e il permesso è pronto per la consegna al richiedente purché in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
I nuovi servizi rientrano nelle iniziative per migliorare le relazioni con l’utenza, semplificando per quanto è possibile e avvalendosi della moderna tecnologia telematica le procedure burocratiche così da ridurre al minimo i gli oneri e i disagi a carico di chi si rivolge alla Questura.
Sempre nell’ottica di agevolare l’utenza, ricordiamo che si possono presentare le denunce via Web (accessibile collegandosi al sito www.poliziadistato.it) per furti e smarrimenti, che consente l’immediato allertamento dei dispositivi di polizia di prevenzione e di controllo presenti nel territorio. Entro le 48 ore successive il cittadino dovrà poi recarsi ad un qualsiasi ufficio di polizia prescelto (Stazione/Tenenza dei Carabinieri o Commissariato) per ratificare l’atto mediante sottoscrizione, dove comunque disporrà di una “corsia preferenziale”.
Per le fasce più deboli dei cittadini, si ricorda che è attivo inoltre il servizio di ricezione delle denunce a domicilio. Anziani e diversamente abili che, per le loro condizioni fisiche, sono impossibilitati a raggiungere un ufficio di polizia per denunciare un qualsiasi fato delittuoso possono contattare il servizio 113, che funziona ininterrottamente per 24 ore al giorno, declinando le proprie generalità ed esponendo succintamente l’accaduto. L’operatore provvederà ad inviare presso il domicilio segnalato un ufficiale di polizia giudiziaria che redigerà sul posto i relativi atti.
LA PREVENZIONE DELLA POLIZIA ATTRAVERSO LE PARROCCHIE
Alle fasce più deboli della popolazione ed agli anziani in particolare, maggiormente esposti alle attenzioni di truffatori senza scrupoli, saranno rivolti alcuni incontri che personale in divisa della Polizia di Stato terrà con i fedeli di diverse parrocchie del capoluogo.
Gli incontri, che si terranno nel periodo delle festività natalizie, hanno lo scopo di mettere in guardia sui possibili stratagemmi messi in atto da abili truffatori, capaci di nascondersi sotto gli abiti più impensabili, e di fornire consigli su come difendersi.
In caso di sospetti, si consiglia comunque di chiamare il 113.
L’iniziativa, frutto di intesa tra il Questore Gugliotta e l’Arcivescovo Mons. Ligorio, sarà concordata nel dettaglio con i parroci delle parrocchie.