Francesca Barra, giornalista professionista, sceneggiatrice e autrice originaria di Policoro, è tornata a Matera per presentare il suo nuovo romanzo “L’estate più bella della nostra vita” nella sala conferenze del Museo Ridola. L’incontro culturale, promosso dalla Cooperativa per Servizi Culturali e Turistici “Maecenatis – Architetto Beniamino Contini”, in collaborazione con la Libreria dell’Arco, è stato condotto dalla giornalista materana Anna Giammetta.
Per Francesca Barra un ritorno sempre gradito nella città dei Sassi, dopo la presentazione del primo romanzo “Verrà il vento e ti parlerà di me” avvenuta il 30 maggio 2015 e il concerto di Capodanno 2017 con i collegamenti in mondovisione effettuati da piazza Vittorio Veneto.
La sinossi del romanzo: Sulla cima della collina si scorge un piccolo paese che domina il panorama lucano. È lì che Ida, Beatrice e Rossella sono cresciute. Accanto a loro Sasi, l’amico di sempre, che un giorno però ha sconvolto le loro vite. Beatrice allora ha deciso di partire senza guardarsi indietro. Ha detto addio alla sua terra e alle sue sorelle, eppure ora è lì che vuole che i suoi figli passino l’estate. Abituati alla grande città, in paese trovano tutto diverso. I coetanei sembrano lontani anni luce, anche se sono i loro cugini. Ma il linguaggio dei giovani è uguale in ogni parte del mondo, e saranno proprio loro a rompere quell’equilibrio di bugie e segreti che ha paralizzato la famiglia. Beatrice, Ida e Rossella, messe davanti alle loro scelte passate, scoprono che non esiste mai una sola verità. Sono insieme come se fosse la prima volta. In quella che per loro e i loro ἀgli sarà l’estate più bella di tutta la vita.
La scrittrice ha presentato così il suo nuovo romanzo “So che non è più una notizia dove io sia nata e cresciuta. Perché chi mi segue o mi legge sa che per me la Basilicata è la pelle che ricopre le mie svariate declinazioni. Ed è anche un mantra, una promessa rivolta al cielo che lasciai da ragazza: io non ti dimentico. Quando ero bambina arrivavo sempre in ritardo a casa. Sentivo la voce di mia madre mescolarsi a quella delle vicine, urlare il mio nome: Franceeeeeee. Era l’ora di “ritirarsi a casa”. Ci richiamavano all’appello per cena mentre noi ci perdevamo nelle trattative al mercatino organizzato da noi bimbi, rigorosamente anni ’80. A seguirci con lo sguardo c’erano sempre le signore sedute sulle seggiolone di vimini, intente a sferruzzare, lavorare con l’uncinetto o a guardare l’orizzonte annuendo alle chiacchiere delle amiche. In realtà erano delle utilissime sentinelle. Dopo tanti anni quelle signore sono ancora lì. Invecchiate, avvolte nello scialle anche in estate. Sono la memoria storica del mio paese, delle nostre tradizioni. E quando mio figlio, questa estate, correndo per non arrivare tardi a cena della nonna, mi ha chiesto: “ma cos’avranno da dirsi, sempre sedute lì, nello stesso punto?”, ho capito che avrei dovuto raccontarvelo. E così è nato il mio romanzo L’estate più bella della nostra vita”.
Il romanzo è la storia di tre sorelle lucane, Ida, Beatrice e Rossella Timpone e consente a Francesca Barra di valorizzare ancora una volta le bellezze della nostra terra. Nel racconto trovano spazio infatti il racconto della vacanza a Maratea e le escursioni a Castelmezzano.
Di seguito le caratteristiche dei personaggi raccontati nel romanzo di Francesca Barra, la biografia dell’autrice e la fotogallery dell’incontro al Museo Ridola di Matera
Ida: forte e protettiva, dotata di un indomabile istinto materno che prende vita fin da tenera età.
Come la più spietata delle leonesse difende i suoi cuccioli e vive letteralmente per la sua famiglia. Ama la sua terra e la vita che ha costruito con Biagio, l’unico uomo che abbia mai amato; non comprende il desiderio di sua sorella Beatrice di voltare la spalle al suo passato, in quel modo così deciso e meschino, senza un attimo di umana esitazione.
Beatrice: ostinata fin da bambina, testarda ed inconsciente. Ammaliatrice seriale, desiderosa di sedurre il prossimo a tutti costi, fragile, insicura e bugiarda. Incapace di accettare le sue origini, Bea volta le spalle ad ogni certezza per trovare conforto in quel Nord tanto sognato, per quanto sconosciuto.
Rossella: è l’esatto opposto di Beatrice. Calma e razionale, introversa e riflessiva. Ingabbia le sue emozioni in un cuore chiuso a doppia mandata, sacrificando la sua stessa felicità, il suo futuro e la sua vita in attesa di qualcosa che potrebbe anche non arrivare mai…
Salvatore o Sasi: inseparabile amico di famiglia, diventato ben presto ancora di salvezza e appiglio imprescindibile per le donne Timpone. Occhi verdi e sguardo intenso, profondo, sicuro con ciglia così lunghe da serrargli lo sguardo, naso affilato e labbra ondulate, carnose, interrotte da una minuscola cicatrice.
Miriam e Nicola: figli di Ida. Nicola voleva fare il calciatore, tifoso della Juventus, seguiva il padre come un’ombra in ogni allenamento con la piccola squadra del paese. Miriam aveva il talento d’atleta nel dna ed il nuoto era la sua più grande passione. Mentre Nicola aveva un carattere più controllato ed introverso, Miriam era un fuoco indomabile, capace di gestire l’imprevedibilità degli eventi; benvoluta da tutti, non si fermava mai, irrequieta e libera.
Giulia e Lorenzo: figli di Beatrice. Viziati, con la puzza sotto il naso e con i soliti pregiudizi ad accompagnarli, fanno il loro ingresso a Borgo Felice con una faccia da funerale, pronti a distruggere ogni parvenza di eccitazione per il loro arrivo, lì in quella terra dimenticata da tutto e da tutti, madre compresa.
Francesca Barra è giornalista professionista, nata a Policoro, in Basilicata. È sceneggiatrice e autrice. Ha condotto, su Rai Radio1, il programma La bellezza contro le mafie, dal 2009. Nel 2012 ha pubblicato Giovanni Falcone un eroe solo, mentre nel 2011 Il Quarto Comandamento, editi da Rizzoli. Ha scritto il racconto Gli spietati nel libro Non è un paese per donne, edito da Mondadori. Ha collaborato con L’unità e con il settimanale Sette, occupandosi di criminalità organizzata e donne vittime della ‘Ndrangheta. Ha condotto l’edizione 2014 del Concerto del 1° maggio, in diretta su RAI 3, con Edoardo Leo e Dario Vergassola. Ha curato i collegamenti da Matera in occasione del Concerto di Capodanno 2017.