Giovedì 4 maggio 2017 alle ore 10,30 al “Museo Ridola” di Matera è in programma il seminario
“Città e Paesaggi. Il Patrimonio come risorsa” a cura di Antonio Giulio Loforese, Maria Bruna Pisciotta, Enrico Anello, Domenico Laterza, Irene Salerno, Uday Adb Alkarem Al Bayati.
L’evento è promosso dall’Università degli Studi della Basilicata edal Dottorato di Ricerca “Cities and Landscapes. Architecture, Archaeology, Cultural Heritage, History and Resources” e coordinato dal Prof. Antonio Conte. Al seminario partecipano docenti ed esperti provenienti da università italiane ed europee, chiamati a dialogare su argomenti interdisciplinari inerenti i temi e le ricerche dei lavori di ricerca, incentrati sulla valorizzazione del patrimonio esistente e nell’interpretazione del valore intrinseco di risorsa .
La giornata del 4 maggio si dividerà in due sessioni: la prima, durante la mattinata, prevede l’esposizione dei lavori di ricerca e delle tesi di dottorato del XXIX ciclo di Dottorato, mentre la sessione pomeridiana intende proporre un dibattito pubblico sul tema del “Patrimonio come risorsa”, partendo proprio dai temi proposti dalle tesi di dottorato, incentrate sull’importanza strategica del patrimonio architettonico, archeologico, artistico, culturale, ingegneristico, idrico per lo sviluppo di nuove politiche, tecniche, tecnologie o azioni tese ad una rivalorizzazione sensibile e consapevole nel rispetto delle caratteristiche originarie.
I lavori di ricerca, raccolti negli elaborati di tesi di dottorato, svolti durante il XXIX ciclo di Dottorato, riguardano nella loro specificità differenti temi. In particolare:
Enrico Anello
The Idea Of The City In The Chinese Century. The “Super City” project scheme.
La struttura di questa ricerca ricade nell’ambito “dell’esperienza” all’interno della società, delle riforme politiche, delle correnti architettoniche e delle voci che devono ancora essere ascoltate per lo più provenienti dalla strada, che spingono verso nuovi confini di comprensione e conoscenza. Come scrive Rahul Mehrotra in Ephemeral Urbanism: Cities in Constant Flux.” In tutto il mondo, nell’ambiente urbanistico contemporaneo, sta diventando sempre più chiaro che per essere le città realmente sostenibili, devono facilitare i flussi attivi in movimento piuttosto che configurazioni materiali statiche”.
Oggi la progettazione architettonica ha tra i suoi principali obiettivi la comprensione del contemporaneo e di qualsiasi futuro sviluppo delle città, individuando l’analisi in un campo di ampie interazioni disciplinari e di visioni culturali e scientifiche evolutive.
Antonio Giulio Loforese:
Verso un nuovo Manuale per il Recupero dei Sassi di Matera.
Durabilità, Compatibilità, Congruità. Tradizione e innovazione negli interventi di recupero nei Sassi di Matera.
L’obiettivo della tesi è la ricerca di una definizione organica e sistematica per una metodologia interpretativa e di valutazione degli interventi architettonici svolti sul patrimonio architettonico dei Sassi di Matera che faccia riferimento agli insegnamenti del passato attualizzandoli e trasformandoli negli elementi conoscitivi di valorizzazione del patrimonio.
Il percorso elaborato, “verso un nuovo manuale”, porta all’elaborazione di uno strumento di sintesi interpretativa, definendo possibili linee guida, nella molteplicità dei metodi di recupero dell’antico patrimonio, secondo nuovi approcci progettuali, contestuali e contestualizzati, volti alla sensibile integrazione del moderno nell’antico, attraverso l’impiego di tecniche, materiali e tecnologie in grado di preservare l’originalità formale, l’integrità materica, il funzionamento tecnologico strutturale, per un nuovo capitolo nella storia della tutela, della conservazione e del recupero dei Sassi di Matera.
Il lavoro di ricerca si pone, quindi, come indispensabile programma strategico per la realizzazione di un nuovo testo di riferimento per la salvaguardia e il recupero del patrimonio dei Sassi di Matera, che possa sviluppare la definizione tecnico progettuale, partendo dall’incontrovertibilità della metodologia analizzata e proposta.
Maria Bruna Pisciotta
Architettura di sottrazione. Declinazioni e caratteri del processo di scavo per la definizione dello spazio.
La ricerca affronta il tema dell’architettura di sottrazione, costruita per estrazione, per svuotamento di materia. Nata come forma primitiva di abitare imitando gli spazi della natura, l’architettura in cavo si è evoluta poi in insediamenti complessi, come quelle che s’incontrano nei Sassi di Matera e in altre città del Mediterraneo, fino a rappresentare una maniera contemporanea di “fare architettura.” La tesi è costruita come una riflessione continua sul tema, raccontata attraverso idee progettuali, teorie e opere costruite, ciascuna delle quali viene indagata come forma possibile e originale di interpretare il processo sottrattivo e come possibile riferimento per il progetto contemporaneo dello spa¬zio scavato.
Domenico Laterza
Impatto del metodo irriguo e della sua gestione su ambiente impronta idrica e aspetti ecofisiologici in piante di actinidia
L’actinidia è specie frutticola di rilevante interesse socio-economico ma che richiede un elevato apporto irriguo annuale, fino a 10-12.000 m3 per ettaro. In un contesto di limitazione della risorsa idrica e di cambiamenti climatici è necessario ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura. La determinazione dell’impronta idrica per i processi e i prodotti anche agricoli è uno strumento che consente l’identificazione delle fasi produttive con maggior impatto sulla risorsa idrica e di conseguenza di adottare strategie idonee per ottimizzarne l’uso.
L’actinidia risulta essere specie sensibile agli eccessi e alle carenze idriche, pertanto la gestione irrigua è fondamentale per mantenere le produzioni stabili ed elevate.
L’attività di ricerca è stata articolata in 2 parti, una inerente la determinazione dell’impronta idrica e l’altra gli aspetti ecofisiologici della pianta di actinidia e di efficienza del metodo irriguo.
Irene Salerno
PATRIMONI NARRATI. Storytelling, etnografia e scrittura partecipativa per la valorizzazione dei patrimoni culturali.
La ricerca dottorale si è posta l’obiettivo di sperimentare nuove modalità per la fruizione e la valorizzazione dei patrimoni culturali, utilizzando una metodologia etnografica che si è avvalsa dello “storytelling”. La sperimentazione è consistita nella costruzione di “percorsi narrati” di visita ad alcune collezioni di due musei di rilevanza nazionale – il Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘G. Tucci’ e il Museo Nazionale Preistorico Etnografico ‘L. Pigorini’, entrambi di Roma – in collaborazione con i rappresentanti delle “comunità della diaspora”, con persone sorde e con gli studenti di una scuola multiculturale di Roma. Centrale è stata l’applicazione di una metodologia basata su laboratori etnografici di narrazione e scrittura.
Uday Taha AL Bayati
Distribution uniformity and application efficiency of irrigation systems based on space-time analysis of soil moisture patterns.
La tesi ha lo scopo di comprendere il comportamento idraulico del suolo per determinare sia l’uniformità che l’efficienza per due tipologie di irrigazione: sprinkler e a goccia. I risultati hanno dimostrato che, a causa dell’eterogeneità delle proprietà idrologiche del suolo, lo stesso UE (indice Emission Uniformity) può corrispondere a distribuzioni molto diverse di acqua immagazzinata nella zona radicale del suolo.