La perdurante crisi che investe l’agricoltura Metapontina e l’entroterra, aggravata ulteriormente dalla irragionevole, quanto dannosa scelta del Consorzio di Bonifica di impedire ai produttori l’utilizzo dell’acqua a scopo irriguo, ha raggiunto livelli oramai insostenibili.
Le negative conseguenze sono visibili e tangibili, non solo sul piano economico-produttivo, ma anche sociale, poiché si è determinato un preoccupante stato di disorientamento, di disagio, di rabbia e di esasperazione tra i produttori agricoli che ha superato i limiti. A fronte di tale situazione si registrano purtroppo un completo disinteresse, se non addirittura una complicità del Governo Regionale, e molti colpevoli silenzi da parte di chi è chiamato a rappresentare il mondo dell’agricoltura.
È gravissimo il fatto che il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica, attraverso un’apposita delibera continua a mettere in atto dei veri e propri tentativi estorsivi a danno di centinaia di produttori agricoli; in altri termini, un qualsiasi produttore proprietario o non proprietario di un’azienda agricola servita da impianti irrigui collettivi, riportata nel famigerato elenco dell’utenza morosa (registro delle morti), con la su citata delibera non può usufruire del servizio irriguo, pur volendo pagare in anticipo il relativo canone. Si è giunti al paradosso: i produttori vogliono comprare l’acqua pagandola in anticipo e l’ENTE si rifiuta di venderla danneggiando anche sé stesso e al contempo viene letteralmente impedito alle aziende di continuare a produrre beni agro-alimentari attraverso il razionale utilizzo di un bene indispensabile qual è l’acqua.
Tavolo Verde Basilicata vuol ricordare ancora una volta a Pittella, alla Giunta Regionale e alla maggioranza che l’acqua è bene comune per cui non può essere considerato e gestito come fosse bene privato e monopolizzato da parte di un Ente che in questa fase è a gestione straordinaria per decisone del Presidente Pittella. A fronte di ciò Tavolo Verde Basilicata si rivolge espressamente al Governo Regionale, alle forze politiche e sociali, al Prefetto di Matera, agli Organi di Giustizia Competenti ognuno per la propria parte, affinché intervengano per ripristinare il diritto di ogni cittadino all’accesso al servizio irriguo collettivo.
L’urgenza dei tempi e la gravità dello stato dei fatti ci impegnano a chiedere interventi e risposte concrete e rassicuranti poiché tra i produttori agricoli si è determinato uno stato di disagio e di esasperazione che potrebbe sfociare in manifestazioni dagli esiti non prevedibili per i quali Tavolo Verde Basilicata declina ogni responsabilità!
Mag 04