Il solenne annuncio da Pechino dell’assessore all’Agricoltura Luca Braia di far arrivare buyer cinesi con voli privati dall’aeroporto di Rimini alla struttura aeroportuale di Pisticci, in occasione dell’imminente MacFrut (Fiera di Rimini 10-12 maggio prossimi), è già naufragato. Probabilmente gli uomini di affare cinesi interessati alle produzioni ortofrutticole del Metapontino (su tutte la fragola) verranno fatti atterrare a Bari ma non a Pisticci. Eppure l’assessore dalla capitale della Repubblica Popolare di Cina durante la sua missione a gennaio aveva addirittura lanciato un progetto caratterizzato da un’accattivante slogan – “Fly to Basilicata” – per l’edizione 2017 di MacFrut, con la possibilità ai top buyers di visitare, durante e/o al termine della fiera, le zone produttive del Metapontino con i voli che la Regione avrebbe dovuto finanziare contando su flotta aerea e servizi della Winfly, società di gestione dell’Enrico Mattei e compagnia aerea pronta a garantire i collegamenti veloci da e per l’aeroporto di Rimini. Braia sempre da Pechino parlò di tour di una o due giornate per toccare con mano alcune tra le più dinamiche realtà del mondo ortofrutticolo lucano e le nostre produzioni di eccellenza ed inoltre la definìun’occasione per visitare Matera, capitale Europea della Cultura 2019.“ La proposta che come regione partner MacFrutmettiamo in campo – sono parole dell’assessore – ha un doppio significato sia economico per il comparto ortofrutticolo lucano e per quello turistico con la sinergia che si viene a creare con la Cina e con la riviera romagnola proprio ad inizio stagione, che culturale”. Purtroppo belle promesse vanificate e per la struttura aeroportuale della Valbasentoun’altra occasione persa che si aggiunge alle altre che ne hanno paralizzato l’operatività nel 2016 e continuano a farlo in questi primi cinque mesi del nuovo anno con una forte ipoteca negativa sull’imminente stagione turistica.Dunque niente bussinessman con gli occhi a mandorla sulla pista dell’Enrico Mattei mentre gli unici realmente atterrati a Pisticci risalgono al 2015.Un progetto simile, questa volta concretizzato – ricordano da Winfly – è stato quello relativo alla missione promossa in Basilicata dalla Camera Italafrica, in occasione di Expo 2015, con delegazioni provenienti da Uganda, Serbia, El-Salvador, Haiti, Cuba, Slovacchia, Costa D’Avorio, Togo, Mauritania, Somalia, Comore, Senegal, Brasile, Guatemala, Sierra Leone, che atterrando comodamente all’Enrico Mattei a bordo di aereo Winflyhanno visitato realtà produttive e turistiche in Valbasento e in Val d’Agri, confermando che la Basilicata può puntare sulla cooperazione internazionale, per accrescere il brand Matera 2019. Il nostro obiettivo , che caparbiamente continuiamo a portare avanti, è la realizzazione di una piattaforma che trasferisca fuori regione le opportunità che possiamo offrire. Aprirsi non solo come rotte o collegamenti aerei, dunque, ma anche creando una sorta di link permanente tra le regioni e le imprese. Per far sì che, oltre al turismo, possano moltiplicarsi le occasioni di interscambio, import-export e partenariati tra imprese e professionisti. Una strategia che tiene conto del fatto che il mercato cinese è il più promettente per il 2017, sia sul piano turistico che per gli scambi commerciali.Questa, in sintesi, la missionaffidata a “Fly to Basilicata” e che invece è fallita, senza che nessun rappresentante politico-istituzionale del Materano abbia mosso un dito, nonostante gli impegni assunti a parole e con enfasi nei tanti incontri-convegni proprio a Pisticci.
Tra l’altro la storia dell’aeroporto di Rimini è un caso virtuoso di piccolo scalo aeroportuale che “calza a pennello” per il presente e futuro immaginato per Pisticci. Rimini nel 2016 ha registrato circa 240mila passeggeri di aviazione commerciale (+50,8 % rispetto al 2015) e di aviazione generale, con un volume di affari (2016) di circa 5 milioni di euro (+48,5 % rispetto al 2015) mentre l’EBITDA si attesterà su valori superiori a 1,4 milioni (circa +122 % rispetto al 2015) che corrisponde a circa 6 euro a passeggero. E nei primi tre mesi 2017 i risultati sono ancora più brillanti con il 132% in più di passeggeri. Numeri che testimoniano quanto vale nell’economia di un territorio turistico un piccolo aeroporto e che possono essere raggiunti a Pisticci dove oltre al turismo l’altro fattore rilevante è quello agricolo ed imprenditoriale, solo se la politica e le istituzioni facessero la propria parte, portando a termine rapidamente gli adempimenti dovuti.
Mag 05