Recuperare oltre 100 immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia, favorendo lo sviluppo di un turismo consapevole che valorizzi il territorio. Questo l’obiettivo del progetto ‘Valore Paese – Cammini e Percorsi’ presentato ieri mattina a Roma dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, del Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT), Giampaolo D’Andrea e di Francesco Palumbo, Direzione Generale Turismo, MiBACT.
Valorizzazione beni pubblici: il progetto ‘Cammini e Percorsi’
Il nuovo progetto, inquadrato nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, mira ad avviare azioni congiunte volte alla salvaguardia e al riuso sia del patrimonio tipico della tradizione locale (masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere, caselli idraulici) che del patrimonio culturale di pregio (monasteri, castelli, ville). L’obiettivo, per il 2017, è recuperare 103 immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia per trasformarli in ostelli, piccoli hotel, punti ristoro, ciclofficine, punti di servizio e assistenza per tutti i pellegrini, i turisti, i camminatori e i ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati. Favorire e sostenere lo sviluppo del turismo lento offrendo la possibilità di riutilizzare gli immobili pubblici come contenitori di servizi e di esperienze autentiche, fortemente radicate sul territorio. Come per il progetto Valore Paese-Fari (iniziativa dedicata al recupero dei fari e degli edifici costieri) l’Agenzia punta ancora una volta su una nuova concezione di turismo più consapevole, rispettoso del territorio e dell’ambiente e capace di far emergere le bellezze locali.
Recupero del patrimonio pubblico: gli edifici coinvolti
Si tratta precisamente di 103 beni, 43 dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas, che attraverso bandi di gara pubblicati entro l’estate, saranno affidati in concessione gratuita (9 + 9 anni) “ad imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni” oppure in concessione di valorizzazione fino a 50 anni ad operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
Gli immobili coinvolti nel progetto si trovano lungo 7 Tracciati e altri Itinerari Locali: la Via Appia (9 immobili), la Via Francigena (18 immobili), il Cammino di Francesco (3 immobili) e il Cammino di San Benedetto (1 immobile), lungo la Ciclovia VEnTO (15 immobili), la Ciclopista del SOLE (32 immobili) la ciclovia Acqua dell’Acquedotto Pugliese (11 immobili), e lungo altri itinerari riconosciuti a livello locale (14 immobili).
Per il Comune di Montescaglioso: Grancia di Santa Maria al Vetrano e Casello Ferroviario 90.
Cammini e percorsi: al via la consultazione
Il tema dei Cammini e dei tracciati storico religiosi è al centro delle agende di molte istituzioni e dell’opinione pubblica perché coinvolge la popolazione dei camminatori, dei pellegrini e dei bikers, ma anche le Regioni, i Comuni e tutti gli enti territoriali periferici e centrali. Per questo l’Agenzia del Demanio, con il supporto del Touring Club italiano, ha pubblicato una consultazione pubblica che da oggi fino al 26 giugno prossimo permetterà di esplorare i diversi aspetti connessi all’iniziativa, raccogliendo idee, suggerimenti e l’indice di gradimento espressi dal grande pubblico, dai giovani, dal terzo settore e dall’imprenditoria in vista della pubblicazione dei bandi di gara. “Cammini e Percorsi – ha dichiarato Roberto Reggi – è un progetto che racchiude tutti gli obiettivi strategici che guidano l’attività quotidiana dell’Agenzia: il recupero di immobili pubblici non più utilizzati, il supporto e la collaborazione con gli Enti territoriali, il confronto continuo con le altre istituzioni per trovare soluzioni ai problemi, il coinvolgimento della cittadinanza, la trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, l’attenzione verso le realtà locali e la volontà di generare valore economico e sociale grazie alla collaborazione pubblico-privato. Come è accaduto per il progetto Fari, oggi parte un cammino appassionante di trasformazione e rigenerazione di queste 100 strutture che coinvolgerà i giovani e le realtà locali in cui vivono, un beneficio reale che impatterà sui territori e sul turismo”.
Fonte: edilportale/casaportale