“Il patrimonio Unesco non vuol dire musealizzare i luoghi, ma al contrario aprirli per valorizzarne tutte le potenzialità”. Questo uno degli elementi emersi nel corso dell’incontro che l’assessore al Patrimonio Unesco, Paola D’Antonio e Claudio Montinaro, funzionario dell’Ufficio Unesco del Comune, hanno avuto con gli allievi della V edizione del Master World Natural Heritage Management. Il Master, unico in Italia su questi temi, è organizzato e gestito da Tsm – Trentino School of Management della Provincia autonoma di Trento. Gli studenti hanno anche incontrato, a margine della riunione, il sindaco Raffaello de Ruggieri.
L’incontro ha poi approfondito aspetti che hanno riguardato la gestione del patrimonio Unesco della città, ma soprattutto l’approccio da parte dell’amministrazione comunale e, più in generale, delle istituzioni rispetto ad una realtà come quella di Matera, con una storia del tutto particolare.
L’assessore Paola D’Antonio e Claudio Montinaro hanno ripercorso le tappe più importanti della vicenda umana e sociale della città, dalla definizione di vergogna nazionale fino al recente riconoscimento a Capitale europea della Cultura, nel 2019.
La storia dei Sassi, il loro destino, da abitazioni al limite della vivibilità, in cui decina di migliaia di abitanti vissero in condizioni drammatiche, diventate poi vero e proprio caso di studio, sono giunti oggi, ad essere, un sito che prima l’Unesco e poi l’Europa, hanno riconosciuto come l’espressione più alta di una tradizione e di una vicenda umana che vede le sue basi nella storia contadina di Matera.
In questo senso, come ha ricordato l’assessore D’Antonio, quella eredità non deve andare dispersa. Lo conferma la recente designazione di Matera, insieme ad Milano, L’Aquila, Prato, Napoli e Bari per la sperimentazione del sistema tecnologico 5G, che segnerà una vera e propria rivoluzione copernicana.
Gabriella de Fino, responsabile dell’area Unesco della Tsm, Trentino School of Management e coordinatrice del Master, ha sottolineato l’importanza di effettuare un confronto con i siti Unesco. Nel 2009 le Dolomiti hanno avuto questo riconoscimento e così la Provincia ha cerato strutture che si occupano della gestione di quell’area, sviluppando il Master che è alla V edizione. Ogni anno incontriamo realtà diverse e per questo effettuiamo viaggi studio. Quest’anno, per motivi di ricerca, abbiamo scelto la città di Matera”.
Mag 12