“La crisi ambientale e di consenso che si registra in Val d’Agri ed in Basilicata attorno alle attività petrolifere, non è un problema di disinformazione come ha sostenuto l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi. La verità che emerge, nelle modalità e nella sistematicità degli eventi, è la precarietà dei sistemi di controllo e di monitoraggio che rendono inattendibile le risposte”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Direzion Italia). “Non si può ignorare lo sversamento di 400 tonnellate di petrolio andato avanti per circa un anno dai serbatoi del centro oli di Viggiano, e non ammettere che questo gravissimo evento è stato acclarato per caso da agenti esterni all’impianto. Da qui la perdita di fiducia e di reputazione verso un sistema – ha continuato il parlamentare – che avrebbe dovuto agire, in presenza di gravi criticità, in modo tempestivo e preventivo. Il tema è proprio che un soggetto come l’Eni che ambisce ad essere un ‘campione di responsabilità sociale’ non può ignorare che il sistema di monitoraggio e dei controlli è fragile e non è terzo rispetto alla compagnia petrolifera. Se non si risolve questa relazione il livello di reputazione e di consenso non troverà soluzione, giustamente” .
Mag 12