Sabato 20 maggio 2017 dalle ore 9 in piazza Sant’Agnese a Matera parte l’escursione
“Le vie francigene lucane e l’itinerario del Monaco Guidone”, un’escursione di trekking da Matera a Montescaglioso con Luigi Esposito, Franco Caputo, Angelo Lospinuso.
Percorso lungo il ciglio della Gravina con soste e visite a Cristo la Selva, Guado Passarelli, Chiese Rupestri del Vallone della Loe.
Ultimo tratto lungo il tratturo regio di Montescaglioso e conclusione nell’Abbazia Benedettina di S. Michele Arcangelo.
A Cura del CEA Montescaglioso – Partecipazione gratuita – Max 30 partecipanti
Numero minimo partecipanti 10.
Iscrizione Ente Parco entro venerdì 19 maggio c.a. ore 12:00 – 0835/336166 int. 4
Difficoltà: E – Km. 23
ore 17.00 Arrivo degli escursionisti in Abbazia Benedettina S. Michele Arcangelo
Attrezzatura consigliata: zaino, borraccia, colazione, cappellino, scarpe da trekking, borraccia
Sabato 20 Maggio 2017, si svolge il trekking Matera – Montescaglioso con partenza dal Rione Agna ed arrivo nell’Abbazia di S. Michele Arcangelo. L’evento è organizzato dal Parco della Murgia Materana e da CooperAttiva/CEA Montescaglioso. Quest’anno l’escursione esplora il percorso come un tratto del sistema di sentieri e tappe riconducibili al sistema delle “Vie Francigene del Sud“.
Gli itinerari della “Via Francigena” sono basati sulla descrizione delle tappe del pellegrinaggio svolto intorno all’anno 990 dal monaco Sigerico da Canterbury a Roma. Successivamente, a sud di Roma, già nel Medioevo, gli itinerari di pellegrinaggio diretti anche verso il Santuario di S. Michele sul Gargano ed i porti pugliesi, imbarco per la Terrasanta, sebbene non descritti nell’” Itinerario di Sigerico “, hanno acquisito la dicitura di “Vie Francigene” o come in un documento dell’abbazia lucana di S. Maria di Banzi, “Via Francisca”.
Nel Medioevo i percorsi dei pellegrinaggi verso sud ed i porti d’imbarco per la Terrasanta, si attestano lungo la grande viabilità romana ancora efficiente ed i percorsi paralleli locali che in Puglia e Basilicata affiancano gli itinerari più antichi e conosciuti.
Nel quadro delle direttrici viarie riconducibili al complesso delle “Vie Francigene del Sud“, il percorso che interessa il materano è il cosiddetto “Itinerario del Monaco Guidone”, che intorno al 1119, descrive il tragitto che da Oria giungeva ad Acerenza, lungo una direttrice altomedievale parallela e più interna rispetto all’Appia Antica. Le tappe dell’itinerario di Guidone erano Oria, Anxia (forse Gallipoli), Mottola, l’abitato scomparso di Minerva presso Castellaneta, l’abitato scomparso di Monte Campo tra Laterza e Castellaneta, Ginosa, Montescaglioso, Matera, Altamura, Botromagno (cioè Gravina), Monteserico, Banzi, Acerenza. Montescaglioso è citato con il suo doppio toponimo “Severianum quae nunc Mons Scabiosus dicitur”; Matera è chiamata “Castra Hannibalis quae Materies dicitur” ed Acerenza “nidum corvi quae est Acerr entia”.
Secondo vari studi, l’itinerario di Guidone corrisponderebbe all’incirca alla direttrice percorsa dagli eserciti imperiali per attaccare Acerenza, prima nella guerra goto-bizantina del 535-553, e poi nella guerra contro i Longobardi iniziata nel 663 con l’invasione guidata dall’Imperatore Costante II. In tempi più recenti il tratto di questa direttrice, da Gravina a Montescaglioso, con deviazione verso Bernalda, è stato percorso anche da Carlo di Borbone nel viaggio verso la Sicilia.
Attualmente sul terreno esistono varie tracce riconducibili direttamente alla direttrice dell’ ”Itinerario“ ma, tra Matera e Montescaglioso, sono presenti tratturelli e sentieri paralleli conducenti alla chiese rupestri ed agli insediamenti della Murgia che costituiscono i diverticoli della direttrice principale, sviluppatisi nel corso di molti secoli.
La classica Matera – Montescaglioso del prossimo 20 Maggio rilegge con l’ottica del pellegrino le tappe di un antico percorso imperniato su monasteri e piccoli santuari che scandivano le tappe del lungo e faticoso viaggio verso Gerusalemme.
Sabato 13 maggio 2017 presso la Sala Rota del Conservatorio di Matera alle ore 20 si terrà il concerto “Dall’Europa al Nord America”, due mondi diversi ma accomunati dal linguaggio universale della musica, a cura della prof.ssa Loredana Paolicelli. Il programma della serata prevede i due Pezzi op.8 di Bruch per clarinetto, Bruno Friolo, viola, Giuseppe Benedetto, e pianoforte, Giuseppe Barbieri, la Sonata per trombone, Vincenzo Nicolaio, e pianoforte, Francesco Coniglio. A seguire Duet for a Ceremony e Pastorale entrambi di Ewazen, per tromba, Vincenzo Iezza, per il primo brano, e Giuseppe Di Marzio, per il secondo, trombone, Vincenzo Nicolaio, e pianoforte, Francesco Coniglio. Successivamente sarà la volta del trio per clarinetto, viola e pianoforte di Fine eseguito da Bruno Friolo, Giuseppe Benedetto e Giuseppe Barbieri. La serata si concluderà con un arrangiamento per vibrafono, Giuseppe Bolettieri, e pianoforte, Michele Ragone, di Childrens Songs di Corea.