Angelo Tosto rassicura i tifosi del Matera

Con questa lettera Angelo
Tosto, imprenditore e presidente
di Datacontact,
main sponsor della squadra
F.C. Matera, illustra il
perché della propria scelta
ed invita a continuare a
credere nel progetto che
non può definirsi concluso
in questa prima fase,
nonostante il momento
non sia facile ed il rischio
di caduta degli entusiasmi
sia stato da più fonti considerato
come reale .
Non mollo. Per formazione,
caparbietà e tenacia,
non è questo un pensiero
che ha aleggiato in me nel
corso di questa settimana.
Altre le decisioni, altro
l’approccio che è stato
necessario mettere in
campo per cercare di scuotere
la situazione e riprendere
il cammino con onore
e testa alta. Non di certo
l’arrendevolezza, non di
certo lo scoramento, non la
sfiducia o la sensazione di
aver fallito il progetto.
Ecco perché, con questa
dichiarazione forte, che
pure ha il suo risvolto in
termini di impegno, desidero
fugare questo dubbio.
Non mollo! Ben consapevole
che fra le tante
domande che hanno affollano
le riflessioni e le considerazioni
di molti vi è
stata e vi è anche quella
che ipotizza o proclama
l’affievolirsi dell’impegno
a fronte di risultati non in
linea con le attese.
Ma a smentire in questa
fase tale posizione vi è la
mia determinazione nel
sottolineare che il progetto
è e resta tutt’ora serio,
vivo, importante ancorché
non semplice, legato ad un
obiettivo che forse in troppi
abbiamo prefigurato
essere più alle porte di
quanto non sia, ma non per
questo da considerarsi
mancato e snaturato nella
sostanza. Anche perché
non è detto che tale obiettivo
debba essere conquistato
facilmente al primo
colpo. Se non sarà quest’anno
non significherà
aver fallito, perché quella
che è in corso è e resterà
comunque una grande,
ineguagliabile esperienza.
Lo sforzo profuso è stato
ed è enorme, la macchina è
tutta ancora da collaudare
e se errori ci sono stati (e
ci saranno), a prevalere è e
sarà sempre la volontà di
riconoscerli ed affrontarli
con tempestività e determinazione.
Se la direzione
di marcia sarà quella giusta
rispetto alle mosse
compiute lo potremo dire
solo più avanti, non certo
in questa prima fase e sarà
possibile in ogni caso raccontarlo
con il senno di poi
sempre con la consapevolezza
che deriva dall’aver
investito, creduto e lavorato
per raggiungere un
obiettivo concreto e perseguibile
e non certo fumoso
e sfuggente. Per chi monitora
il mercato e conosce
le regole del marketing e
della comunicazione,
sarebbe stato un paradosso
alimentare oltremisura le
aspettative di una città
(verso cui tutto l’amore e
le attenzioni riversate sono
testimonianza di un legame
inossidabile), in assenza
di un “prodotto” con le
caratteristiche giuste per
posizionarsi e per accreditarsi.
Questo “prodotto”, la
squadra FC, è stato
costruito con l’ambizione
di considerarlo di primo
livello per il traguardo da
conseguire, facendosi guidare
sempre nelle scelte da
alcuni valori: la passione,
l’orgoglio, l’identità, la
materanità, l’appartenenza,
la qualità, la distintività.
E questo è un risultato
che resta e che non è di
poco conto. In tutto questo
percorso che è stato ed è
oggetto di affinamento
continuo, vi sono tante
persone che hanno lavorato
e lavorano ogni giorno
con impegno, dedizione,
fiducia e coinvolgimento
emotivo, ed è grazie a questo
contributo e questo fattivo
apporto che è possibile
dire che trattasi di una
grande esperienza professionale,
relazionale e
umana. È altresì vero che
ve ne sono altri che non lo
hanno fatto come ci si
aspettava che facessero e
altri ancora che lo hanno
fatto proprio come non ci
si attendeva che avvenisse.
Chi ha reso meno, chi ha
tradito la fiducia, sconfinando
in ambiti e ruoli non
propri, chi ha riconosciuto
di non aver fatto il proprio
dovere, chi è stato messo
di fronte all’evidenza di
non averlo compiuto.
Anche questo diventa un
patrimonio di conoscenza
e di esperienza, che merita
di essere considerato in
questo primo anno di
cammino percorso su questo
scivoloso terreno di
gioco. Se lo scenario
degli accadimenti è quello
che si è prospettato con le
ultime giornate, difficile
mantenere la rotta in un
momento di burrasca
come questo.
Vi è però la consapevolezza
che il primo patrimonio
di questa società è rappresentato
dal suo pubblico di
tifosi, appassionati e simpatizzanti.
Ed è questo
patrimonio che, con
immutato rispetto, va difeso
e sostenuto con forza.
A questo motore di energia,
cui il progetto stesso è
rivolto, chiedo di continuare
a credere con noi
nella concretezza dello
sforzo e dell’obiettivo, che
non può essere messo
dalla sera alla mattina a
repentaglio dagli avvelenatori
di pozzi che esistono
anche in questa città,
accecati come sono da un
atteggiamento denigratorio
e polemico che è disposto
a buttare il bambino
con l’acqua sporca.
È quest’ultima che va filtrata
e bonificata, non il
tutto che resta e che ha più
nomi: qualità, energia,
coinvolgimento, voglia di
misurarsi e di vincere.
In questo disegno il ruolo
svolto dallo sponsor
Datacontact, che ha messo
e continua a mettere
impegno, risorse, creatività,
organizzazione, è stato
sin dall’inizio quello di
credere nel progetto con
convinzione.
In un momento in cui la
città, il Paese, il mondo
intero soffrono di una difficile
e perdurante crisi
dalla difficile soluzione,
l’impegno che confermo
e confermiamo è quello
di continuare a credere
nei valori positivi che
questo territorio e questa
città possono ancora
esprimere, valorizzando
le risorse umane ed i giovani
in primis, le qualità
individuali, lo spirito di
appartenenza, con la
forza ed il coraggio delle
idee con le quali è possibile
costruire, con pazienza
e tenacia, successi non
personali ma comuni.