Il Consigliere Svimez Vincenzo Viti riapre il tema sull’opportunità di riconoscere alla città di Matera una ZES (Zona Economica Speciale), che garantisce gravi fiscali alle imprese che investono nelle nostre zone industriali. Di seguito la nota integrale.
Fra i trionfali (e meritati) consuntivi della visita a Matera dei Grandi dell’economia e della Finanza viene commentato il richiamo formulato dal Sindaco De Ruggieri a riconoscere a Matera una Zes, istanza prospettata a Draghi,a Visco e se non sbaglio anche a Padoan. Un richiamo sacrosanto che ha precisi antecedenti e che va correttamente collocato nella sequenza di fatti che è utile,anzi necessario,ricostruire, prima che esso appaia il frutto di un’improvvisa eruzione cerebrale sortita dal cervello di Minerva.
Ne scrivo perciò per l’urgenza e la utilità di un riordino di azioni che possano augurabilmente portare al migliore e più rapido dei risultati.
La ZES, Zona Economica Speciale (modello peraltro già in vigore in Europa) rientra fra gli obiettivi cui la Regione Basilicata e la Svimez stanno lavorando da tempo. Il Sindaco sa bene, per aver partecipato agli incontri da me promossi presso la Svimez a Roma, che si tratta di argomento da tempo discusso e convenuto con il Governatore lucano. E sa che è questione legata ad alcune condizioni: essere uno strumento di fiscalità speciale che interessa non solo l’agro materano e il suo circondario ma una parte rilevante del comprensorio appulo-lucano,con Matera e Taranto al centro di comuni dinamiche e interazioni storico culturali;
essere un ambito collocato dentro una portualita’ e retroportualita’ aperte al grande corridoio mercantile orientato dal Mediterraneo verso il nord Europa;
essere infine un territorio straordinariamente fecondabile attorno ad una Piattaforma agroindustriale già oggetto di scelte intervenute fra Regione e UE : che chiedono ora di essere sostenute da un corredo finanziario che va oltre i 7 milioni di euro oggi disponibili. Mentre ne occorre almeno il triplo mediante il ricorso ad operazioni di finanza straordinaria .
Pittella lo sa bene e, pur nelle difficili condizioni di bilancio, immagino si proponga di attivare con la Bei le iniziative che si rendono urgenti a fronte peraltro di un Bando europeo e delle manifestazioni di interesse che già si vanno registrando intorno ad una operazione strategica per il Mezzogiorno e per Il Paese.
Per queste ragioni è bene che il Sindaco della città Capitale ricordi bene di cosa parliamo, sicché possa utilmente proseguire nelle sue interlocuzioni stellari. Sarà bene allora aggiungere che le Zes possono essere riconosciute solo per iniziativa del Governo,che esse vanno dal Governo negoziate in sede UE ,che devono trovare (nel nostro caso) nelle Regioni Puglia e Basilicata gli indispensabili interlocutori,che vanno infine provvedute di risorse adeguate a sostegno dell’innovativo quadro fiscale.
Naturalmente è un bene che egli ne parli con Visco,con Draghi e con altre eccellenze emerite. Le troverà certamente disponibili a sostenere un disegno che peraltro viene coltivato e troverà presto le formulazioni tecniche opportune. Ma si attivi intanto a raggiungere con il Sindaco di Taranto e con i Presidenti delle due Regioni, non dico Gentiloni ma in prima istanza il Ministro De Vincenti che,per quel che risulta, ha già avviato in sede comunitaria le prime proficue interlocuzioni
Rimangono perciò essenziali sia la elaborazione strategica e progettuale sia il dialogo politico-istituzionale purché se ne definiscano perimetro e contenuti.
Mi scuso per il richiamo insistito alla pedagogia delle relazioni e delle competenze.
Ma mi pareva giusto contribuire a tradurre l’utopia in scienza e la scienza in modesta prammatica. Prima che si continuasse a battere le strade del cielo in luogo di percorrere viottoli non sempre agevoli ma fatalmente necessari.