“Nella serata di martedì 16 maggio, intorno alle 19,30 circa, il detenuto C.S. , italiano di anni 45, in espiazione pena presso la REMS di Tinchi ed attualmente ricoverato presso il Reparto di psichiatria dell’Ospedale di Policoro, chiedendo al personale di Polizia Penitenziaria che stava svolgendo il turno di piantonamento di potersi recare in bagno, mentre veniva accompagnato presso i servizi igienici strattonava i poliziotti e si dava alla fuga. Dopo una rocambolesca corsa tra i reparti dell’ospedale, seminando il panico tra i pazienti, familiari e personale sanitario, soltanto grazie alla tempestività dei poliziotti penitenziari che rincorrevano il detenuto, riuscivano a raggiungerlo nel piazzale esterno dove nasceva una furiosa colluttazione, immediatamente terminata bloccando il maldestro e ricondotto nel reparto di degenza”.
E’ quanto dichiara Saverio Brienza, Segretario Regionale della Basilicata del S.A.P.Pe. . Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, a margine dei lavori del XXX Consiglio Nazionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria in corso di svolgimento a Polignano.
Brienza pone ancora una volta l’attenzione sui gravi eventi di cronaca che avvengono nelle carceri lucane, “dove il i “Baschi Azzurri” sono costantemente esposti alle situazioni causate da un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le parti come un colabrodo, restando gli unici a farne le spese. La dice lunga il fatto stesso che I poliziotti coinvolti e che da soli hanno sventato il tentativo di evasione, hanno continuato il proprio turno di servizio fino alle 24,00, senza che la Direzione della Casa Circondariale di Matera, responsabile del servizio di piantonamento, sebbene informata di quanto era accaduto, non ha inviato alcun supporto ai malcapitati colleghi, tra l’altro rimasti infortunati durante la colluttazione e che soltanto oggi hanno ricevuto le cure del caso con una prognosi rispettivamente di 7 e 4 giorni ed è deprecabile che nessun responsabile della struttura penitenziaria materana si sia preoccupato di recarsi sul posto a verificare quanto accaduto ed eventualmente portare un pizzico di sostegno o di supporto ai nostri cari colleghi”.
Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Matera arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ora bisogna che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria invii un congruo numero di Agenti di Polizia Penitenziaria per fronteggiare la grave carenza di organico del Reparto, ma una riflessione deve essere fatta sula precaria sicurezza del carcere”.
Il SAPPE ricorda infine i numerosi eventi critici accaduti nelle carceri regionali della Basilicata, oggi affollate complessivamente da oltre 530 persone: “Le carceri stanno tornando ad affollarsi pericolosamente. Servono interventi concreti. Come le espulsioni dei detenuti stranieri e lavoro obbligatorio per i ristretti. Eppure le nostre denunce rimangono senza risposte ed adeguati provvedimenti. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio – aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Non dimentichiamo che contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria”, conclude Capece.
“Grazie alla capacità, professionalità è stata sventata dalla Polizia Penitenziaria una tentata evasione dall’Ospedale di Policoro di un detenuto internato ricoverato nel reparto psichiatrico del nosocomio Jonico”. Ne da comunicazione il Segretario dell’Ugl Basilicata Polizia Penitenziari, Giovanni Grippo, che racconta i particolari della vicenda.
“L’Ugl non intende creare allarmismi ma i fatti sull’accaduto potevano veramente creare un clima di tensione e preoccupazione tra gli ammalati e cittadini. Ieri, intorno le ore 19,30 circa, le uniche due unità di Polizia Penitenziaria preposte al servizio Piantonamento, accompagnavano il detenuto presso il locale bagno del reparto per i bisogni fisici: tutto ad un tratto il soggetto si è divincolato con la forza ed è scappato dalla porta d’ingresso del reparto raggiungendo il cortile dell’ospedale e, solo la prontezza e la professionalità del personale di scorta, ha scongiurato il peggio. Si precisa che tale operazione non è stata facile in quanto, il vigilato avendo una struttura fisica robusta e palestrata, con molta facilità ha sopraffatto le unità di Polizia Penitenziaria. L’Ugl – prosegue Grippo – precisa che quanto accaduto è l’epilogo di una morte annunciata, da tempo si segnala la carenza cronica del personale di Polizia Penitenziaria in tutti i ruoli negli Istituti Lucani e mai nessuno ha tentato di aumentare il personale nelle dette strutture. Inoltre il personale preposto al piantonamento si trova ad espletare un sevizio alquanto gravoso: per raggiungere la sede dell’ospedale di Policoro deve percorrere centinaia in chilometri di viaggio A/R, svolgere il turno lavorativo sei ore, tale servizio si aggrava ancora di più per il personale di Polizia Penitenziaria pendolare che dopo tutta questa peripezia deve nuovamente mettersi in auto e raggiungere la propria famiglia. Si intende evidenziare che tutto questa tipologia di servizio ha un dispendio di unità di Polizia Penitenziaria già ridotto ai minimi termini, e un dispendio economico tra carburante, mezzi, e lavoro straordinario, quanto tutto questo può essere semplicemente superato con il trasferimento del soggetto presso l’ospedale di Matera nella famosa camera protetta che è costata ben 170mila euro. Inoltre la struttura psichiatra dell’ospedale di Policoro risulta priva di ogni tipo e strumento di sicurezza in materia di piantonamento di detenuti. E’ evidente che quando il sindacato rivendica l’adeguamento degli organici lo fa in anche ragione di condizioni oggettivamente pericolose nell’espletamento del servizio. L’Ugl – conclude Grippo – nel denunciare il grave episodio, chiede ai vari organi competenti, Direzione Casa Circondariale di Matera, Provveditorato Regionale della Puglia/Basilicata, al fine di scongiurare altre gravi problematiche di questo genere, di ridare dignità lavorativa assicurando tutti i diritti sanciti dalle norme in materia di lavoro al personale di Polizia Penitenziaria, inviando e incrementando il personale negli istituti p