Storici da ogni parte del mondo si ritroveranno a Matera da giovedì 18 maggio per dibattere sui rapporti tra antico e moderno in una cornice, come quella della Città dei Sassi, che diventa centro di sviluppo e di futuro, ma con forti radici nella storia ed esempio di modernità: alle ore 15.30 nella Mediateca provinciale (Palazzo dell’Annunziata, piazza Vittorio Veneto) inizieranno infatti i lavori del convegno scientifico internazionale “Sud del Mondo: gerarchie e confini della modernità globale”, organizzato dalla Sisem (Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna) in collaborazione con l’Unibas e la Regione Basilicata, lavori che proseguiranno fino a sabato.
Il convegno partirà con i saluti del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e della dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata, Patrizia Minardi: sono previsti poi gli interventi dei docenti universitari Boaventura de Sousa Santos (Universidade de Coimbra), Marta Petrusewicz (Università della Calabria), Federico Squarcini (Università di Venezia “Ca’ Foscari”), Iain Chambers (Università di Napoli “L’Orientale”), Franco Farinelli, (Università di Bologna) e Claudio Rolle (Pontificia Universidad Católica de Chile). Coordinerà i lavori il presidente della Sisem, Luigi Mascilli Migliorini (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”). Sabato 20, alle ore 11, prima della conclusione dell’assemblea, è anche previsto l’intervento del sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo.
“Per gli storici che interverranno all’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori – Matera rappresenterà la cornice di una modernità non solo studiata, ma vissuta, nei rapporti complessi tra Antico e Moderno, tra passato e presente, tra arretratezza e sviluppo”.
Il Presidente della Sisem, Mascilli Migliorini, ordinario di Storia moderna nell’Università di Napoli l’Orientale, ha evidenziato che “la Sisem, Società scientifica che in Italia unisce gli storici dell’età moderna, ha scelto quest’anno Matera quale sede della sua assemblea annuale e del convegno che ad essa si accompagna, al quale interverranno anche studiosi internazionali impegnati da tempo in una riflessione sulle origini e sulle condizioni attuali del processo di globalizzazione. Una globalizzazione che, come era accaduto più di cinque secoli fa all’epoca della scoperta dell’America, definisce nuovi centri e nuove periferie, nuovi, apparenti, vincitori e nuovi apparenti vinti”. Come Matera, Capitale della cultura europea nel 2019, si proietta “verso un futuro che trae la sua forza dalla coscienza profonda del proprio passato, così il Sud, ben radicato nella ‘Questione meridionale’, si immette e matura nella rete di relazioni globali propria del tempo in cui viviamo”. Per il professor Antonio Lerra, ordinario di Storia moderna nell’Unibas, “che l’assemblea nazionale della Sisem si svolga quest’anno a Matera è un dato particolarmente significativo, sia per il tema al centro del convegno scientifico internazionale che la caratterizza, sia anche per la portata e l’incidenza derivanti dalla focalizzazione di attenzione scientifica, nel quadro dei Sud del Mondo, anche su Matera e la Basilicata, che rappresentano oggi un riferimento di indubbio rilievo per l’interessante cammino in atto verso il 2019 quale baricentro culturale europeo”.