Raccontare storie di giovani e donne che in Basilicata e in Calabria sono protagonisti di imprese ed attività fortemente innovative, sia pure con solide “radici” nella tradizione, nei comparti agricolo e zootecnico: è l’obiettivo di “Gener@zioni a Sud” che si terrà sabato 20 maggio a San Lorenzo Bellizzi (Cosenza) per iniziativa dell’Agia-Cia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) delle due regioni.Un evento con diversi momenti: laboratori (dal pascolo al formaggio; emozioni nel piatto; parco della lavanda), stand di prodotti di eccellenza, la proiezione del docufim “Bioresistenze”, una tavola rotonda.
Vedere e narrare l’agricoltura con altri occhi, elevare la testimonianza ad emozione, raccogliere con un taglio che si avvicina ai film del neorealismo e con il rigore dello studio antropologico per dire che esiste un’altra agricoltura. Quella che non va di moda, quella che non fa notizia, quella che tutela la biodiversità, la legalità, la solidarietà. Quella che non pensa solo al mercato, ma si offre come sostentamento, quella che è lontana anni luce dall’omologazione, ma difende la propria identità. Nasce da questa esigenza Bioresistenze, il progetto promosso dalla Cia che sarà presentato a San Lorenzo Bellizzi.
Il termine bioresistenze descrive un “sano” rapporto con il territorio dimostrando quanto l’agricoltura non sia solo e semplicemente un azione economica/finanziaria ma, anche, pratica di resistenza alle forme di illegalità, resistenza all’uniformazione (che è appiattimento e non uguaglianza) sia culturale che alimentare, resistenza alla violenza con cui vengono trattate e gestite le risorse naturali, resistenza alla scomparsa di biodiversità. Al centro esperienze agricole eterogenee, come quelle che saranno raccontate “dal vivo” a Bellizzi, che descrivono un patrimonio comune: piccole e grandi, a conduzione femminile, d’imprenditoria giovanile, cooperative che lavorano i terreni confiscati alle mafie, aziende biologiche e biodinamiche, agricoltori che, indipendentemente dai marchi, fanno bene il loro lavoro e nel farlo tutelano e realizzano la democrazia.
Interessante inoltre il ruolo di presidio del territorio delle piccole imprese agricole-zootecniche-agrituristiche che operano all’interno dei due Parchi nazionali (Pollino e Appennino Lucano).
Alla tavola rotonda che sarà coordinata da Guido Turus, autore del docufilm, partecipano: Rosita Mastrota, produttrice mele del Pollino; Gabriele Avigliano, allevatore agnello Dolomiti Lucane; Maria Possidente, produttrice ortofrutticola Piana di Sibari; RudyMarranchelli, produttore ortofrutticolo Metapontino; Vincenzo Tamburi, consigliere Provincia di Cosenza; Domenico Totaro, presidente Parco Nazionale Appenino Lucano; Domenico Pappaterra, presidente Parco Nazionale Pollino; Rosa Gentile, delegata nazionale Giovani e Donne Confartigianato; Mauro D’Acri, consigliere regionale Calabria; Maria Pirrone, presidente nazionale Agia-Cia.
Mag 18