Costruire un sistema di partecipazione dal basso in cui la conoscenza e la ricerca indipendente siano di supporto alla costruzione di una nuova coscienza agroambientale a tutela dei cittadini, dei consumatori, delle generazioni future. Con questi intenti nasce l’osservatorio sul consumo del suolo in Basilicata promosso dall’Unione Coltivatori Italiani (Uci) e dal Centro Studi e Ricerche sul Sistema Agroalimentare (Agriethos) con il patrocinio dell’Università degli studi della Basilicata ed i Tecnologi Alimentari. L’iniziativa, a cui è stato dato il nome “Il nodo Basilicata” sarà presentata il prossimo lunedì 22 maggio nell’aula magna dell’ateneo lucano nel rione Francioso a Potenza a partire dalle 17. All’incontro prenderanno parte Nicola Manfredelli, coordinatore regionale dell’Uci, Michele Perniola, dell’Unibas, Enzo Di Salvatore, dell’Università di Teramo, Don Marcello Cozzi, dell’associazione Libera, Adriano Tortora, dell’Università Link Campus di Roma, Ernesto Gargano magistrato della corte dei Conti di Basilicata e Mario Serpillo, presidente dell’Uci. Concluderà i lavori Luigi Cerciello Renna, giurista, massimo esperto di sicurezza agro-ambientale, studioso dei fenomeni di eco ed agro-mafia, componente dell’osservatorio dell’Appennino Meridionale e presidente dell’Agriethos. Rappresentanti di movimenti per la difesa dell’ambiente, associazioni ed attivisti, apporteranno il loro contributo nel corso della giornata. “La Basilicata è la regione delle grandi potenzialità e dei grandi paradossi, e tra questi, di sicuro vi sono da annoverare quelli che riguardano l’agricoltura, l’ambiente, il territorio, verso cui si registra una situazione di confusione e di approssimazione, che sta determinando squilibri non più accettabili sul piano produttivo, economico e sociale – spiega Nicola Manfredelli, coordinatore regionale dell’ Unione Coltivatori Italiani – da qui nasce l’idea di organizzare presso l’università della Basilicata, uno specifico incontro di approfondimento, con autorità, esperti e studiosi, delle diverse materie. L’iniziativa non è fine a se stessa, ma si pone obiettivi ben precisi, sia sul piano del metodo, attraverso una visione integrata della dimensione agricola, ambientale e sociale, e sia sul piano degli strumenti di conoscenza, con la costituzione di un osservatorio mirato, sul fenomeno del consumo del suolo, che rappresenta un indicatore di fondamentale importanza per la comprensione dei processi che a vario titolo interessano l’agricoltura, l’ambiente e il territorio”.
Mag 18