Percorso di stabilizzazione, scelte politiche sul personale precario dell’amministrazione regionale, annullamento del bando di gara per l’assistenza tecnica. Sono alcuni degli argomenti al centro dell’incontro organizzato dal Comitato per la stabilizzazione dei precari della Regione Basilicata in programma mercoledì 24 maggio 2017 alle 15,00 nella sala A del Consiglio regionale a Potenza.
All’appuntamento con i precari regionali, più di 170 profili professionali impegnati nell’attuazione dei programmi operativi finanziati dai fondi comunitari e in programmi speciali, sono stati invitati tutti i consiglieri regionali, i parlamentari lucani, la stampa e i referenti dei sindacati CGIL, CISL, UIL e USB. L’obiettivo è fare luce sul percorso di stabilizzazione richiesto a gran voce dal comitato insieme ai sindacati per accedere ai piani di assunzione triennali favoriti dalla legge Madia. “Oltre alla proroga – dichiara Morfini – che ci consentirebbe di sfruttare questa opportunità dopo quasi 15 anni di precariato nella Pubblica Amministrazione, vogliamo chiarezza sulla scelta politica che la Regione intende fare. Le condizioni normative consentirebbero ad oggi, così come già fatto dalle altre Regioni, di poter stabilizzare il personale siglando in una fase intermedia contratti a tempo determinato e riconoscendo così il diritto al lavoro di tanti professionisti che negli anni hanno acquisito competenze ed esperienze utili a livello amministrativo e gestionale”. Rileggendo le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Pittella nella sua relazione di inizio mandato, “era evidente – recita il documento – la volontà di affrontare con rigore il tema dei precari nel rispetto delle esigenze di tenuta del bilancio e di rispetto delle norme nazionali, nella consapevolezza che i collaboratori esterni di questa regione hanno, in questi anni, in larga misura “guadagnato sul campo” i loro galloni, con il loro lavoro prezioso, serio e preparato. Saranno quindi, compatibilmente con i vincoli normativi e finanziari, che speriamo, in un prossimo futuro, di poter allentare, previsti percorsi di mantenimento di questo capitale umano nella nostra amministrazione”.
Alla luce di queste dichiarazioni, il Comitato chiede perché non si possa tenere fede a questo impegno considerando che le modifiche al Testo Unico del Pubblico impiego (in allegato) il cui art. 20 prevede procedure per la stabilizzazione del precariato delle PA sono state approvate in via definitiva nell’ultimo Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2017 , rappresenta lo strumento legislativo che, di fatto, rimuove in un solo colpo i vincoli normativi e finanziari che, fino ad oggi, sembrava impedissero alla Regione di mantenere nei propri organici il capitale umano e professionale rappresentato dai precari. Tra gli argomenti da illustrare e con cui confrontarsi insieme a tutti gli invitati, anche la mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale che impegna la Giunta regionale a rivedere la propria scelta di affidare attraverso un bando di gara di 35 milioni di euro i servizi di Assistenza Tecnica ad una società esterna, alla luce sia dell’anti economicità della procedura che della inopportunità di dare lavoro a chi un lavoro lo ha già e che finirebbe con l’avere un controllo diretto sull’attuazione dei programmi comunitari, privando la Regione di un importante patrimonio di conoscenze per l’attuazione delle politiche di sviluppo.