Come si diventa capitale europea della cultura? E quali sono le iniziative che si devono realizzare per vincere questa competizione? Nel 2027 toccherà alla Lettonia e al Portogallo esprimere le due capitali. E, proprio come è successo per Matera, a dieci anni di distanza ci sono città che si stanno già preparando per affrontare nel migliore dei modi la competizione. Fra queste c’è Evora, città portoghese, la più grande della regione dell’Alentejo e capoluogo del distretto omonimo. Sede di un’università, città seconda per antichità solo a quella di Coimbra, essendo stata fondata nel 1559, Evora è considerata una città-museo e dal 1986 è Patrimonio dell’umanità UNESCO.
Per avere una risposta a quelle domande e per conoscere da vicino le ragioni per cui Matera ha guadagnato il titolo una folta delegazione di Evora, costituita da rappresentanti istituzionali e operatori culturali è arrivata oggi in città.
“Abbiamo preparato per loro – afferma Rossella Tarantino, manager Sviluppo e relazioni della Fondazione – un fitto programma di appuntamenti. Oggi la delegazione ha incontrato lo staff della Fondazione per conoscere le azioni realizzate negli anni della candidatura, ma anche per immaginare possibili azioni di cooperazione. Domani sono previsti incontri istituzionali con il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, con la Provincia e con la Regione”.