“Il Governo deve avere una strategia energetica per il Paese. Se ritiene che può fare a meno della coltivazione di quei parchi minerari che coincidono con Parchi naturali, tra cui i due più importanti d’Italia, Pollino e Val d’Agri, deve dirlo chiaramente. Diversamente giochiamo ad inscenare una commedia degli equivoci che la delicatezza del tema non merita. Si tratta di decidere cosa fare delle risorse naturali, ed in particolare di quelle minerarie, e del regime di compatibilità tra l’utilizzazione di queste ultime e le risorse ambientali. Se c’è una condizione di compatibilità si va avanti e si tiene conto degli investimenti fatti; se ci sono, invece, condizioni di incompatibilità, per cui questo Governo nella sua strategia ritiene che le risorse ambientali prevalgono rispetto allo sfruttamento minerario, bisogna avere l’onestà intellettuale di tirarne le conseguenze perché c’è una criticità obiettiva”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia) a proposito delle legge quadro sui Parchi. “Personalmente ho ricevuto da parte dei presidenti dei Parchi nazionali molte proteste poiché non si può, per un verso, stabilire che c’è un’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività industriale mineraria e la permanenza dei parchi nazionali e, d’altro canto, poi stabilire che sono fatte salve le attività esistenti che non sono statiche ma dinamiche, perché le attività minerarie sono una coltivazione, non appena un foro che si fa nel terreno, una volta per sempre . L’auspicio – ha concluso il parlamentare – è che il tema venga affrontato nella sua complessità dal Governo. Al momento questa chiarezza non c’è ”.
Mag 24