Sabato 27 maggio 2017 a Matera la Rete Appulo-Lucana Salvalacqua composta da associazioni, movimenti e cittadini pugliesi e lucani che dal 2014 difendono il diritto all’acqua di buona qualità promuove la “Marcia salva l’acqua”, per dire stop alle trivelle in Basilicata, per difendere il diritto all’acqua di buona qualità e per affermare la priorità dell’acqua sul petrolio. Il raduno è previsto alle ore 9,30 in piazza Matteotti e il corteo raggiungerà piazza Vittorio Veneto percorrendo le principali strade del centro cittadino: via Rosselli, via Annunziatella, via Marconi, via Liguria, via Annunziatella e via XX Settembre.
L’iniziativa è stata presentata nel pomeriggio presso la biblioteca Stigliani di Matera. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato Carmela La Padula e Michele Loporcaro per la Rete Salvalacqua, Giovanna Bellizzi e Marco Masi per Mediterraneo No Triv, Vincenzo Rutunnano per Aiab e Giuseppe Miolla, esponente di Sinistra Italiana, che sostiene l’iniziativa.
Di seguito le ragioni di questa manifestazione pubblica, la prima di una serie di eventi che la Rete Appulo-Lucana Salvalacqua intende organizzare per difendere la risorsa idrica e dire no al petrolio in Basilicata. Tra i progetti in cantiere c’è anche l’idea di realizzare a Matera un convegno internazionale rivolto ai Paesi del Mediteranneo sulla transazione energetica.
Comune di Montescaglioso aderisce alla campagna di sensibilizzazione “Salva l’Aqua”, nota del sindaco Vincenzo Zito
Aderiamo con particolare interesse alla campagna di sensibilizzazione “Salva l’Acqua” propostaci dal comitato cittadino No Triv, lanciata dalla Rete Appulo Lucana costituita da “cittadini e movimenti pugliesi e lucani per salvare l’acqua dal petrolio” e prevista sabato 27 maggio alle ore 9.30 a Matera. La campagna, particolarmente importante, è stata organizzata dopo lo sversamento di quattrocento tonnellate di greggio nel sottosuolo lucano da agosto a novembre 2016. Lo scopo è quello di salvaguardare la qualità dell’acqua in generale e, nello specifico, l’invaso del Pertusillo che fornisce una fetta considerevole della popolazione lucana e pugliese. L’Amministrazione Comunale di Montescaglioso, in collaborazione con l’Osservatorio Ambientale Comunale, in questi mesi ha più volte richiesto all’Arpab ed all’Acquedotto Lucano il monitoraggio e l’analisi delle acque del fiume Bradano, dei fontanini pubblici e dei depuratori. Ad oggi i risultati si sono sempre attestati nella norma e siamo in attesa soltanto dell’esito dell’ultimo prelievo sul fiume Bradano effettuato il 27 aprile.
Marcia salva l’acqua, l’appello della Rete Appulo Lucana Salvalacqua
La Rete Appulo-Lucana Salvalacqua (associazioni, movimenti e cittadini pugliesi e lucani che dal 2014 difendono il diritto all’acqua di buona qualità) vuole riaffermare con forza la priorità dell’acqua sul petrolio. Mai come in questo momento, l’Acqua, bene prezioso che
coincide con la vita stessa, è in grave pericolo in Basilicata e, conseguentemente, anche nella vicina Puglia.
In Val D’Agri è situato l’invaso del Pertusillo, una delle “sorgenti” dell’Acquedotto Pugliese che con 20.000 km di rete porta l’acqua ad alcuni milioni di uomini, donne e bambini, in Puglia e in
Basilicata. Da diversi anni questo invaso è esposto ai rischi connessi alle attività di estrazione e lavorazione del petrolio nei territori circostanti. Il Centro Oli di Viggiano (COVA) si trova a soli 2 km a monte dell’invaso del Pertusillo! Attorno all’invaso insistono 28 pozzi petroliferi, di cui alcuni esauriti utilizzati per la reiniezione delle c.d. “acque di lavorazione” del petrolio. Il COVA di Viggiano tratta olio e gas provenienti da 25 pozzi, prima che gli idrocarburi vengano inviati, tramite 136 km di 5 linee di tubi, alle raffinerie di Taranto.
Nei mesi scorsi l’ENI ha dichiarato alla stampa (solo in seguito al ritrovamento a fine gennaio 2017 di idrocarburi all’esterno del COVA) che si è verificato lo sversamento di almeno 400 tonnellate di petrolio nel sottosuolo lucano da agosto a novembre 2016, a causa di una perdita
da un serbatoio. Una informazione di assoluta gravità che è statadiffusa con rilevante ritardo nonostante la normativa imponga l’immediata comunicazione alle autorità. Le successive analisi hanno accertato la presenza in falda di svariate sostanze inquinanti sia all’interno che all’esterno del COVA. Riscontrate tracce di idrocarburi anche nel torrente Fosso del Lupo, un affluente del fiume agri a monte del Pertusillo.
In tutto questo non ci rassicura l’approssimazione con cui Enti locali e ARPA di Puglia e di Basilicata hanno finora usato i loro poteri politici e di controllo, dando l’impressione di tutelare più gli interessi delle società petrolifere che la salute e i diritti dei lucani e dei pugliesi. La logica del profitto selvaggio è stata protetta dai governi degli ultimi 20 anni (in barba all’accordo di
Parigi COP21 per una reale svolta verso l’energia rinnovabile alternativa) ma ora potremmo essere ad un punto di non ritorno perché sono ormai minacciati in modo drammatico ed irreversibile interi ecosistemi. Ecco perche l’acqua è in pericolo e noi, pugliesi e
lucani insieme, dobbiamo difenderla. Se perdiamo l’acqua avremo perso tutto! Senza il petrolio si vive, senza l’acqua no.
La marca è anche l’occasione per rafforzare il senso di responsabilità individuale e collettiva, per scrollarsi di dosso la sindrome da assuefazione alla sudditanza e per inaugurare un nuovo corso solidale di pratica della democrazia dal basso. Partecipiamo a questo importante
appuntamento di piazza, a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, che con la sua visibilità mediatica non può rinunciare ad avere un ruolo chiave nell’affermazione di una Cultura dell’acqua, al riparo dagli “incidenti rilevanti” dell’industria del Petrolio e dalle
privatizzazioni che stanno andando avanti in tutta l’Italia meridionale, come quella che si sta prospettando per l’Acquedotto Pugliese nel 2018.
Per aderire alla manifestazione: mail@retesalvalacqua.it
Perchè un bicchiere d’acqua vale più di 1000 barili di petrolio
La fotogallery della conferenza stampa per La marcia salva l’acqua (foto www.SassiLive.it)