Il 20 maggio 2017, presso il Dichio garden center di Matera, è iniziato un progetto di fattoria sociale con gli ospiti del Centro Diurno Socio – Educativo per Disabili Gravi “Rocco Mazzarone” di Matera.
Il percorso educativo ha per titolo “l’orto didattico” è gestito dalla Cooperativa Sociale L’abbraccio di Irsina, Cooperativa del Consorzio La Città Essenziale di Matera.
Il progetto si prefigge di lavorare con obiettivi a lungo termine e si articola con un percorso didattico-educativo all’interno del Centro Socio – Educativo e quattro incontri presso il “Dichio garden center” con esperti, educatori ed un Dottore in Agronomia.
Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto al centro socio educativo è coltivare prima di tutto dei saperi; saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale e che portano ad imparare un mestiere. Un orto al centro socio educativo permette di imparare “facendo”, di sviluppare la normalità e il rapporto reale, pratico con gli elementi naturali ed ambientali, di sviluppare il concetto del prendersi cura di, di imparare ad aspettare di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette di agganci reali con l’educazione alimentare del cibo, su cui già in un passato molto recente si è svolto un altro progetto sull’educazione alimentare e con il supporto con l’esperto biologa nutrizionista.
Durante il primo incontro, gli allievi hanno conosciuto i luoghi e il personale tecnico che ha permesso loro di realizzare un semenzaio per la germinazione di piantine di basilico. Hanno ripulito l’aiuola, lavorato il terreno zappandolo e seminato il basilico facendo attenzione anche alla copertura del seme, alla delimitazione dell’area e all’irrigazione finale. Nei prossimi incontri si svolgeranno tutte le operazioni per la gestione dell’orto: piantumazione, irrigazione, sarchiatura e raccolta.
Questo progetto evidenzia come la cultura del verde è estremamente trasversale: “Promuovere, insegnare ed educare al verde – dice Giovanni Dichio amministratore del Dichio garden – continua ad essere un forte messaggio di speranza soprattutto per le persone con “abilità diverse”.
Mag 25