Calorosa e molto sentita è stata la partecipazione popolare ai primi due appuntamenti della Seconda Edizione di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera attraverso la narrazione collettiva, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Martedì 23 maggio si è tenuto il primo appuntamento nella sede dell’Associazione Anziani di Matera, accanto alla Guardia Medica di Villa Longo. La scrittrice Donatella Di Pietrantonio ha incontrato gli abitanti dei quartieri Serra Rifusa, Villa Longo e Platani, condividendo con loro emozioni e pensieri raccolti attorno al tema cardine di quest’anno. Ad aprire l’incontro la proiezione del video realizzato da Videouno, a cura del giornalista Pasquale Doria, che raccoglie alcune testimonianze sulla vita di quartiere e l’intervista all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra. Dei sei racconti pervenuti dalla prima delle cinque macroaree in cui la città è stata suddivisa, sono stati letti i testi di due giovani studentesse: il racconto sorteggiato Terra di Alessia Trezza, che narra dell’incontro tra Marco e Afuz e della polarità del loro rapporto con la stessa terra, da cui l’uno vuole scappare e a cui l’altro vuole giungere; il racconto selezionato Sole di paglia di Annachiara Clementelli, che affronta invece il tema della morte “immaginata” di un proprio caro. Sono stati ricordati anche Foglie gialle di Giuseppe Fiore, La terra di Anna Maria Colangelo e Le belle città d’Europa della giovanissima Doriana Amenta. Tutti i racconti della seconda edizione saranno successivamente inclusi in un’accurata antologia.
Dopo aver ascoltato e commentato i racconti dei quartieri materani a cui è stata “abbinata”, mercoledì 24 maggio al Museo Nazionale Archeologico “D. Ridola”, Donatella Di Pietrantonio ha presentato L’arminuta, pubblicato nel 2017 da Einaudi. Il romanzo, ambientato nel ’75 secondo i ricordi della protagonista, narra di una ragazzina “ritornata” che cerca ostinatamente di aggrapparsi a ciò che resta di due famiglie che l’hanno abbandonata. Un’opera forte, sul lato più oscuro della maternità, che ha ricevuto ottime recensioni ed è attualmente in vetta alla classifica dei romanzi più venduti. Incontro toccante ed emozionante, sia per l’autrice sia per il pubblico attento alle letture ed alle riflessioni che ne sono scaturite. Nata nel 1963 ad Arsita, in provincia di Teramo, Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Con Bella mia (Elliot 2014) ha vinto il Premio Brancati ed ha partecipato al Premio Strega.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del primo e 2 giugno con Elena Stancanelli, dell’8 e 9 giugno con Elena Varvello, del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 23 e 24 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.
La fotogallery dei due eventi con Di Pietrantonio (foto Antonio Sansone)