I parlamentari Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli,e i consiglieri comunali Savino Giannizzari per M5s Potenza, Antonio Materdomini per M5s Matera, Giancarlo Gervasio per M5s Lavello e Giovanni Ronco per M5s Montalbano Jonico in una nota annunciano la consegna di un esposto alla Procura della Repubblica di Potenza “alla luce dello sversamento di circa 400 tonnellate di petrolio che avrebbero inquinato un’area vastissima dei terreni lucani circostanti il COVA di Viggiano”. Di seguito la nota integrale.
Alla luce dello sversamento di circa 400 tonnellate di petrolio che avrebbero inquinato un’area vastissima dei terreni lucani circostanti il COVA di Viggiano (PZ), e con molta probabilità anche le falde acquifere sottostanti, il rischio di bere acqua inquinata e di mangiare cibo contaminato da idrocarburi è altissimo. Per questo domani mattina presenteremo un esposto alla Procura di Potenza e a quelle pugliesi, con numerosi dati su analisi e campionamenti, ARPAB e ISPRA ma soprattutto dell’Acquedotto pugliese (Aqp), unico ente accreditato a certificare la qualità dell’acqua in Basilicata. Nei ‘Rapporti di prova’ dell’Aqp sul potabilizzatore di Missanello, a pochi km di distanza dalla diga del Pertusillo – invaso d’acqua da cui attinge anche la vicina Puglia – è stata rilevata la presenza di contaminanti come microcistine, berillio, bario, cobalto, litio, zinco e idrocarburi C10-C40. Sostanze presenti in microgrammi nel potabile e in milligrammi per litro nell’invaso che tutti noi avremmo potuto bere a nostra insaputa. L’inquinamento delle attività petrolifere in Basilicata è oggetto di denuncia del M5S da anni. ENI, invece, ha riconosciuto a chiare lettere le sue responsabilità solo pochi giorni fa durante l’audizione dei suoi rappresentanti presso la Camera dei Deputati. Infatti l’azienda operava con serbatoi che perdevano da mesi, inadeguati e vetusti, in violazione alle prescrizioni AIA e da febbraio 2017 ha tenuto un atteggiamento molto ondivago su quali serbatoi fossero compromessi. Per questo nell’esposto, abbiamo chiesto che vengano disposte tutte le verifiche e le indagini per investigare sulla bontà delle acque del Pertusillo, data l’alta probabilità di inquinamento dell’invaso, e per accertare l’ipotesi di disastro ambientale nell’area industriale di Viggiano. Il M5S andrà avanti con questa battaglia e punta alla chiusura del COVA, come indicato anche nel nostro piano di Governo.