Un busto in bronzo realizzato dallo scultore pugliese Michele Magnifico alla memoria dello scultore Don Mario Spinello, il sacerdote veneto che è stato parroco di Miglionico per oltre cinquant’anni, scomparso nel giugno scorso sarà posizionato nelle adiacenze della Chiesa Santa Maria Maggiore nel primo anniversario dalla sua scomparsa. Ad annunciarlo è Graziana Ventura, presidente dell’Associazione “Culture in Movimento”.
Lasciandosi contagiare dal sentimento di riconoscenza nei confronti del defunto Sacerdote, molto diffuso tra fedeli, il nuovo parroco di Miglionico don Mark Stanislaus, ha assunto l’iniziativa di commemorare degnamente il suo illustre predecessore avvalendosi della collaborazione dell’associazione culturale “Culture in Movimento” che da anni promuove e diffonde la cultura locale realizzando iniziative di pregio attraverso l’associazionismo.
“Ci sono persone che lasciano un segno indelebile nel nostro cuore -ha detto don Mark Stanislaus- e don Mario e’ tra questi, e onorarne la memoria e’ un gesto di riconoscenza che sta coinvolgendo tutta la comunita’ parrocchiale. Durante la mia breve permanenza qui a Miglionico -ha tenuto a precisare Don Mark- ho potuto constatare che il ricordo di Don Mario Spinello e’ molto vivo tra i parrocchiani e tra la popolazione piu’ in generale. Sono visibili le tracce del suo passaggio mentre i suoi studi e le sue scoperte rappresentano, oggi, un patrimonio inestimabile grazie al quale il territorio sta crescendo”.
Don Mario, infatti, che era nato il 21 luglio 1923 a Vigodarzere, nella sua lunga permanenza in Basilicata, prima di approdare a Miglionico, dove c’e’ rimasto per ben 51 anni, era stato rettore del Villaggio del Fanciullo di Matera e poi parroco di Pisticci, e in tutto questo tempo non ha mai smesso di coltivare quella che era la sua principale passione di storico e ricercatore. Grazie ai suoi studi si sono scoperte in Basilicata quelle tracce della pittura di scuola veneta che conducono al pregevole Polittico di Giovanni Battista Cima da Conegliano, gelosamente custodito proprio nella Chiesa Madre di Miglionico.
Per parte sua Graziana Ventura, che e’ presidente dell’associazione “Culture in Movimento” ha tenuto a precisare che “Senza dubbio la crescita sociale, economica e culturale che si registro’ a Miglionico a partire dagli anni settanta si deve anzitutto alla determinazione con cui Don Mario seppe mettere a sistema le sue ricerche storiche. Un sacerdote, quindi, che non si limito’ a celebrare, sposare e battezzare, ma che si fece carico delle ansie e delle istanze di ognuno scontrandosi spesso con quei poteri costituzionali che lui riteneva fossero disattenti alle politiche inclusive. La nostra associazione -ha detto la presidente Ventura- intende portare avanti un progetto che mantenga viva nella comunita’ il ricordo delle donne e degli uomini che hanno fatto la nostra storia ravvivandone la memoria e, in tempi di generale smarrimento di quei valori che sono fondamentali in una società civile, credo sia dovere dell’intera collettivita’ ravvivarne la memoria. Un popolo senza memoria fa presto a diventare un popolo senza storia, la nostra e’ una storia ricca di avvenimenti e di personaggi che hanno trasmesso un patrimonio fatto di opere d’arte, scritti e musiche, sarebbe un errore non esserne fieri e riconoscenti. Inizieremo dal contemporaneo Don Mario Spinello ma la lista e’ lunga, tra cui i musicisti Marcantonio Mazzone e Francesco Stabile”.